GRADARA
Borgo di inconfondibile aspetto medievale, in felice posizione panoramica su un colle sovrastante la via Flaminia, Gradara è cinta da una cortina trapezoidale di mura trecentesche coronate di merli guelfi e munite di bastioni rettangolari. Una cortina intermedia di mura, fornita di torri e di porta autonoma, garantiva una ulteriore protezione alla rocca. L'intero perimetro delle mura è percorso da un camminamento di ronda continuo. Nell'angolo occidentale la cinta muraria èrinforzata da un poderoso bastione poligonale, la rocchetta. L'unico accesso al borgo era la Porta dell'Orologio, un arco a tutto sesto sormontato da una torre quadrata (su cui sono murati gli stemmi dei Montefeltro, degli Sforza e dei Malatesta) fornita di ponte levatoio. Il castello occupa il punto più alto e meglio difendibile del colle. Gravita attorno al torrione principale o Mastio, che contribuisce ad imprimere all'insieme quell'aspetto di forza ed eleganza caratteristico delle fortezze medievali. Il Mastio risale al 1150, e attorno ad esso furono in seguito edificate le ali del castello. L'interno del castello subì radicali trasformazioni nel passaggio da fortilizio a residenza signorile. Delle opere d'arte che servirono a ingentilirlo rimangono in particolare la battaglia attribuita ad Aspertini (ora nella Sala del Consiglio) e la Pala in terracotta di Andrea della Robbia nella cappella.



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