ORION

DATI PERSONALI:

Età: dai 17 ai 19 anni circa
Altezza: 1,95 m circa
Peso: 85 Kg circa
Luogo di nascita: Asgard
Addestramento: Asgard

Sicuramente il più forte e devoto dei sette cavalieri di Asgard, Orion è l'ultimo ad impedire il passaggio dei Cavalieri di Bronzo verso Hilda. La sua costellazione è appunto quella di Orione, il suo cosmo e la sua armatura rappresentano un dragone a due teste. Si dimostra subito un avversario temibile, dotato di tecniche e colpi tra i più micidiali, e di una capacità di combattente notevole insieme ad un grande onore e ad una grande onestà. Nello scontro con Pegasus si sacrificano prima i due cavalieri Andromeda e Crystal, già stanchi per le dure lotte precedenti, e dopo Phoenix e Dragone (che combatterà addirittura privo dell'armatura).

Le difese di Orion sono impenetrabili a quanto sembra, come narra la leggenda tutto il suo corpo fu coperto dal sangue di un drago a due teste ucciso in combattimento. Sirio è a conoscenza però di un unico punto che il sangue non coprì a causa di una foglia posatasi sulla schiena di Orion. Per questo, nonstante le precarie condizioni fisiche e la netta superiorità dell'avversario, decide di colpire lo stesso per indicare a Pegasus il punto debole. Il suo Drago nascente si scontra con gli "Occhi del Dragone" di Orion, e Sirio, senza armatura, ha la peggio. Nonostante tutto egli riesce a colpire il punto debole (senza gravi conseguenze per il cavaliere nemico, protetto dall'armatura). Pegasus è comunque a conoscenza del punto da colpire, mentre Dragone sfinito esclama:

"Il mio obiettivo era solo mostrare a Pegasus dove colpire, non con parole, ma con azioni. A lui ora la conquista dell'ultimo zaffiro, nelle sue mani la salvezza dell'umanità." Pegasus e Orion stanno per lanciare i rispettivi colpi, quando Syria, cavaliere di Nettuno, interrompe il duello rivelando a Orion che l'Anello del Nibelungo è dono di Nettuno, e che quindi Pegaus diceva il vero: la mente della sua regina era stata plagiata. Syria cerca poi di ipnotizzare i Cavalieri con il suono del suo flauto, ma Orion, ormai pentito e allo stesso tempo incapace di evitare il potere dello strumento, si scaglia contro il Cavaliere degli Abissi e con un colpo simile alla pienezza del Dragone lo porta con sè nello spazio, dove muoiono entrambi.


Orion sta per lanciare il suo colpo




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