Le botteghe di via Ponte

 

Prima delle terribili distruzioni della seconda guerra mondiale, che rasero al suolo tutte le antichissime abitazioni e case che formavano il rione addossato all'antica Chiesa di San Falco, via Ponte, che si affacciava su di loro, era una delle più caratteristiche vie di Palena. Intorno ad essa fiorivano Palazzi di grande pregio come quello Croce Nanni e tante abitazioni che al loro piano ospitavano tante piccole botteghe o negozietti che erano per quei tempi la struttura sociale e commerciale intorno alla quale si animava la vita delle persone, semplice ma intensa, di quegli anni, dove Palena contava quasi 3000 abitanti, per la maggior parte dediti all'agricoltura o al piccolo commercio. Nelle accurate foto che seguono, sia d'epoca che attuali (quelle a colori), sono riportate con dei riferimenti i posti precisi dove sorgevano le indimenticabili ... "poteche" di Palena.

 

 

Immediatamente dopo l'antico ponte subito prima del Palazzo Croce Nanni sorgeva a piano terra una delle più frequentate botteghe palenesi, specialmente nel periodo che precedeva le abbondandi vendemmie d'uva dell'epoca, è cioè "Guerrìn' ", il famoso Bottaio di Palena. E' in questa bottega che sorgevano e si riparavano le botti che raccoglievano il vino che tanti ettari di vigneti di laboriosi palenesi dell'epoca raccoglievano.

 

 

LATO PALAZZO CROCE NANNI:

Dopo il ponte subito dopo il sontuoso Palazzo Croce Nanni (distrutto dalla guerra nel '44) sorgevano sul lato sinistro andando verso la piazza di Palena una fila continua di piccole case dove si affacciavano sul piano stradale tante piccole botteghe:

Il falegname "PALELLA..." che oltre al suo lavoro di artigiano aveva anche l'arduo incarico di sacrestano della importante antica Chiesa Parrocchiale di San Falco (distrutta dalla guerra nel gennaio del '44). Di seguito:

"I' CIUPPARIEIIE", antica bottega dove si impagliavano le sedie e si realizzavano piccoli manufatti per la casa.

"VITANTONIO" (De Vitis), che aveva la sua bella bottega di orologiaio dove curava anche la vendita di preziosi e lavori di oreficeria.

La FARMACIA di Vincenzo Paolantonio.

"I RUOIEE" , uno delle botteghe di maniscalco e fabbro ferraio del paese.

Queste botteghe si affacciavano su via ponte sul lato da Guerrìno il Bottaio fino quasi alla celebre "Font'am'piazz"

 

A - L'antico emporio di tessuti e mercerie di Leopoldo MARGADONNA che sorgeva negli anni '30.

B - L'antico negozio di barbiere di "Pepp', i'Buarbiere".

C - Il piccolo deposito (a sinistra) e la "poteca" di "Fabbiàn e Cuccarieie", abili artigiani scarpari del paese.

D - "Ruffìn'e, la bottega dove si vendeva il vino. In seguito, appena prima della guerra subentrò "Scamon'e", il fornaio.

 

LATO LAVATOIO

Appena dopo il ponte, subito dopo l'antico lavatoio, sorgeva, sul lato destro, il rione addossato sulla Chiesa di San Falco dove si affacciavano su via Ponte anche in questo caso tante piccole botteghe che si fronteggiavano l'un l'altra con quelle del lato opposto. Via Ponte era una delle vie più fiorenti e vive di Palena:

 

 

 

Addossato alla Chiesa e vicino il fiume una delle cose più struggenti di Palena: l'antico Mulino dei fratelli Gentile dove la semplice, povera, grande ricchezza del grano delle campagne palenesi arrivava lì per trasfomarsi in farina, l'oro delle tavole di un tempo.

Andando verso la piazza dal lato del lavatoio:

"ONORINO", l'antico fabbro e maniscalco di Palena che tanti ancora ricordano.

"I CUOCH" , un caratteristico ma fatiscientissimo emporio di povere cose di un tempo: frutta, verdura, frutta secca, castagne, qualche salume... di un caratteristico napoletano, marito della famosa "Filippetta".

Antonio CANDELORO (nonno dell'attuale uomo politico Lucio Candeloro), fattore della famiglia Croce Nanni aveva in un locale uno spaccio di grano, granturco e granaglie.

Peppino SICA, un piccolo emporio di cose per la casa e articoli di cartoleria.

 

A - "GAETANELLA", piccolo bar-caffè occupato anni prima da "N'col 'i 'fornar"

e

LAURETTA, piccola bottega dove avveniva la vendita di olio, aceto e pasta, occupato in seguito dal pescivendolo del paese.

1 - Il Forno di "Giuannucc' Di Lauro"