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San Falco 1953

 

Passò la guerra. Sotto i cieli eterni

l'umana insania ruppe ogni confine;

e la follia dei barbari moderni

col fragore inconsulto delle mine,

fece il deserto e converti Palena

in un mucchio d'inutili rovine.

Ma solo, eretto contro la serena

volta dei cieli, il campanile antico

restò a vegliare. come un cuore in pena,

pé suoi figli dispersi dal nemico ....

Passò la guerra ... .Molte delle spente

cose son morte e non son più tornale;

altre sono rinate lentamente …

E fra le vecchie case devastate

e le nuove che sorgono dintorno

brilla oggi il sole della nuova estate,

con la luce munifica del giorno

che sembra rivestire di bellezza

ogni cosa. nel magico ritorno

della vita che vince ogni tristezza.

Sono dieci anni ... E il campanile antico,

che sopravvisse alla sciagura umana,

sorride al sole con un riso amico;

e la vicina cuspide montana

della Porrara par che gli risponda,

in un'azzurra rispondenza arcana.

E la vita che torna... E' la gioconda

canzone del lavoro e dell'amore,

che canta, come un'eco più profonda,

il poema del mondo che non muore...

 

Guido Croce Nanní

 

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