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Agosto 1953: Patena celebra la feste dei

Protettori e della ricostruzione

Le feste celebrative che Palena sta preparando per i giorni 15-16-17 agosto, assumono quest'anno un significato che va al di là della solita festa religiosa e dei soliti divertimenti popolari degli altri anni La Chiesa di San Falco, la maestosa

Cattedrale che tutti ricordiamo, con quelle sue meravigliose colonne svettanti in alto quasi a sorreggere il firmamento e con il suo altare maggiore cha era un gioiello di arte, quella nostra Chiesa che venne distrutta dalle fondamenta dalla guerra cieca che imperversò terribile nel nostro territorio, è risorta ora in altro stile, ma pur sempre bella e cara ai cuori di tutti noi.

La ricostruzione di questo tempio, invocata fin dai primi anni del dopoguerra con accorati appelli alle Autorità Ecclesiastiche e Governative dal nostro Arciprete Prof. Don Giuseppe Napoleone, è oggi una viva realtà, una gioiosa realta: il giorno 15 agosto il Tempio di Dio sara benedetto da S. E. Mons. Don Salvatore Del Bene, Vescovo di Cerreto Sannita e venerato Parroco di Palena per tanti anni, alla presenza del Vescovo di Sulmona S. E. Mons. Marcante.

Anche sabato 15 agosto verrà inaugurata un'opera altamente civile e umana, un moderno e attrezzassimo ambulatorio medico, voluto dal. Sindaco Comm. Dott. D'Onofrio e da tutta la benemerita Ammistrazione Comunale.

L'ambulatorio dispone di un gabinetto scientifico per analisi varie, di un Gabinetto radioscopico, di uno studio per consultazioni mediche, di una sala per operazioni chirurgiche, di due vaste camere per ricoveri urgenti e attrezzate con lettini, di bagni e di altri servizi igienici. A turno verranno qui professori e medici di fama per visitare i nostri ammalati e quelli che verranno dai paesi limitrofi.

Pensiamo che a tutti i cittadini non sfuggirà l'importanza di una simile istituzione, quando si pensa che ancora oggi molti di

noi debbono affrontare spese non indifferenti per recarsi in cliniche ed ospedali di città lontane.

Non feste banali dunque, quelle di quest' anno, ma feste di civismo, di amor patrio, di volontà di rinascita; feste di pacificazione e di amore, atte a cancellare negli animi ogni rancore, ogni malanimo, ogni passione di parte.

Dalle pagine di questo giornale rivolgiamo l'invito a tutti i nostri cittadini, vicini e lontani, in Italia e all' Estero affinchè si ritrovino e si sentano veramente italiani e palenesi; affinchè lascino cadere i ciechi egoismi e i risentimenti più o meno giustificati e, in abbraccio ideale e veramente fraterno, affrontino ancora, i numerosi problemi della Ricostruzione morale e materiale della nostra Palena.

 

Pasquale Chiaverini

 

 

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