Le botteghe del Corso

 

Il Corso di Palena, caratteristico e antichissimo nella sua struttura. Famoso per essere stato chiamato per secoli "La Basolata.." per la sua splendita pavimentazione fatta in basole di pietra che purtroppo furono abbandonate e rimosse nel dopoguerra. Lungo il suo percorso si affacciavano ad esso poteche e negozi in mezzo a abitazioni antiche. Lungo il corso si affaccia l'antica Chiesa della Madonna della Neve (la Madonna del Rosario) e l'antichissimo Teatro Comunale da poco restaurato. Attraverso il corso di Palena non solo passava la vita dei Palenesi ma esso rappresentava anche un'arteria irrinunciabile per le comunicazioni da chi dalla Campania o dal Lazio doveva raggiungere le zone di montagna del chietino o l'Adriatico abruzzese, visto che la variante alla S.S 84 (la famosa Tajate borbonica) fu realizzata solo nel dopoguerra. Si è sono dovute usare in massima parte in foto attuali in quanto al momento non sono disponibili foto d'epoca dell'interno del Corso. Si cercherà, quindi, di ricostruire qui il loro assetto originario e il loro dislocamento.

 

lato destro

1 - L'antica Macelleria di Nicola MOSCA, dove era uso come per tutti i macellai dell'epoca anche per il rigido clima di una volta, appendere in bella mostra gli agnelli e le carni fresce in attesa di finire sulle braci dei tanti camini palenesi.

2 - L'antica bottega di Peppino Como, pregevole sarto dell'epoca, locale che in futuro sarà occupato dalla rivendita Tabacchi di Eduardo Rapa.

 

 

 

3 - Il celebre negozio-emporio di generi alimentari di Antonio Spagnuolo in precedenza occupato agli inizi del 900 dalla farmacia e vendita spezie di quelli della "Spezialetta" (i Napoleone, farmacisti dell'epoca). A destra del negozio Spagnuolo c'era l'entrata della Banca (Banca del Popolo, a quei tempi) e al secondo piano anche l'Ufficio del registro

Palena, 1934

 

1 - La bottega di Eduardo Di Donato dove si vendevano i giocattoli per i bambini di Palena dell'epoca, anche di ottima qualità come meccani tedeschi o trenini. Negli anni '60 occupata dalll'indementicabile "Giaconda" anch'essa giocattolaia.

2 - L'emporio di scarpe e deposito di Ernani Paterra nel dopoguerra convertito a emporio abbigliamento da Giacomo Della Grotta.

 

 

2 - L'emporio di scarpe e deposito di Ernani Paterra nel dopoguerra convertito a emporio abbigliamento da Giacomo Della Grotta

 

1 - L'antico negozio di generi alimenatari (pasta, olio, salumi, ecc) di Antonio Romito che nel dopoguerra lasciò l'attività al figlio Pietro.

2 - La cantina di Pietro Campana dove si acquistava anche il vino.

3 - L'antica caserma dei Carabinieri lasciata dagli stessi alla fine degli anni '60.

 

 

1 - Qui si trovava l'elegante bar-gelateria (si ricordano i suoi pregevoli tavolini intarsiati in pietra) di Ettorino Di Sciullo.

2 - La bottega del sarto Giuseppe Ciavarra.

 


lato sinistro

Piazzetta del Rosario:

1 - In questo locale nel dopoguerra si situò l'emporio di Achille Corvino poi lasciato al Sarto Giovanni.

2 - Altra entrata della cantina di "Rosenell Ciccòtt" dove oltre al buon vino si potevano gustare, nelle sere d'inverno, ottime trippe, marri, baccalà, spezzatini, ecc.

 

1 - L'antichissimo fabbro ferraio, maniscalco del paese. Quanti muli, quanti asinelli hanno sostato nella Piazzetta del Rosario prima di accompagnare fedelmente i loro padroni, i contadini di Palena, nelle campagne allora tutte coltivate dai Palenesi! Peccato che recentemente un bellissimo e antico anello vicino la porta, antica testimonianza, sia stato improvvidamente rimosso.

2 - La bottega di barbiere di "Peppino Mashkaitano"

 

1 - L'Ufficio del Dazio (le antiche imposte sui prodotti dell'epoca)

2 - La poteca di Antonio Passalacqua, artigiano della scarpa nel cui locale, spesso, ci si ritrovava fra un baccalà o delle patate arrosto che si ritrovavano lì per caso ...... a fare la chiacchera di paese, scherzare e fare uno spuntino ....

3 - L'antica locale rivendita di sali e tabacchi di Eduardo Rapa lasciato negli anni'50 per un ampliamento del vicino Teatro Comunale.

 

 

 

1 - L'antica Farmacia di Don Gigetto Caione dove venivano preparati dal farmacista i composti curativi.

2 - Di fianco alla Farmacia l'abitazione del medico del paese Eliodoro Caione detto "Dondruccie".

 

 

1 - Piccola bottega in cui "Congh" aveva un suo piccolo emporio di articoli elettrici. Si ricorda che negli anni '30 la corrente elettrica e i suoi proventi erano di produzione privata quindi gli accessori e i materiali elettrici avevano già un mercato a quei tempi.

 

1 - L'antico bar - gelateria di Gino Di Mascio padre di Tonino che nel dopoguerra si trasferì dirimpetto.

2 - Il celeberrimo emporio dove si poteva trovare un pò di tutto di "Pataniì" andato raso al suolo durante gli eventi bellici del 1944.

2 - L'emporio di "Pataniì"

3 - L'Ufficio Postale di Palena fino agli inizi degli anni '60.

4 - L'officina di Carozza "Ciccie d'Abbrame" che curava macchine e motori a cui subentrò alla fine degli anni '30 Perseo il maniscalco.

 

1 - L'antico forno (anni '30) di "Cocciacatarre" e lì vicino la bottega di vasaio di Peppino Como.

2 - L'Ufficio Postale

 

 

1 - L'antico laboratoio della pregevole ceramica dei, prima Francesco, e poi Nino D'Emilio, quest'ultimo in attività fino agli 'anni '60.