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I NOSTRI OPERAI ALL’ESTERO

Nelle colonne di questo giornale esclusivamente palenese, non possono essere dimenticati i nostri concittadini che per

Acquerello di Panfilo Napoleone

ragioni di lavoro trovansi lontani da noi. Vogliamo che essi sentano come i nostri cuori siano vicini a loro; vogliamo che essi accolgano da noi l'augurio di benessere e prosperità., quel benessere e quella prosperità per cui sono andati così lontani dalla Patria e dalle Famiglie.

Partirono come le rondini della canzone "cercando primavera di viole, nidi di amore e di felicità ! ....". Lasciarono la loro casa, i loro cari per chiedere ad altre terre pane e lavoro; andarono nelle miniere del Belgio e di Francia, nelle lontanissime Nuova Caledonia e Australia, in Argentina e nel Venezuela. Ora quasi tutti sono sistemati, quasi tutti hanno un lavoro sicuro, quasi tutti inviano denaro sudato alle loro famiglie. Bravi, veramenti bravi, cari nostri fratelli, e che Iddio benedica ogni stilla del vostro sudore e vi protegga sempre !

Tenaci e rudi come le rocce della Maiella madre, seri e silenziosi come i suggestivi boschi e prati della vostra contrada natia, saprete farvi apprezzare e stimare dagli stranieri presso cui lavorate.

Palena ha pianto con voi, ha pianto con la sua sventurata mamma, quando ha appreso la morte nelle miniere della Caledonia del vostro compagno Liberatore Gaetano; noi non volevamo quelle terre lontane fossero bagnate dal vigoroso sangue di uno di voi, ma non possiamo opporci alla fatalità delle sventure ed agli impescrutabili fini di Dio.

Siate sempre forti e leali ; fate che per merito vostro il nome della nostra e vostra Italia sia rispettato e amato; fate sempre che il vostro lavoro sia fonte di gioia per le vostre famiglie che sono qui tra noi, in ansia e in trepido amore per voi !

Pasquale Chiaverini

 

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