Nato il 6 Maggio 1875 a Piammartino di Cingoli (MC) in una famiglia molto povera; viene educato alla vita cristiana dalla mamma. Adolescente vuol diventare “frate penitenziale e di preghiera”, già consapevole di “quanto bisogna soffrire” per immedesimarsi nel Cristo Crocefisso. Veste l’abito cappuccino a diciassette anni.
Ordinato sacerdote,
è richiesto come confessore straordinario e guida spirituale nei seminari e
nelle parrocchie: rafforza la vocazione degli aspiranti alla vita religiosa ed
infonde speranza e impegno di vita interiore a coloro che si rivolgono a lui.
Cappuccino penitente, di povertà austera e di fervida preghiera contemplative, unisce i doni spirituali ad un apostolato intenso, esercitato nel confessionale, nella visita alle famiglie, ai poveri, ai malati e ai carcerati.
Dimora a Cingoli, Fermo, Camerino, Jesi, Cagli, Santa Vittoria, Fossombrone, Montegiorgio e Macerata, vivendo ovunque da autentico seguace di San Francesco nella laboriosità, nell’umiltà e nella minorità. Molto devoto di Gesù Sacramentato e della Madonna, il Signore arricchisce il suo cammino terreno di estasi, profezie, e guarigioni.
Muore in fama di
santità il 23 agosto 1936.
Riesumato nel 1941 è trovato incorrotto: il
suo corpo giace nel cimitero di Macerata (loculo 1671).
Sulla sua tomba i molti devoti pregano fiduciosi, ottenendo conforto e grazie.