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nella foto:
il banco del pizzaiolo per la stesura
dell'impasto e l'aggiunta degli ingredienti
pomodori pelati con passata
nella scodella di acciaio inossidabile, olio d'oliva nell'oliera di rame,
farina sul marmo, ingredienti vari nelle ciotoline di coccio sulla mensola
di vetro |
nella
foto: il
pizzaiolo dispone gl'ingredienti (pomodoro e mozzarella) sui dischi di
pasta cruda
contemporaneamente l'aiutante
pizzaiolo governa il fuoco nel forno alle spalle del pizzaiolo dove sono
in cottura altre pizze |
nella
foto: il forno per la cottura delle
pizze
Nel forno, costruito con mattoni
refrattari, la cottura delle pizze deve avvenire in tempi rapidi (4 o 5
minuti)e ad elevata temperatura |
nella
foto: una pizza
appenna tolta dal forno e pronta per essere servita al tavolo
nella foto abbiamo una pizza meno
tradizionale, che recentemente è molto richiesta soprattutto dai
giovanissimi: la "Bavarese"; in essa il gusto tradizionale
napoletano si fonde con quello tipico dei panini dei pubs |
nella
foto: degustazione di una "Margherita"
la consumazione della pizza si
fa, di solito, in due modi diversi:
I) si "aggredisce" a
partire dal cornicione, cioè dalla parte esterna priva di condimento ma
molto soffice e gonfia, in modo da conservare
nella parte finale della consumazione i bocconi più ricchi di condimento
e di ingredienti
II) si taglia a
spicchi sottili dal centro verso la periferia, avendo poi cura di
arrotolare con forchetta e coltello
ogni spicchio su se stesso |
Passiamo
ad esaminare i vari tipi di pizza>> |