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Os.c.ar.Report 1997 gennaio - febbraio - marzo

La situazione dell'industria italiana delle mine

Indice

Valsella meccanotecnica spa di brescia

La Valsella è controllata dal gruppo Borletti, anche se non è chiara la conclusione della lunga trafila, iniziata alla fine del 1994, per la cessione della precedente quota del 50% del capitale sociale della Meccano Tecnica Mt spa, la finanziaria di controllo della Valsella, che faceva capo alla Fiat Ciei spa (gruppo Fiat).
La Valsella dichiara che le mine terrestri oggi non sono in produzione. D'altro canto essa è pronta a "rendere disponibili" prodotti nel campo delle cosiddette "mine intelligenti", cioè le mine programmabili a tempo, nel caso venissero considerate accettabili. Prodotti, assicurano a Castenedolo, "totalmente affidabili" (Mine anti-uomo, un mondo da ripulire, Avvenire, 14/4/1996).
Gli ultimi dati economici sono i seguenti (i valori sono in miliardi di lire):

Tabella:

Anno Fatturato Risultato d'esercizio Dipendenti
1994 8,8 (di cui 0,5 militare) 0,1 70
1995 10,1 (di cui 0,7 militare) - 0,6 67

Sei, società esplosivi industriali spa di brescia

La Sei è controllata dalla Saepc, Societè Anonyme
d'Explosifs et de Produit Chimique di Parigi. Nell'ultimo bilancio disponibile, quello del 1995, le quote azionarie erano così distribuite:
Saepc: 708.505 azioni da L. 1.000 l'una
Sorlini Stefano: 107.016 azioni da L. 1.000 l'una (tra proprietà e usufrutto)
Sorlini Riccardo: 92.360 azioni da L. 1.000 l'una (tra proprietà e usufrutto)
Sorlini Tito Antonio: 92.360 azioni da L. 1.000 l'una (tutte in usufrutto)
per un totale di 1.000.241 azioni; valore complessivo del capitale sociale: 1 miliardo 241 mila lire.
La Sei controlla per l'89,55% la Sarda spa di Cagliari.

Il gruppo Epc, Explosifs et Produit Chimique, è un importante gruppo chimico che, nel campo degli esplosivi, è presente con due stabilimenti in Francia, due in Gran Bretagna, uno in Marocco, uno in Portogallo, oltre all'Italia (Il gruppo leader per gli esplosivi, Giornale di Brescia, 24/8/1996).
Non si hanno dati sulla quota della produzione Sei destinata al mercato militare. La Sei dichiara di non produrre più mine terrestri, ma continua sicuramente a produrre mine marine.
Gli ultimi dati economici sono i seguenti (i valori sono in miliardi di lire):

Tabella:

Fatturato Risultato d'esercizio Dipendenti
1994 26,0 - 0,4 114
1995 28,4 - 0,6 127

Dal 1° gennaio 1995 la Sei ha acquisito le attività ex Misar, l'altra azienda bresciana produttrice
di mine terrestri e marine, dalla Whitehead spa, la società del gruppo Fiat che aveva ereditato nel 1990 la produzione Misar.
Nel pacchetto di attività cedute ci sono due licenze di produzione ex Misar all'estero: quella del marzo 1981 per la produzione in Spagna e quella del maggio 1982 per la produzione in Grecia. In entrambi i casi la licenza riguarda la produzione di mine antipersona sb-33. I venditori, oltre a garantire alla Sei assistenza tecnica anche per il futuro, si sono riservati, nel contratto di cessione del 20 dicembre 1994, un conguaglio sul prezzo di vendita sulla base dell'andamento delle commesse che l'impresa bresciana otterrà fino al 31 gennaio 1998.

Tecnovar italiana srl di bari

"Gli unici affari li ho fatti con l'Egitto. E sempre alla luce del sole. L'Egitto era la destinazione finale, certificata dal ministero della Difesa egiziano e dalla nostra ambasciata al Cairo. Se dall'Egitto le mine Tecnovar sono ripartite per altre destinazioni, non lo so. So invece che da tre anni, non producendo più mine, il nostro stabilimento è sostanzialmente fermo. Oggi, i miei operai sono in cassa integrazione". È la dichiarazione che Vito Alfieri Fontana, contitolare con Ludovico ed Elettra Fontana della Tecnovar di Bari, ha rilasciato a Famiglia Cristiana nel novembre 1996, contestando il coinvolgimento della sua impresa nella fornitura di mine in Ruanda ("Io non sono un trafficante", Famiglia Cristiana, n. 47, 27/11/1996). Nella stessa intervista, Fontana ricostruisce le forniture all'Egitto, affermando che l'ultima, 30 mila componenti in plastica per la mina Ts 50, risale al 1991.

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