Non è certa lepoca in cui si è provato a fare le prime "alambiccate" della storia umana, tracce di questa pratica risalgono al II secolo a.C., nellepoca di Cleopatra per intenderci, in cui si distillavano erbe aromatiche e fiori per estrarre profumi e balsami utilizzando alambicchi molto semplici. Il più antico trattato sulla distillazione di alcol risale al 1100 quando, tale pratica, viene descritta dagli studiosi della Scuola Medica Salernitana. I primi alambicchi con serpentina (chiamati "Tamberlani") nascono invece intorno al 1300. Nel Medioevo la distillazione della "acqua vitae" era rigorosamente riservata agli alchimisti e ai frati e, luso del prodotto, era prettamente terapeutico. |
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La
distillazione per ottenere dellalcol ad uso
alimentare su larga scala iniziò allepoca delle
Signorie, nel modenese, per sfruttare al meglio dei vini
di bassa gradazione. Oggigiorno con il termine "acquavite" si indicano tutte quelle bevande alcoliche ricavate dalla distillazione di vino, vinacce, frutti, bacche e cereali. |
Questa
pratica nelle varie parti del mondo dà poi origine a
denominazioni diverse dei prodotti ottenuti in relazione
agli ingredienti utilizzati. Le "acqueviti nobili"
sono esclusivamente quelle ricavate dalla distillazione
del vino ((ad esempio il "cognac" è un
distillato di vini bianchi prodotti nella regione
francese dello Charente). La "grappa" è invece
un distillato di vinacce ed è un prodotto prettamente
italiano. In Italia la distillazione è una pratica
consentita esclusivamente alle distillerie (grandi o
piccole che siano) che pagano le concessioni governative.
Ai privati è consentita la distillazione solo di piccole
quantità per uso famigliare non destinato, quindi, alla
vendita. La pratica della distillazione è piuttosto
complessa e, agli inizi, gli amici cui propinerete i
vostri distillati saranno costretti a trangugiare degli
orribili ed ignobili beveroni dal sapore indicibile (e
non potranno neppure rifiutarsi per non offendervi!!!). Và
detto che, per ottenere dei prodotti sani e che non
facciano male, occorre tanta pratica e tentativi andati a
vuoto. Ricordate sempre che è molto facile distillare
degli alcoli nocivi alla salute (il più facilmente
ottenibile è il famoso "metanolo", lalcol
metilico appunto ma gli alcoli nocivi sono tantissimi e
si possono eliminare solo con unattenta
distillazione controllando continuamente le temperature).
Ovviamente prima di iniziare le distillazioni occorre
erudirsi utilizzando alcuni dei numerosi testi che
trattano largomento, onde evitare errori di
lavorazione che poi si ripercuoteranno sul prodotto
ottenuto. Esistono in commercio dei piccoli alambicchi
consentiti dalla legge coi quali, pur non ottenendo dei
grandi distillati, sarà piacevole passare le serate in
compagnia degli amici aspettando la fuoriuscita delle
gocce del prezioso prodotto. Naturalmente le grappe industriali avranno sempre dei sapori diversi dalle vostre "alambiccate" e non dovrete stupirvi di questo. Queste acqueviti e grappe prodotte industrialmente sono fatte per accontentare il palato di tutti i consumatori e quindi devono scendere spesso a compromessi. Beninteso, in commercio si trovano delle grappe eccelse fatte con tutti i crismi derivanti dalla grande esperienza dei distillatori italiani ma ciononostante, il gusto per gli appassionati di veder uscire il distillato, rettificarlo, aromatizzarlo se è il caso e portarlo ad invecchiamento è una soddisfazione personale notevole. Un ultimo punto che vorrei toccare è quello sulluso delle grappe riferito alla montagna. Un montanaro, nel suo zaino, ha sempre una fiaschetta di grappa, ma non lo vedrete mai berla durante una salita (gli effetti sulle gambe sono incredibili e micidiali) bensì, arrivato in vetta, tirerà fuori la sua brava fiaschetta e brinderà al successo dellimpresa appena effettuata o, più semplicemente, condividerà in allegria un momento piacevole di una gita con gli amici. Nelle vallate alpine si preparano poi molte bevande a base di grappa, la più famosa credo che sia la cosiddetta "grolla" della Val dAosta. Sono tutte leccornie ma ricordate sempre che, come dicevano i vecchi, "dopo la salita vien sempre la discesa". A buon intenditor... |