informazioni

è una questione delicata... uno spazio "politico" sul sito internet di una scuola pubblica, ma abbiamo deciso di aprirlo perché

1. non ci si può lamentare che i giovani siano indifferenti alla politica e contemporaneamente negare loro spazi per parlare di politica
2. non ci si può lamentare dell'ignoranza dei giovani rispetto alla politica e non fare nulla per diminuire questa ignoranza, per rispondere alle loro domande e per sollecitare i loro interrogativi
3. la vita della scuola e i cambiamenti al suo interno sono fortemente legati alla politica e lo saranno ancora di più nei prossimi mesi e nei prossimi anni


le regole
chi interviene in questa pagina deve tener conto di alcune regole essenziali:
1. non ha senso riproporre anche qui semplicemente gli slogan, le accuse, le lusinghe, i manifesti dei partiti, quali ci vengono quotidianamente propinate dai vari mezzi di comunicazione
2. non hanno senso le ingiurie agli avversari politici
3. una questione fondamentale nel dibattito politico è l'assunzione di responsabilità e, quindi, i messaggi siano firmati
4. tutte le posizioni politiche hanno diritto di cittadinanza, ma non ci preoccupiamo della par condicio, quindi anche i timidi trovino il coraggio di dire la loro

Umberto Eco, Per chi suona la campana? | Niccolò Becattini, Non dovrei avere, invece... | Marco Grimaldi,  L'IMPERATIVO E' UNO SOLO: VINCERE........ E VINCEREMO!!!!!!!!! | Marco Grimaldi, Prima di scrivere cazzate... | ieri sera ho visto "il raggio verde" | ne so quanto silvio | punta sul rosso punta sul nero | rispediamogli il pacco | ora basta |

Umberto Eco

PER CHI SUONA LA CAMPANA?

Appello a un referendum morale
A nessuno piacerebbe svegliarsi una mattina e scoprire che tutti i giornali, il "Corriere della Sera", "la Repubblica", la "Stampa", il "Messaggero", "il Giornale", e via via dall’"Unità" al "Manifesto", compresi i settimanali e i mensili, dall’ "Espresso" a "Novella 2000", sino a questa rivista on-line che state leggendo, appartengono tutti allo stesso proprietario e fatalmente ne riflettono le opinioni. Ci sentiremmo meno liberi.
Ma è quello che accadrebbe con una vittoria del Polo che si dice delle Libertà. Lo stesso padrone avrebbe per proprietà privata tre reti televisive e per controllo politico le altre tre - e le sei maggiori reti televisive nazionali contano più, per formare l’opinione pubblica, di tutti i giornali messi insieme. Lo stesso proprietario ha già sotto controllo quotidiani e riviste importanti, ma si sa cosa accade in questi casi: altri giornali si allineerebbero all’area governativa, vuoi per tradizione vuoi perché i loro proprietari riterrebbero utile ai propri interessi nominare direttori vicini alla nuova maggioranza. In breve si avrebbe un regime di fatto.
Per regime di fatto bisogna intendere un fenomeno che si verificherebbe da solo, anche se si assume che Berlusconi è uomo di assoluta correttezza, che la sua ricchezza si è costituita in modo inappuntabile, che il suo desiderio di giovare al paese anche contro i propri interessi è sincero. Qualora un uomo si trovasse a poter controllare di fatto tutte le fonti d’informazione del proprio paese, neppure se fosse un santo potrebbe sottrarsi alla tentazione di gestirlo secondo la logica che il sistema imporrebbe e, quand’anche facesse del suo meglio per sottrarsi a tale tentazione, il regime di fatto sarebbe gestito dai suoi collaboratori. Non si è mai visto, nella storia di alcun paese, un giornale o una catena televisiva che iniziano spontaneamente una campagna contro il proprio proprietario.
Questa situazione, conosciuta ormai nel mondo come l’anomalia italiana, dovrebbe essere sufficiente per stabilire che una vittoria del Polo, nel nostro paese, non equivarrebbe – come molti politologi affermano – a una normale alternanza tra destre e sinistre, che fa parte della dialettica democratica. L’instaurazione di un regime di fatto (che, ripeto, si instaura al di là delle volontà individuali) non fa parte di alcuna dialettica democratica.
Per chiarire perché la nostra anomalia non allarma la maggioranza degli italiani occorre esaminare anzitutto quale sia l’elettorato potenziale del Polo. Esso si divide in due categorie. Il primo è l’Elettorato Motivato.
È fatto da coloro che aderiscono al Polo per effettiva convinzione. È convinzione motivata quella del leghista delirante che vorrebbe mettere extracomunitari e possibilmente meridionali in vagoni piombati; quella del leghista moderato il quale ritiene conveniente difendere gli interessi particolari della propria area geografica pensando che possa vivere e prosperare separata e blindata dal resto del mondo; quella dell’ex fascista che, pur accettando (magari obtorto collo) l’ordine democratico, intende difendere i propri valori nazionalistici, e intraprendere una revisione radicale della storia del Novecento; quella dell’imprenditore che ritiene (giustamente) che le eventuali defiscalizzazioni promesse dal Polo sarebbero soltanto a favore degli abbienti; quella di coloro che, avendo avuto contenziosi con la magistratura, vedono nel Polo un’alleanza che porrà freno all’indipendenza dei pubblici ministeri; quella di coloro che non vogliono che le loro tasse siano spese per le aree depresse. Per tutti costoro l’anomalia e il regime di fatto, se non benvenuti, sono in ogni caso un pedaggio di poco conto da pagare per vedere realizzati i propri fini – e pertanto nessuna argomentazione contraria potrà smuoverli da una decisione presa a ragion veduta.
La seconda categoria, che chiameremo Elettorato Affascinato, certamente la più numerosa, è quella di chi non ha un’opinione politica definita, ma ha fondato il proprio sistema di valori sull’educazione strisciante impartita da decenni dalle televisioni, e non solo da quelle di Berlusconi. Per costoro valgono ideali di benessere materiale e una visione mitica della vita, non dissimile da quella di coloro che chiameremo genericamente i Migranti Albanesi. Il Migrante Albanese non penserebbe neppure a venire in Italia se la televisione gli avesse mostrato per anni solo l’Italia di Roma città aperta, di Ossessione, di Paisà – e si terrebbe anzi lontano da questa terra infelice. Migra perché conosce un’Italia in cui una televisione ricca e colorata distribuisce facilmente ricchezza a chi sa che il nome di Garibaldi era Giuseppe, un’Italia dello spettacolo.

Ora a questo elettorato che, tra l’altro (come dicono le statistiche), legge pochi quotidiani e pochissimi libri, poco importa che si instauri un regime di fatto, che non diminuirebbe, anzi aumenterebbe la quantità di spettacolo cui è stato abituato. Fa quindi sorridere che ci si ostini a sensibilizzarlo parlando del conflitto d’interessi. La risposta che si ascolta sovente in giro è che a nessuno importa che Berlusconi si faccia i propri interessi se promette di difendere i loro. A questi elettori non vale dire che Berlusconi modificherebbe la Costituzione, primo perché la Costituzione non l’hanno mai letta, e secondo perché hanno persino sentito parlare di modificazioni della Costituzione da parte dell’Ulivo. E allora? Quale articolo della costituzione possa poi essere modificato, è per loro irrilevante. Non dimentichiamo che subito dopo la Costituente Candido ironizzava con vignette salaci sull’articolo secondo il quale la repubblica difende il paesaggio, come se si trattasse di un bizzarro e irrilevante invito al giardinaggio. Che quell’articolo anticipasse le attuali e tremende preoccupazioni per la salvezza dell’ambiente sfuggiva non solo al grande pubblico, ma persino a giornalisti informati.

A questo elettorato non vale gridare che Berlusconi metterebbe la mordacchia ai magistrati, perché l’idea della giustizia si associa a quella di minaccia e intrusione nei propri affari privati. Questo elettorato afferma candidamente che un presidente ricco almeno non ruberebbe perché concepisce la corruzione in termini di milioni o centinaia di milioni, non in termini astronomici di migliaia di miliardi. Questi elettori pensano (e con ragione) che Berlusconi non si farebbe mai corrompere da una bustarella pari al costo di un appartamento tricamere con bagno, o dal regalo di una grossa cilindrata, ma (come del resto quasi tutti noi) trovano impercettibile la differenza tra diecimila e ventimila miliardi. L’idea che un parlamento controllato dalla nuova maggioranza possa votare una legge che, per una catena di cause ed effetti non immediatamente comprensibile, possa fruttare al capo del governo mille miliardi, non corrisponde alla loro nozione quotidiana del dare e avere, comperare, vendere o barattare. Che senso ha parlare a questi elettori di off shore, quando al massimo su quelle spiagge esotiche desiderano poter fare una settimana di vacanza con volo charter?

Che senso ha parlare a questi elettori dell’"Economist", quando ignorano anche il titolo di molti giornali italiani e non sanno di che tendenza siano, e salendo in treno comperano indifferentemente una rivista di destra o di sinistra purché ci sia un sedere in copertina? Questo elettorato è pertanto insensibile a ogni accusa, al riparo da ogni preoccupazione di regime di fatto. Esso è stato prodotto dalla nostra società, con anni e anni di attenzione ai valori del successo e della ricchezza facile, è stato prodotto anche dalla stampa e dalla televisione non di destra, è stato prodotto da parate di modelle flessuose, da madri che abbracciano finalmente il figlio emigrato in Australia, da coppie che ottengono il riconoscimento dei vicini perché hanno esibito le proprie crisi coniugali davanti a una telecamera, dal Sacro spesso trasformato in spettacolo, dall’ideologia che basta grattare per vincere, dallo scarso fascino mediatico di ogni notizia che dica quello che le statistiche provano, che la criminalità è diminuita, mentre è ben più morbosamente visibile il caso di criminalità efferata, che induce a pensare che quello che è accaduto una volta potrebbe accadere domani a tutti.

Questo Elettorato Affascinato sarà quello che farà vincere il Polo. L’Italia che avremo sarà quella che esso ha voluto.

Di fronte all’Elettorato Motivato e all’Elettorato Affascinato della destra, il maggior pericolo per il nostro paese è però costituito dall’Elettorato Demotivato di sinistra (e si dice sinistra nel senso più ampio del termine, dal vecchio laico repubblicano al ragazzo di Rifondazione, sino al cattolico del volontariato che non si fida più della classe politica). È la massa di coloro che tutte le cose dette sinora le sanno (e non avrebbero neppure bisogno di sentirle ripetere), ma si sentono delusi dal governo uscente, di fronte a ciò che si attendevano considerano tiepidamente quello che hanno ricevuto, e si evirano per far dispetto alla moglie. Per punire chi non li ha soddisfatti, faranno vincere il regime di fatto. La responsabilità morale di costoro è enorme, e la Storia domani non criticherà i drogati delle telenovelas, che avranno avuto la telenovela che volevano, ma coloro che, pur leggendo libri e giornali – non si sono ancora resi conto o cercano disperatamente di ignorare che quello che ci attende tra qualche giorno non sono elezioni normali, bensì un Referendum Morale. Nella misura in cui rifiuteranno questa presa di coscienza, sono destinati al girone degli ignavi.

Contro l’ignavia si chiamano ora anche gli incerti e i delusi a sottoscrivere un appello molto semplice, che non li obbliga e condividere tutte le considerazioni di questo articolo, solo la parte che segue in grassetto.


Contro l’instaurazione di un regime di fatto, contro l’ideologia dello spettacolo, per salvaguardare nel nostro Paese la molteplicità dell’informazione, consideriamo le prossime elezioni come un Referendum Morale a cui nessuno ha diritto di sottrarsi.


Questo sarà per molti un appello a mettersi una mano sulla coscienza e ad assumersi la propria responsabilità. Perché "nessun uomo è un’isola… Non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te."

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Se vuoi firmare l'adesione vai al sito  www.enel.it/golem

ma soprattutto diffondi questo messaggio

intervento inserito nella tribuna da Luciano Ardiccioni, cui è pervenuto da una collega

Interve INIZIO PAGINA

From: Niccolò_Becattini <niccobeca@katamail.com>
To: <grimaldimarco@libero.it>
Cc: <rodolicoforum@supereva.it>
Subject: Non dovrei avere parole, invece.....
Mio caro Marco, perdonami se solo adesso ti rispondo ma feroci discussioni sul mio aspetto (l'"anello al naso" fa sì che molte persone mi fermino per strada sconvolte... poi mostro loro i "jeans griffati" e tutto si risolve, stai pur tranquillo...) mi hanno impedito di farlo prima.
Allora. A proposito di informarsi bene su quanto ci sta attorno.... Sei proprio sicuro di avere letto bene quanto ho scritto nella prima E-mail??? Se vai a rileggere trovi sicuramente scritto: biografia autocelebrativa e non autobiografia autocelebrativa come mi hai voluto far dire. Un fine linguista come te non potrà non cogliere la grande differenza che intercorre tra le due cose: non è negabile che sia stato il tanto osannato cavalier berlusconi a spedire quella biografia, pertanto di autocelebrazione si tratta. Credo che tu non possa negare quanto ho appena affermato viste le tue parole qui riportate, errori di battitura compresi: "...Francamente informare il popolo italiano su chi è l'uomo che si accingono a votare (o a non votare) A PROPIRE SPESE (non pagando un Santoro o un Luttazzi coi sldi dei contribuenti) non mi sembra poi tanto piu' assurdo del lamentarsi del costo e della carta usata per questo ambizioso progetto, le hai pagate tu/voi?! E ALLORA?! ti informo cmq che l'uomo piu' ricco d'Italia (e tra i primi 15 del mondo) SE LO PUO' PERMETTERE, siete alla frutta, non sapete piu' a cosa appigliarvi!!.."
E poi: "...Per la cronoca il Biscione si  è pure lamentato di alcuni errori contenuti nel suddetto opuscolo (che è altro che un inserto speciale del mese di Aprile della rivista ufficiale del NOSTRO partito)..."
Una domanda: "Se berlusconi si è lamentato, per quale motivo ha ugualmente deciso di spedire il suo album fotografico??
In secondo luogo, se può servirti, faccio un po' di chiarezza su quello che è il sistema elettorale italiano:Tu, giovane elettore, dovrai votare non un candidato premier ma una persona che si candida nel tuo collegio uninominale (né berlusconi, né Rutelli, né chi altro...). La legge italiana non prevede l'indicazione di un premier da parte degli schieramenti politici. La cosa si è resa sempre più necessaria vista l'assurda personalizzazione delle campagne elettorali dal 1994 ad oggi. Ti faccio notare che questa personalizzazione l'ha voluta proprio il centro-destra, incentrando ogni tipo di propaganda sull'uomo invece che sui programmi (cosa che per altro, ve ne va dato atto, ha sempre pagato visti i risultati).
Da questo punto di vista (non per altro) non approvo il comportamento della sinistra, ed il centro-sinistra tutto, per aver voluto fare come il cavaliere in questi ultimi anni.
Poi vorrei sapere: quale spazio della Pubblica Istruzione??? Che ne sai (informati!!)? Si tratta o no di tribuna politica? Ammesso e non concesso che lo spazio sia finanziato direttamente dalla Pubblica Istruzione (potrebbe essere finanziato dal contributo volontario che ogni anno gli studenti versano nelle casse della scuola), perché non potere esprimere la propria opinione (Se è finanziato dagli studenti ancor di più)!!? Io l'ho fatto, tu l'hai fatto. Lo spazio è dedicato appositamente a tutto ciò!
Su una cosa sono pienamente d'accordo: l'ignoranza politica della nostra generazione. La tua presunzione mette apertamente in mostra quanto tu poco sappia di politica, basti pensare alle lacune sul sistema elettorale.
Lo spreco di carta non va visto solo ed esclusivamente legato al contenuto della stessa (rimango della mia idea) ma anche, e soprattutto, da un punto di vista ecologico! Non credi sia uno spreco?? 130 pagine moltiplicate per circa 12 milioni di copie fanno tante tonnellate di carta...
Voglio glissare su quanto dici riguardo al "giusto" ed al "non giusto"... i conti con la giustizia c'è chi deve farli perché ancora non ha finito (lo so, lo so... le solite toghe rosse...)!!!
Voglio anche farti notare che lo stato italiano non è strutturato come un'azienda, pertanto può un imprenditore essere anche un buon politico? Si, ma non è sempre detto che la cosa funzioni...
A proposito di soprannomi!!!! Hai mai pensato al fatto che anche Prodi nel 1996 veniva chiamato "Mortadella"?? Rutelli, tu lo dici, viene soprannominato "er piacione". Hai mai pensato che silvio berlusconi in Francia lo chiamano "il grande bugiardo", per non parlare di coloro che lo soprannominano con titoli peggiori... (Ma questa sinistra sta facendo una campagna elettorale incentrata sull'odio!!!)
Ti faccio ancora notare che esponenti della coalizione che ti appresti a votare hanno definito Giuliano Amato (istituzione pubblica in quanto Presidente del Consiglio) "utile idiota" (s.berlusconi) e "nano nazista" (u.bossi)... ma QUI l'odio non conta vero?
Vorrei anche porre l'accento sul fatto che il cavaliere ha preferito far pubblicare su internet il proprio programma (e chi non è in rete come fa?) anziché stamparlo e divulgarlo... in compenso adesso abbiamo "Una storia Italiana": fonte di ogni chiarimento in quanto esprime dettagliatamente quelle che sono le iniziative da prendere una volta al governo!! (complimenti!!!!)
Sai che significa populismo?? mi sembra di no..  (POPULISMO: Atteggiamento volto ad assecondare le iniziative del popolo, indipendentemente dal loro contenuto, dalla loro opportunità - cfr. Sabatini Coletti). Alla luce di questa breve definizione ti vorrei far notare che Rutelli non ha mai scritto sui propri manifesti elettorali frasi del tipo: "Meno tasse per tutti", "Pensioni più dignitose", "Un buon lavoro anche per te" (tanto l'ha diminuita lui la disoccupazione...come no...). Io questo lo chiamo populismo, tu come lo chiami??
La questione mi si è chiarita molto quando hai ritenuto opportuno sottolineare la parola COMUNISMO. è sotto gli occhi di tutti che l'Italia in questi 5 anni di amministrazione Ulivista ha limitato paurosamente le libertà dei dissidenti (Luca Barbareschi, da anni non più in Rai, nonostante sia un candidato di AN, ha ripreso a lavorare con l'ente pubblico che gli ha addirittura assegnato un programma traino per il Tg2). Vorrei anche sottolineare che la giunte filoforzista a Bologna ha limato fondi a spettacoli di successo come quello di Moni Ovadia (chissà perché proprio lui???). (e poi osi anche solo lontanamente parlare di opera di demonizzazione???)
IL COMUNISMO IN ITALIA NON C'è!!! Se ci fosse non avresti avuto neanche l'opportunità di scrivere la tua missiva: ogni regime totalitario è deprecabile in quanto mina le libertà fondamentali dell'uomo.
Non dirmi poi che voti per Forza Italia senza considerare con chi è alleata?? Se poni un confronto tra le forze italiane di sinistra ed il comunismo allora non puoi esimerti dal farlo anche per AN e FIAMMA per quanto riguarda il fascismo. Voti per chi ha fatto sì che in Italia ci fosse un regime illiberale ed antidemocratico? Perché Forza Italia si allea con questi partiti? Non hai detto che è una forza liberal-democratica?? Lascia stare il comunismo che ti conviene... il passato guardalo da ogni punto di vista!!!
L'hai letto "L'odore dei soldi"? Penso di no... Il libro pone interrogativi a cui ancora non è stata data risposta certa (non sottolineo i reati caduti in prescrizione per cui non è stato possibile giudicare il tuo candidato premier). Non ha assolutamente dato giudizi infamanti su nessuno... se li hai voluti trovare penso che la cosa dia da pensare...
Giovanni Leone, ex presidente della repubblica italiana, si dimise dalla propria carica proprio in seguito alla pubblicazione di un libro (di Camilla Cederna) in cui si metteva in ridicolo la sua persona... Per lui fu sufficiente...
Per quanto mi riguarda non devo fare pubblicità proprio a nessuno: Rutelli, ex sindaco di Roma ha realizzato i lavori per il giubileo del 2000 (non del tutto completati, è vero) ma non ha mai curato i propri interessi economici privlegiando l'interesse per la propria città... Non sapevo che per diventare un buon Presidente del consiglio si dovesse avere un nutrito conto in banca... ma visto che lo pensa berlusconi, perché non dovresti pensarlo tu? In fin dei conti l'ha detto anche lui: "Io sono meglio di chiunque altro".
Per il resto direi che sono fortemente di sinistra e non mi vergogno assolutissimamente a dirlo. Ritengo solo di non dover giustificare la mia scelta come invece hai fatto tu. E aggiungo anche che non voglio certo convincere nessuno a votare per chicchessia.
Per quanto riguarda il risultato elettorale so benissimo che questo, ahimé, sarà dalla tua ma il mio parere continuerò a dirlo comunque.
Come hai visto esiste anche un ragazzo di sinistra intelligente e preparato, ma questa non è una novità!
 

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Sent: Wednesday, May 09, 2001 11:17 AM
Subject: L'IMPERATIVO E' UNO SOLO: VINCERE........E VINCEREMO!!!!!!!!!
Da premettere che la citazione di cui sopra non vuole essere "politica" ma "storica" (non iniziare a scaldarti, quindi!) va detto che l'unica vera risposta alla tua email ti potrà arrivare dalle urne lunedi' mattina (le mie parole sono fiacche e inutili o quantomeno non efficaci come una sonora sconfitta elettorale) solo essa dimostrerà AL MONDO quanto siete fallimentari e PERDENTI tu e "quelli come te", per i lresto vorrei solo precisare che SO BENISSIMO COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE.
 Speriamo solo che avrò un po' di tempo per scriverti tra 7/8 gg, ciaO!

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From: "Marco Grimaldi" <grimaldimarco@libero.it>
To: <niccobeca@katamail.com>
Cc: <rodolicoforum@supereva.it>,
<ritafasc@libero.it>
Subject: ??
Date: Tue, 1 May 2001 01:24:53 +0200
 
Non so chi di voi due sia il [autocensura] responsabile dell'articolo reperito per puro caso all'URL seguente http://digilander.iol.it/liceorodolico/tribuna_elettorale.htm cmq prima di scrivere ca7..ate (Celentano docet) penderei prima bene ad informarmi circa quello di cui vado scrivendo (io lo faccio sempr,e nel mio lavoro e non solo)
 - "Una storia italiana" non è una autobiografia autocelebrativa di Berlusconi semplicemente perchè NON L'HA FATTA LUI (lo sapete vero che significa "auto", o no?!) ma i suoi sostenitori, ossia quelli dei CLUB azzurri, migliaia e migliaia di uomini e donne appassionati/e sparsi/e sul territorio nazionale che probabilmente dal vostro piedistallo intellettuale, vedrete come tanti mentecatti plagiati dalla propaganda mediatica, vero?! tanto voi siete "diversi", "alternativi", "giusti", dico bene?! Per la cronoca il Biscione si  è pure lamentato di alcuni errori contenuti nel suddetto opuscolo (che è altro che un inserto speciale del mese di Aprile della rivista ufficiale del NOSTRO partito)
 - Francamente informare il popolo italiano su chi è l'uomo che si accingono a votare (o a non votare) A PROPIRE SPESE (non pagando un Santoro o un Luttazzi coi sldi dei contribuenti) non mi sembra poi tanto piu' assurdo del lamentarsi del costo e della carta usata per questo ambizioso progetto, le hai pagate tu/voi?! E ALLORA?! ti informo cmq che l'uomo piu' ricco d'Italia (e tra i primi 15 del mondo) SE LO PUO' PERMETTERE, siete alla frutta, non sapete piu' a cosa appigliarvi!!
 - Ma la cosa piu' assurda è usare uno spazio dell'istruzione publica per divulgare simili scemenze, la classica stetegia della sinistra; voi ci campate e ci sguazzate nell'ignoranza politica della nostra generazione vero?! credete di sapere tutto voi ("BENIGNI E FO VOTANO CON NOI, SONO INTELLIGENTI, QUINDI LO SIAMO PURE NOI") Ma non sarebbe piu' "giusto" (oddio "giusto" con "quelli come voi/te" centra poco) invitare chi riceve questo libro a leggerlo prima per capire giusto "questo" CHI E' E CHE VUOLE?! Uno liberamente vede costui cosa si propone di fare (e cosa ha giò fatto) vede poi "l'alternativa" (ER PIACIONE) e in piena libertà senza la costrizione intellettuale di uno studentello con l'anello al naso e i pantaloni larghissimi ma GRIFFATI (perdonerai le banalità ASSOLUTA ma è una figura retorica che mi piace troppo!!) dicevo uno poi fa una scelta LIBERA confrontasndo i due candidati e i loro programmi, no?! bisogna per forza trascinare chi è ignorante verso queste azioni demagogiche e populiste di vui tu/voi ti fai promotore?!??!? Gli "pseudointellettualoidi borghesi si sinistra" (e mi rifaccio ai premi Oscar e Nobel citati prima che di questa categoria sono tra i massimi esponenti) considerano LA MASSA come qualcosa da aizzare contro IL NEMICO (la DC prima FI adesso) ma se questi potessero informarsi LIBERAMENTE e capire cosa ha portato il comunismo nei paesi dov'è stato applicato, allora "forse" si ricrederebbero. Se oggi abbiamo l'auto e il telefonino e possiamo scrivere di queste eresia sul web o replicare per posta elettronica senza timore di finire in Siberia (se in altre parole se oggi abbiamo il BENESSERE e la LIBERTA') lo dobbiamo ad una cultura liberal-democratica che prima ha spazzato via il fascismo (un regime totalitario assimilabie al vostro) e poi ha assicurato mezzo secolo di progresso all'Italia e di cui Forza Italia rappresenta la naturale continuità.
 Termino invitandoti a leggere l'allegato (giusto per scoprire che esistono altri modi di pensare oltre al tuo/vostro) e ti invito a risentirci tra due Lunedi' esatti (vedremo quanto LA MASSA si sarà fatta plagiare da questo Anticristo, ok?!) non prima di aver fatto alcune riflessioni però:
 - Il tutto è si è reso necessario dopo la publicazione del "capolavoro" L'ODORE DEI SOLDI che ha gettato fango gratuito sul leader del prmo partito italiano con teorie di fantapolitica ASSURDE (scuola stalin, insomma)
 - Tutti "quelli come te/voi" borghesi con internet e il cellualre che osano dirsi "comunisti" (il mitico CHE si rivolterebbe nella tomba a pensare che tu parli solo protetto dal tuo monitor invece di combattere nalla foresta sudamericana o in una piazza) A quelli cosi dicevo io li manderei per un po' a spalare carbone in un GULAG (sai cos'è, te l'hanno insegnato?!) siberiano, giusto per capire cosa significa VERAMENTE la parola "comunismo".
 - Ma voi vi impengate tanto a screditare e demonizzare quest'uomo ma nessuno parla mai di "quell'altro" CHI E'? CHE VUOLE?! cosa ha fatto?!" cosa propone?! il bello è che non lo sapete nemmno voi perchè RUTELLI E' IL NULLA, altrimenti invece di scrivere vaccate, perchè non ti sei preoccupato di elogiare er piacione e quello che ha realizzato nella sua vita (cosa???)
 - Non mi venire/te a dire che non sei per Rutelli e/o non sei "comunista" che non c'è cosa piu' vile di non schierarsi e non credere IN qualcosa (non basta essere CONTRO qualcosa o qualcuno, bisognerebbe anche essere A FAVORE di un altro e sostenerl!!)
 - Come hai visto esiste anche un ragazzo di DESTRA intelligente e preparato, questo vi impaurisce vero?!
 A Lunedi' 14 allora!
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Marco ''GRIMCAST'' Grimaldi => http://www.game-plus.it/marcogrimaldi.htm
storico e critico videoludico redattore della rivista => http://www.game-plus.it/home.html

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leggi Una storia italiana in formato PDF

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From: =Niccolò Becattini <niccobeca@katamail.com>
To: <rodolicoforum@supereva.it>
Subject: ORA BASTA!
Date: Tue, 17 Apr 2001 21:43:07 +0200

Quella che sto per fare è una proposta abbastanza provocatoria, che può essere vista sia come qualcosa di goliardico, sia come un qualcosa di stupido sia come qualcosa di assolutamente polemico.
Il caro cavalier berlusconi, per la modica cifra di 36 miliardi di lire, si è impegnato a spedire nelle case degli italiani la sua biografia autocelebrativa....
A prescindere dall'assurdità dell'iniziativa su cui ogni commento è puramente superfluo (e spero che ogni ragazzo con un minimo di senso critico, seppur berlusconiano -esistono?- se ne renda conto) vorrei invitare tutti coloro che ne verranno in possesso a sbarazzarsene in una maniera abbastanza inconsueta...
La mia proposta è quella di raccogliere tutte le biografie a scuola e contattare un paio di quotidiani per documentare il tutto. Poi chiaramente tutta questa carta sprecata verrà riciclata dal Quadrifoglio o da chi per loro...
Nel mio animo di povero sognatore c'è la speranza che le altre scuole fiorentine facciano lo stesso...
Se la cosa acquista maggior peso forse.... tanto mi illudo...
Come al solito se ho suscitato l'ilarità di qualcuno me ne vanto beatamente incurante delle tante parole dette e non dette... se invece qualcuno è d'accordo con me... me lo faccia sapere...
Niccolò Becattini

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Un'altra proposta che circola in rete a proposito del libro di Berlusconi

Lapo wrote:

da "La repubblica" dell'11 aprile:>
"ROMA - Seimila di tonnellate di carta. Due miliardi e mezzo di pagine  stampate. Un costo di diverse decine di miliardi, più spese di spedizione.
La valanga di cellulosa è già pronta per sommergere le case degli italiani: nei prossimi giorni, infatti, le famiglie riceveranno, volenti o nolenti, una copia di "Una storia italiana", la biografia di Silvio Berlusconi nella quale sono narrate le gesta del Cavaliere dalle palazzine milanesi, alla televisione, dai trionfi sportivi con il Milan fino allo sbarco in politica"
 io sarei per rifiutare il pacco, così che viene rispedito al mittente A SUO CARICO.
ciao
Lapo

<pubbilcata su questa pagina da Andreas Kroeber>

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From: "Riccardo Ermini" <RicErm@hotmail.com>
To: "RODOLICO" <rodolicoforum@supereva.it>
Subject:
Date: Fri, 20 Apr 2001 02:57:32 +0200
per la tribuna elettorale...una citazione
 
PUNTA SUL ROSSO.
PUNTA SUL NERO.
LA POSTA SEI TU.
(CCCP-fedeli alla linea)
P.S. ricordatevi che il Rosso è molto sbiadito..e a forza di vivere all'ombra del nero si è annerito pure lui.
Buona scelta.
Cercate di ricordarvi che la posta siete voi.
 
Auguri...

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Sono entusiasta! Ho partecipato al test sulla libertà proposto dal sito di Forza Italia e, senza un grosso impegno, ho ottenuto un risultato fantastico: ne so quanto silvio, wow!!
luciano ardiccioni
23.16 20 aprile 2001 S. Sara   
 

Punteggio A

Entusiasmante! Ne sai quasi quanto Silvio! Chapeau!

Cosi' si sono comportati gli altri:

A     29%     (6797)
B     3%     (876)
C     2%     (593)
D     64%     (15140)

Totale partecipanti: 23406

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From: "Mascalchi" <masca.3@libero.it>
To: <rodolicoforum@supereva.it>
Subject: considerazioni
Date: Sat, 21 Apr 2001 17:47:16 +0200
Ieri sera ho visto "Il raggio verde", programma politico di Michele Santoro. Erano presenti in studio Marcello Dell'Utri, braccio destro di Berlusconi, Antonio Di Pietro, tendente alla sinistra, un giornalista di sinistra ed uno di destra. Per tutta la sera è stato discusso sulla mafiosità di Dell'Utri e Berlusconi, tant'è che Di Pietro sembrava essere tornato quel PM che divenne famoso per Tangentopoli e non un politico.
Tra le varie frasi , ce ne sono state di importantissime.
Dell'Utri, parlando dei suoi preocessi numerossissimi e rispondendo alle accuse di mafioso, ha nominato alcuni suoi amici. Guarda caso tutti mafiosi certi, o presunti tali. D'accordo che Dell'Utri è palermitano, ma la mafia è davvero così diffusa in Sicilia?
Inoltre Dell'Utri ha aggiunto che quando nel 1994 fu creata ForzaItalia, lui non voleva entrare in politica, e che lo ha fatto prorpio per poter avere le spalle coperte in tutti i vari processi che lo coinvolgono. Comunque Dell'Utri ha sempre detto di essere innocente. Di Pietro, con una domanda che avrei fatto anch'io a Dell'Utri, ha chiesto come mai egli volesse coprirsi le spalle, pur essendo innocentissimo. Forse che Dell'Utri non sia poi così innocente?
Se non bastasse questo per convincermi ad essere contro Forza Italia, mio padre mi ha ricordato un fatto del 1994, anno in cui Berlusconi diventò Presidente del Consiglio: un certo Cesare Previti era Ministro della Giustizia. Peccato che questo Previti non fosse mai in Parlamento se non nei giorni delle udienze. Che abbia avuto la coda di paglia anche quest'uomo, ripeto Ministro della Giustiza nel governo Berlusconi?
 Io, dopo la trasmissione, sono arrivato a queste conclusioni:
 Berlusconi e Dell'Utri, per ammissione di quest'ultimo e sapute le sue conoscenze, hanno avuto, o hanno tuttora, a che fare con la mafia;
Berlusconi e Dell'Utri sono entrati in politica unicamente per tornaconto personale, e non per il bene del popolo;
perchè dovrei vivere nell'unico paese del mondo in cui il Presidente del Consiglio ed il suo braccio destro sono coinvolti in maxi processi sulla mafia? E se venissero condannati?
Io non so un elettore quali segni più evidentio debba avere per non votare Berlusconi il 13 maggio.
Comunque, come diceva anche Di Pietro in trasmissione, la Sinistra sta facendo di tutto per favorire Berlusconi e per mettersi al suo livello infimo.
 Giorgio Mascalchi

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