ACCORDI TERRITORIALI

































Accordi Territoriali associazioni sindacali
I contratti tipo sono definiti sulla base di accordi raggiunti in sede locale tra le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentativi.
In mancanza di questi accordi i criteri generali sono stabiliti dal Ministero dei Lavori Pubblici.

Decreto ministeriale 30.12.02 - affitti concordati
Criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione agevolati ai sensi dell'art.
accordi da definire in sede locale tra le stesse associazioni ai fini.
Visti i distinti accordi presentati il primo, in data 6 settembre.
Gli Accordi territoriali, in conformità delle finalità.
della realizzazione degli Accordi di cui al comma 1, dopo aver.
Per ogni area od eventuale zona, gli Accordi locali, con.
negli Accordi territoriali e, comunque, quelle caratterizzate.
individuate dalle contrattazioni territoriali, in base ad appositi.
Accordi integrativi fra la proprietà interessata e organizzazioni.
comunque firmatarie degli Accordi territoriali relativi.
integrativi, da stipularsi per zone territoriali da individuarsi.
c/o zone omogenee nonché agli elementi individuati negli Accordi.
Alla sottoscrizione degli Accordi integrativi di cui ai commi 5.
Accordi territoriali sottoscritti nei comuni di cui all'art.
territoriali relativi a questo tipo di contratti possono prevedere.
Accordi integrativi, stipulati fra i soggetti e con le modalità.
I canoni di locazione sono definiti in appositi Accordi locali.

CNEL - Contrattazione decentrata territoriale - scelta della regione
Nome della pagina: Scelta della regione Come arrivare sino a questa pagina: > > > > Scegli la regione per la quale vuoi visualizzare l'elenco degli Accordi disponibili.

accordo territoriale napoli
2, 3 e 4 e dagli Allegati A), B) e C) del presente “Accordo Territoriale”, per quanto concerne il Comune di Napoli, ovvero con le modalità previste dagli “Accordi Territoriali” che saranno stipulati per ciascuno dei <<Comuni Limitrofi >> di cui all'art.

Scuola interculturale - Accordi territoriali
Scuola interculturale » Accordi territoriali Per condividere le procedure, quali modalità di iscrizione, di accoglienza, uso delle risorse, e rendere così il più possibile omogeneo ed efficace l’inserimento degli alunni straniere, in alcuni territori comunali e/o provinciali sono nate “intese” tra le singole scuole (normalmente costituite in rete), il CSA e gli Enti locali, Comuni e Province.

Guide of ACCORDI TERRITORIALI



info: ACCORDI TERRITORIALI


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Alessandria - Uffici e Servizi - Accordi territoriali
- - - Sei in: > > > Accordi territoriali - Accordi territoriali Ultima modifica: 13/04/2005 13.56.31 Ufficio competente Ufficio Relazioni con il Pubblico- piano terreno lato sinistro Orario al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 17.30 (orario continuato), sabato dalle ore 8.30 alle 12.30 Telefono 0131/515 414 - Numero verde 800.11.11.14 Fax 0131/ 515 413 E-Mail urp@comune.alessandria.it I moduli sono disponibili presso l'URP ( vedi documenti allegati); per informazioni occorre rivolgersi alle associazioni di categoria di proprietari e inquilini.

PTCP - Centro Servizi Territoriali
L'art.15 della legge regionale 20/2000 prevede che i Comuni e la Provincia promuovano Accordi Territoriali per concordare obiettivi e scelte strategiche comuni: Secondo questo articolo i Comuni possono stipulare Accordi: per lo svolgimento in collaborazione di tutte o parti delle funzioni di pianificazione urbanistica; per l'elaborazione in forma associata degli strumenti urbanistici e la costituzione di un ufficio di piano.
Per l'attuazione del Ptcp e per la definizione degli interventi di livello sovracomunale, la stipula di accordi territoriali possono riguardare: la realizzazione delle infrastrutture di interesse generale; le dotazioni ecologiche ambientali; progetti di tuela, recupero e valorizzazione delle risorse paesaggistiche e ambientali del territorio; La loro attuazione può prevedere forme di perequazione territoriale.
La legge 20/2000, prevede inoltre la stipula di accordi territoriali per l'attuazione dei poli funzionali (art.

Montenegro / sud est europa / database / Homepage - BalcaniCooperazione
le relazioni territoriali degli enti locali italiani con il sud est europa .

Bosnia Erzegovina / sud est europa / database / Homepage - BalcaniCooperazione
le relazioni territoriali degli enti locali italiani con il sud est europa .

Cisl Modena - Sicet
e Sunia-Sicet-Uniat In relazione a quanto disposto all'articolo 4, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n.° 431, le Organizzazioni Sindacali dei proprietari e degli inquilini convengono e stipulano quanto segue: CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE NELLA CONTRATTAZIONE TERRITORIALE Gli accordi territoriali stabiliranno fasce di oscillazione del canone di affitto all'interno delle quali, secondo le caratteristiche dell'immobile e dell'unità immobiliare, potrà essere concordato tra le parti il canone per i singoli contratti.
Per ogni area ed eventuale zona, così individuate, e con riferimento agli stessi criteri di individuazione delle aree omogenee, gli accordi territoriali dovranno prevedere un valore minimo ed un valore massimo del canone, costruendo le fasce di oscillazione entro le quali si dovranno collocare i singoli contratti.
eventuale dotazione di mobilio; Per le Compagnie Assicurative, gli Enti privatizzati, le grandi proprietà immobiliari, le Casse professionali, ecc., i canoni saranno definiti all'interno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione per aree omogenee come sopra indicati dalla contrattazione territoriale, in base ad appositi accordi integrativi locali fra la proprietà, assistita - a sua richiesta - dall'Organizzazione Sindacale dei proprietari dalla stessa prescelta, e le Organizzazioni Sindacali dei conduttori rappresentative dell'inquilinato, in ogni caso firmatarie degli accordi nazionali e/o territoriali.

Benefits


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Decreto Ministeriale Contratti di Locazione
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER LE OPERE PUBBLICHE E PER L’EDILIZIA DIREZIONE GENERALE PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE E LE POLITICHE ABITATIVE Criteri generali per la realizzazione degli Accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione agevolati ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n.
67 con il quale sono stati definiti, sulla base dei contenuti della citata Convenzione nazionale, criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n.
2 che stabilisce che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti convochi, ogni tre anni, le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al fine di aggiornare la richiamata Convenzione nazionale che individua i criteri generali da assumere a riferimento per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale tra le stesse associazioni ai fini della determinazione dei canoni di locazione; Vista la nota ministeriale in data 15 gennaio 2002, con la quale ai sensi del richiamato articolo 4, comma 1, della legge n.

ACCORDI TERRITORIALI
I contratti tipo sono definiti sulla base di accordi raggiunti in sede locale tra le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentativi..
In mancanza di questi accordi i criteri generali sono stabiliti dal Ministero dei Lavori Pubblici..
Criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione agevolati ai sensi dell'art..
accordi da definire in sede locale tra le stesse associazioni ai fini..
Visti i distinti accordi presentati il primo, in data 6 settembre..
Gli Accordi territoriali, in conformità delle finalità..
della realizzazione degli Accordi di cui al comma 1, dopo aver..
Per ogni area od eventuale zona, gli Accordi locali, con..
negli Accordi territoriali e, comunque, quelle caratterizzate..
individuate dalle contrattazioni territoriali, in base ad appositi..
Accordi integrativi fra la proprietà interessata e organizzazioni..
comunque firmatarie degli Accordi territoriali relativi..
integrativi, da stipularsi per zone territoriali da individuarsi..
c/o zone omogenee nonché agli elementi individuati negli Accordi..
Alla sottoscrizione degli Accordi integrativi di cui ai commi 5..

ACCORDO TERRITORIALE TRA I COMUNI DI CAMPOSANTO
Michelini VISTO - la legge 15.03.1997 n.59 che introduce i principi di decentramento amministrativo e di autonomia scolastica; - il DPR 8.3.99, n.275 che autorizza le scuole, sia singolarmente che collegate in rete, a stipulare convenzioni con enti operanti sul territorio che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi, - la legge 5.2.92, n.104; - l’Accordo di Programma Provinciale per l’integrazione scolastica degli allievi in situazione di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado ed in particolare quanto stabilito dall’art.2 circa la possibilità di stipulare accordi territoriali decentrati nell’ambito dei singoli distretti; - l’Accordo territoriale relativo al triennio precedente - tenuto conto della necessità di migliorare e qualificare a livello locale il servizio prestato agli alunni con handicap e di valorizzare le specifiche competenze presenti sul territorio per attività di recupero, in ambito scolastico, rivolte ad alunni che presentano problematiche che producono negative ricadute nelle acquisizioni scolastiche; PREMESSO .
1 Divulgazione I Dirigenti Scolastici si impegnano a diffondere, all’interno del collegio docenti, la conoscenza degli accordi di programma provinciale e territoriale, e a promuovere eventuali altre azioni di divulgazione più mirate, secondo le necessità del proprio istituto.

Accordi
La determinazione dei canoni (cioè l'aspetto economico del contratto) è definita a livello dei singoli Comuni dagli " Accordi territoriali " conclusi dalle organizzazioni dei proprietari e degli inquilini..
I nuovi Accordi in vigore dal giugno 2004 .
qui sopra riportato è il t esto sottoscritto nel 1999 (protocollo del 4.10.1999) e ancora in vigore (in quanto nel territorio pisano non sono stati sottoscritti ulteriori Accordi) ed inoltre il relativo Contratto Tipo .
"....le fasce di oscillazione dei canoni per i contratti di locazione per studenti universitari sono quelle risultanti dagli Accordi previgenti già sottoscritti ai sensi del suddetto art.
In tal caso i limiti inferiori e superiori delle fasce di oscillazione dei canoni sono incrementati applicando le variazioni ISTAT dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati intervenute dal mese successivo alla data di sottoscrizione degli Accordi (nel nostro caso a partire dal Novembre 1999) al mese precedente la data di sottoscrizione del nuovo contratto di locazione da stipularsi.".

Centro di Coordinamento degli Enti Territoriali - Piano 2000 - Obiettivi
L'obiettivo principale del Centro di Coordinamento degli Enti Territoriali è l'impulso alla realizzazione di accordi territoriali per la diffusione di un uso consapevole delle tecnologie dell'informazione e all'adozione di scelte organizzative che le sfruttino al meglio.
Gli scopi del CCET, quindi, non riguardano la Società dell'Informazione in senso generale ma il ruolo degli Enti Territoriali, come oggetti degli effetti della stessa e come soggetti promotori degli effetti che un approccio corretto alla diffusione della capacità d'uso degli strumenti e delle tecnologie dell'informazione possono indurre sulla vita dei cittadini.
promuovere concretamente, sul territorio, l'adozione degli accordi territoriali a più livelli (regionale ma anche intercomunale);.
progettare un sistema di incentivi (non necessariamente finanziari ma di stimolo all'emulazione ed al raggiungimento dei risultati migliori) che incoraggi la realizzazione degli accordi territoriali;.
progettare servizi (informativi, di supporto, ecc.) per facilitare l'adozione del piano da parte degli enti territoriali, per esempio con informazioni e documenti di supporto all'autoformazione permanente online.

Environnement
L'esperienza della provincia di Bologna: un piano territoriale che si attua attraverso accordi intercomunali e perequazione.
Gli effetti si ripercuotono negativamente sia sugli assetti territoriali, sia sulla qualità complessiva dell'offerta in termini di prestazioni logistiche ed ecologiche.
Attraverso mirate azioni di riqualificazione, da definire con Accordi Territoriali, ogni ambito produttivo di rilevanza sovracomunale, assumerà i requisiti di 'area produttiva ecologicamente attrezzata', ai sensi delle norme vigenti.
- accordi territoriali per le aree produttive;.
Sarà così possibile programmare con maggiore efficacia gli investimenti pubblici e privati, rispondere più facilmente alle necessità funzionali di reti e servizi pubblici, stipulare accordi perequativi per la distribuzione di oneri e vantaggi conseguenti ai nuovi insediamenti.
Gli accordi territoriali per le aree produttive .
Per condividere le strategie del PTCP e realizzare gli obiettivi comuni relativamente agli ambiti produttivi sovracomunali, la Provincia dispone con i Comuni e gli Enti interessati la sottoscrizione di specifici Accordi Territoriali, strumenti di negoziazione istituzionale previsti dalla legge urbanistica regionale n.

ACCORDI TERRITORIALI ?

Direzione Generale per i Beni Architettonici e Paesaggistici: Verifica Culturale Patrimonio
Per gli Enti interessati dal procedimento è disponibile un servizio WEB interattivo per mezzo del quale avviare le fasi di Registrazione nel Sistema e la Stipula degli Accordi territoriali con le Direzioni regionali.
Servizi aggiuntivi consentono all'Ente di gestire ed organizzare tutti gli "Accordi territoriali" stipulati con le Direzioni regionali.
Il Menù principale per la Verifica dell'Interesse Culturale riporta le funzionalità che permettono agli Utenti delle Direzioni regionali e Soprintendenze di eseguire il Procedimento amministrativo della Verifica, oltre alla gestione di tutte le informazioni di pertinenza e competenza delle Direzioni regionali: Anagrafiche degli Enti di competenza territoriale, Accordi Territoriali.
Servizi aggiuntivi consentono alla Direzione regionale di gestire ed organizzare tutti gli "Accordi territoriali" stipulati con i diversi Enti accreditati.
www.uniguida.it >> CERCO CASA
che gli accordi territoriali, secondo il disposto dell’art.
1, comma 2, del DM 5 marzo 1999 prevede che, a seguito delle convocazioni avviate dai comuni, singolarmente o in forma associata, le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori, maggiormente rappresentative a livello locale, al fine della realizzazione degli accordi di cui al comma 1, debbano individuare, acquisite le informazioni concernenti le delimitazioni delle microzone censuarie, insiemi di aree aventi caratteristiche omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali (trasporti pubblici, verde pubblico, servizi scolastici e sanitari, attrezzature commerciali ecc.), tipi edilizi, tenendo conto delle categorie e classi catastali; 3.
1, comma 3 del DM 5 marzo 1999) all’interno delle aree omogenee individuate, possono essere evidenziate zone di particolare pregio o di particolare degrado, e che ogni area ed eventuale zona, gli accordi territoriali, con riferimenti agli stessi criteri d’individuazione delle aree omogenee, devono prevedere un valore limite minimo e un valore limite massimo del canone (tabella 1); 4.
1 comma 5 del DM 5 marzo 1999) per le compagnie assicurative, gli enti privatizzati i soggetti giuridici o individuali detentori di grandi proprietà immobiliari ecc., i canoni saranno definitivi, all’interno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazioni per aree omogenee come sopra indicate dalle contrattazioni territoriali, in base ad appositi accordi integrativi locali fra la proprietà, assistita – a sua richiesta – dall’organizzazione sindacale dei proprietari dalla stessa prescelta, e le organizzazioni sindacali dei conduttori rappresentative dell’inquilinato, in caso firmatarie degli accordi nazionali e/o territoriali; 6.
FP CGIL Lombardia - SSAEP - Accordi territoriali
Como Cooperative sociali: piattaforma per il contratto integrativo provinciale 2005-2008 Lecco Cooperative sociali: piattaforma integrativa provinciale cooperative sociali Provincia di Lecco (2005-2008) Lodi Cooperative sociali: Piattaforma per il Contratto Integrativo Provinciale di Lodi 2005-2008 (08.04.2005) Mantova Cooperative sociali: ipotesi di piattaforma unitaria provinciale di Mantova per accordi di 2° livello (2005-2008) Cooperative sociali: accordo provincia di Mantova su ERT (elemento retributivo territoriale) del 3/04/2003.
unioncasa
Criteri generali per la realizzazione gli Accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione agevolati ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n.
67 con il quale sono stati definiti, sulla base dei contenuti della citata Convenzione nazionale, criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n.
2 che stabilisce che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti convochi, ogni tre anni, le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al fine di aggiornare la richiamata Convenzione nazionale che individua i criteri generali da assumere a riferimento per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale tra le stesse associazioni ai fini della determinazione dei canoni di locazione; .
Visti i distinti accordi presentati il primo, in data 6 settembre 2002, dalle organizzazioni sindacali Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Ania, Feder.Casa, Anpe-Federproprietà, Asppi, Confappi, Uppi – al quale ha successivamente aderito l'associazione Assocasa - ed il secondo, in data 9 settembre 2002, dalle organizzazioni Confedilizia, Appc, Unioncasa, Conia; .
Accordo territoriale locazioni
I firmatari dell'accordo hanno inoltre ritenuto essenziale affiancare al contratto un ampio sistema informativo istituendo, tenendo conto anche eventualmente di accordi nazionali futuri, i seguenti strumenti tecnici a sostegno della contrattazione: Osservatorio territoriale, Commissione per la classificazione degli immobili e l'individuazione delle zone omogenee ai sensi della Legge 431/98, Commissione per la formazione, Cassa dei depositi cauzionali e dei contributi per l'integrazione dei canoni e Agenzia per la locazione..


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