IL MEDAGLIONE DI NEMESI

L'APPARIZIONE

PRIMA PARTE

Era una giornata di sole, ma non faceva ancora molto caldo. Nel parco della villa della fondazione i cavalieri di bronzo e l'ultimo generale degli abissi stavano giocando a calcio

- Ikki non fare l'egoista, passa quel pallone!!!!!

Taci tu, l'ultima volta che ti ho passato la palla stavi per fare autogol……

Inveì Ikki contro Seiya

- Bravi ragazzi, litigate pure…………

- Ehi, non vale!!!!!!!!!!

- Certo che vale voi litigate e io prendo il pallone e…

Disse Hyoga, e tirando un calcio portentoso e bucando le difese di Shun

- …e faccio goal!

Testoni!! Quando imparerete a non litigare !!!!!!!!!

- Quando tu imparerai come si para un pallone fratello!

- E dai non litigate, è solo un goal…… quando vi stracceremo cosa farete???

Chiese ridendo Syria facendo montare su tutte le furie Ikki e Seiya

Ma quest'aria di tranquillità era destinata a finire presto.

- Ehi ragazzi… non sentite anche voi questo cosmo, è debole ma molto vasto

- Ora che me lo fai notare si Shiryu……… e non mi dice niente di buono

Eppure e come se mi fosse familiare pensarono quasi contemporaneamente Ikki e Hyoga

Il silenzio che si era creato fu rotto da un rumore molto lieve di passi incerti che si avvicinavano

Qualche secondo dopo tra le foglie delle stupende piante del parco si profilò una sagoma altrettanto stupenda ma sconosciuta ai cavalieri che si disposero subito in posizione di difesa

- Chi sei?

Fu Hyoga a parlare per primo, con sua meraviglia.

Non preoccupatevi cavalieri di Atena sono qui in pace, ho bisogno di parlare

con voi e con Lady Saori……

- Non parlerai con nessuno se non ci dici chi diavolo sei!!!

Disse con la solita rabbia e vigore il cavaliere di Phoenix, impaurito più dall'impressione che gli dava quell'esile ragazza che gli stava innanzi, che dal suo vasto cosmo

Certo… scusate avrei dovuto presentarmi prima. Io sono Bellatrix

dell'armatura sacra della freccia, maestra delle arti, somma sacerdotessa

dell………

Non riuscì a completare la frase che svenne come se le avessero tolto il respiro.

 

 

 

capitolo 2