LA HAINE
barra menù

OUZEL RECORDS + MOROSE


Raggiungiamo per una breve chiacchierata, tramite la posta elettronica, Mauro, responsabile della micro-etichetta ultra indipendente Ouzel Records, nonchè membro dei Morose, e Davide, suo compagno di gruppo.


Ciao, cominciamo con una domanda di rito: potresti farmi una piccola presentazione della Ouzel? Com'è nata e quali sono i suoi scopi e/o obbiettivi?

(Mauro) Non vorrei deluderti, ma la Ouzel non ha nessuno scopo! E' nata insieme ai Morose nell'agosto del 98: volevamo che la nostra cassetta non fosse intesa come una "demo", bensì come un prodotto finito. L'etichetta serviva solo a quello... Poi a quella cassetta se ne sono aggiunte altre, siamo passati ai CDr, ed infine eccoci qua con la nostra prima uscita stampata. Se proprio devo dichiarare un obiettivo, credo che sia quello di continuare a divertirsi e migliorarsi, finché ne abbiamo voglia.


E per quanto riguarda i "tuoi" gruppi?

(Mauro) I gruppi che sono finiti su Ouzel Records, tra album e compilations, sono ormai tanti, e con caratteristiche diverse: già i gruppi dove suono io (Morose e The Colours Seen From Behind) sono piuttosto diversi tra loro, se non come sonorità, almeno come mood, per non parlare delle differenze ad esempio tra gli Onq e i francesi Deleted. L'unico filo conduttore che accomuna tutti questi progetti è che li sento tutti molto vicini al mio modo di "sentire" la musica, al di là del genere con il quale essi possono venire etichettati ed intabellati.


So (ehehehe...) che ultimamente avete partecipato ad un piccolo festival di musica lo-fi, all'interno del quale, comunque, si sono sentite proposte musicali piuttosto eterogenee. Che cosa intendi tu per lo-fi? Che senso può avere questa etichetta?

(Mauro) Il senso che possa avere questa etichetta non lo so, visto che ognuno ha un'idea diversa di lo-fi: per alcuni, come dicevo prima, potrebbe essere addirittura un genere (ma cosa vorrebbe dire???), per altri (e per me) è semplicemente un aggettivo che serve a caratterizzare una registrazione...
Credo che sia così, quel che importa è l'emozione che la musica riesce a trasmetterti, e non come questa musica viene tecnicamente creata e registrata. Se poi i gruppi poveri che mi piacciono e che registrano coi loro mezzi sono in maggioranza rispetto a quelli che spendono milioni per una registrazione che mascheri la loro banalità... beh, questa è una mera coincidenza! O no?


Qual è il vostro rapporto con un'altra etichetta musicale, che fa paura a molta gente, ovvero quella di "pop"?

(Mauro) Come detto prima, credo che nessuna etichetta musicale come ad esempio "pop" e "rock" abbia più ragione di esistere. Non vogliono dire nulla, soprattutto perché per molti queste parole assumono significati diversi. Per me i Morose sono un gruppo punk, ma sono l'unico a pensarla a questo modo! Il pop sono le Spice Girls, il rock sono gli AC/DC... ma la stragrande maggioranza dei gruppi che ascolto non sono né rock né pop, sono semplicemente quello che sono.


Effettivamente, al di là della questione dei generi, la filosofia dell'autoproduzione è molto punk... anzi, è quasi buffo pensare come, spesso, i vari gruppi hardcore registrino praticamente solo in studio, spendendo a volte anche molto, mentre a credere al "diy", alle produzioni casalinghe, al contenuto prima della forma, siano soprattutto gruppi come i Morose... Concettualmente non siamo affatto distanti dal punk.
Passando ad altro, cosa ne pensate della situazione musicale della vostra regione? Ho notato che dalla Liguria provengono molti gruppi interessanti: penso a voi, a Onq, alle proposte di etichette come Loretta o Marsiglia. Per quanto riguarda la mia esperienza vedo che, invece, queste sonorità sono decisamente poco considerate dai gruppi - ovviamente esistono delle eccezioni... - della "mia" Lombardia, almeno in proporzione con gli altri generi dell'underground. E mi pare che anche nel resto d'Italia non ci siano scene locali con una così alta concentrazione di gruppi pop lo-fi, post-country o come cavolo vogliamo definirli. Ti pare giusta come osservazione? Se sì, da cosa pensi che sia dovuto tutto ciò?


(Mauro) Sinceramente non sono molto informato sulla scena italiana e ligure, ad esempio dei gruppi Loretta conosco solo i Prague, che tra l'altro abitano a Londra. Per quanto riguarda Morose e Onq, credo che in realtà siano due gruppi molto distanti per quanto riguarda sonorità e tematiche. Però siamo tutti amici da parecchi anni, è normale che un background in comune comporti delle similarità - soprattutto se pensi che per anni abbiamo tutti registrato con il solito multitraccia nella solita cantina, con i soliti amplificatori, ma con gruppi diversi.


In effetti i Prague non sono neanche liguri, ma vengono da Latina. Però, se non sbaglio, dalla vostra regione provengono gruppi come - oltre a quelli della Ouzel - Salinas, Senpai, Lo-fi Sucks e la maggior parte di quelli della Marsiglia (che però conosco poco). Non sono pochi, e, soprattutto, hanno proposte musicali piuttosto varie. Anche il semplice fatto che ci siano tre piccole etichette con base ligure... Poco tempo fa, in una discussione a tal proposito, un mio amico ha azzardato una teoria secondo la quale l'apertura dei "giovani liguri" (o, per lo meno, di quelli che decidono di suonare) verso musiche che non siano, come al solito, ascrivibili al punk e derivati possa nascere, in qualche maniera, dalla tradizione del cantautorato ligure... Cosa ne dici?

(Mauro): No, questo lo escluderei. Né io né Davide abbiamo mai ascoltato cantautorato italiano.
Forse questa motivazione può valere per Loretta e Marsiglia, dovresti chiedere a loro.
Qua a La Spezia i gruppi più conosciuti sono comunque i Pea Wees e i Manges. Credo che qui quasi nessuno conosca i Morose, e neppure la Ouzel. Non che io abbia mai fatto nulla per cambiare questa situazione.........


Riallacciandoci alla domanda precedente, qui a Milano è piuttosto difficile assistere a dei concerti di gruppi emergenti o underground come voi: i locali tendono a fregarsene del sottosuolo musicale, e nei centri sociali prevale il punk, l'hc e i suoi derivati. Com'è la situazione da voi?

(Mauro): Idem. Ma forse è colpa nostra. Se la gente non è interessata ai nostri concerti probabilmente è perché proponiamo una musica che in linea di massima non piace. I locali non sono la Caritas, se un gruppo non richiama pubblico non suona.

(Davide) E' molto difficile essere serio mentre il mio gatto sta prendendo a morsi la matita e strappando il notes. Se fossi costretto ad usare un solo termine direi: DISASTROSA, ma i comodini della mia camera sono pieni di un mucchio di parole che posso disporre a casaccio. Quindi dico: i grossi cioccolatini hanno quattro gambe di legno.


A proposito, molti dei musicisti sopra citati hanno un background hardcore piuttosto che punk o noise (il caso limite credo che sia Onq, che, se non sbaglio, fino a qualche tempo fa militava in un gruppo grind!). Anche per voi è così?

(Davide) Non credo che "caso limite" sia una definizione molto carina. Porto le mani ad imbuto ed annuncio che Onq è un Morose, e gli Onq sono Onq. La Carogna, Mauro ed io non abbiamo un background hardcore, se non qualche disco degli MDC o dei Dead Kennedys in casa.

(Mauro) Io ho cominciato a suonare in un gruppo all'età di 14 anni, e ora ne ho 24. In dieci anni ho fatto di tutto. Ora ci sono i Morose e la Ouzel , ma non rinnego il mio passato, sebbene sia così concettualmente lontano dal mio presente.


Ho notato che spesso tra le immagini delle vostre produzioni (come il penultimo cd dei Morose, ma anche il sito della Ouzel, o alcune cose di Onq. E la cosa si potrebbe notare anche in altri gruppi, pure più "famosi") si riferiscono o hanno a che fare con l'infanzia: sono ricorrenze casuali o hanno un significato preciso? Come credi che ciò si leghi ai contenuti malinconici che a volte trattate?

(Davide) Penso che le ricorrenze casuali abbiano un significato preciso e sicuramente si legheranno ai contenuti malinconici che trattiamo.



Oltre al contenuto musicale, mi sono piaciuti molti i disegni del vostro ultimo cd: chi li ha fatti? Sono collegano in qualche maniera alla musica?

(Davide) Un giorno entrando nel bagno del liceo, alcuni anni fa, mi sono chiesto la tua stessa domanda (chi li ha fatti?)... guardando i disegni sul muro (in particolare un Tracy Pew morto, che sdraiato occupava tutta la parete nella sua lunghezza): da allora è nato una sorta di sodalizio con Riccardo che purtroppo raramente si concretizza.


Arriviamo alla fine con un'altra domanda rituale: cosa state ascoltando in questo periodo? Dimmi quali sono i tuoi dischi e concerti preferiti degli ultimi tempi.

(Mauro)Questa è una domanda alla quale è molto difficile rispondere, visto che vado molto "a periodi". Per quanto riguarda i concerti, mi sono piaciuti moltissimo i Fugazi e gli At The Drive In, ai quali abbiamo "aperto" un concerto durante il loro ultimo tour in Italia. E' tutta gente che sa stare sul palco, anche se è un tipo di musica che mi piace vedere dal vivo piuttosto che ascoltare su disco.
Anche l'ultimo concerto che ho visto non è stato male, i Califone, che interpretano la situazione live in maniera molto diversa.
Per quanto riguarda la musica che ascolto ora... faccio prima a dirti i CD che ho nel lettore della macchina, anche se tanto li cambio ogni settimana! Notwist, Fugazi, Low, Yo La Tengo, Belle & Sebastian, Built to Spill.

18/02/02, Marco




TORNA ALLA LISTA HOMEPAGE RECENSIONI LIVE CINEMA LINKS CHI SIAMO?!