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Film realizzati
Una bara piena di soldi
Diretto da Rober Rodriguez
Uscito il 29/12/2001
Box Office
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Incasso sett.
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Tot.
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Pos.
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5 gennaio 2001
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3
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12 gennaio 2001
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1
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19 gennaio 2001
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4
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26 gennaio 2001
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4
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2 febbraio 2001
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1
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9 febbraio 2001
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6
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16 febbraio 2001
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3
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23 febbraio 2001
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10
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1 marzo 2001
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9
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8 marzo 2001
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6
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15 marzo 2001
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10
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22 marzo 2001
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12
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costo del film: 58.900.000 incasso del film (-5%):
363.156.142 Bilancio
definitivo: +
304.256.142
I premi
Summer
Ck Award 2002 |
Sylvester Stallone miglior attore non protagonista
Nomination per miglior film, miglior sito film, premio Ferruccio
Amendola.
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La critica
Merlino della MAGIA
production
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Un western ambientato ai giorni nostri
con duelli sparatorie nei saloons come ai vecchi tempi, di certo
improbabile ma non impossibile. Preso per buono questo particolare,
che dona originalità ad una trama vista e rivista migliaia di volte,
la pellicola risulta godibile e divertente. Esagerato ed irreale come
i migliori western d'annata ma con tocchi d'ironia che ricordano
"I Predatori dell'Arca Perdura", grazie ad una buona
sceneggiatura il film è sempre scorrevole e supportato da un onesto
cast di attori...meno uno. Scoprirete da soli chi è alla fine del
film quando penserete speranzosi: "Speriamo che quella bara non
venga aperta mai" |
Kattivik dal Cisterna
Summer Festival
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Un gran bel film, questo della "Gongo
film", dal titolo "Una bara piena di soldi". Tutto è
di altissimo livello: cast, sceneggiatura e, ultima, ma non ultima,
regia. La trama, il soggetto, non è esaltante, ma discreta. In
pratica, c’e una bara piena di soldi, in un abbandonato cimitero,
che lo sceriffo del posto, e un boss locale, tentano, senza esclusione
di colpi di fare propria. A dare il surplus al film, è la
sceneggiatura, veramente straordinaria. Riesce ad essere scorrevole,
chiara, dura e grottesca, ma allo stesso tempo umoristica. In una
parola: completa. Il cast, e di prima qualità, e le interpretazioni
anche. Harrelson è da Oscar, Jackson, si destreggia bene nella sua
parte, mentre Benicio Del Toro è assolutamente perfetto. Ottime anche
le parti secondarie, Buscemi, Jones, ecc. anche Stallone, in una parte
inusuale, si muove abbastanza bene, non benissimo, ma discretamente.
Da sottolineare un cameo di Charles Bronson, che forse sarebbe stato
meglio nella parte dello sceriffo. La regia è perfetta. Cosa possiamo
aggiungere ancora? Nulla, a parte il fatto che "Una bara piena di
soldi" è, a mio modesto parere, il miglior film della "Gongo
Film" ed è, senza dubbio, il miglior film d’azione che
Cinematik abbia mai visto. Da raccontare ai nipotini.
Valutazione: **** |
Gabriel dal Cisterna Summer
Festival
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Il film si presenta come un western
moderno in cui, ancora una volta, viene mostrato l'aspetto duro e
selvaggio del Texas : un paese in cui si possono tranquillamente
uccidere dozzine di persone senza subirne le conseguenze. Basti
pensare che, a ribadire questo concetto, i due eroi sppellisono vivo
lo sceriffo della città alla fine del film. La storia non è
originalissima, ma è comunque raccontata bene. Bisogna anche dire,
però, che non mostra risvolti accattivanti e quel minimo di mistero
trasmesso dalle origini militari della velocità di Manko, non viene
approfondito; cosa che, secondo me, avrebbe potuto incrementare
l'interesse suscitato nello spettatore. Bravo e duro Woody Harrelson :
un attore che, comunque, non ha bisogno di complimenti ed elogi.
Criticabile, invece, la scelta di Stallone nella parte dello sceriffo
corrotto. L'arma psicologica, in un film, è importante : Stallone,
sin dagli inizi della sua carriera, ha interpretato l'eroe buono senza
macchia e senza paura ed è perciò imprebabile che il pubblico si
abitui a vederlo nel ruolo opposto in sole due ore di film (sempre se
sono due ore...). Anche la scelta di Steve Buscemi lascia un po' a
desiderare. Sinceramente, ho riconosciuto il suo stile solo nella
scena in cui sbaglia cassetta nello stereo portatile. Per il resto il
cast è ben costruito e anche Benicio Del Toro se la cava alla grande
nel ruolo del signore del crimine texano. Concludendo, ritengo che con
qualche cambiamento al cast e l'introduzione di qualche risvolto alla
trama, potrebbe saltare fuori un filmetto niente male.
Valutazione: ** |
Mark dal Cisterna Summer
Festival
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Cosa dire di questo film? Forse che non
sapevamo che i messicani, compresi gli sceriffi sono tutti
delinquenti? Le citazioni ai film forse sono l'unica cosa salvabile
della sceneggiatura. Un Benicio Del Toro cattivone senza scrupoli e un
Sylvester Stallone sceriffo e non sceriffo insieme. La storia è
banale e grossolana, le sparatorie sono la copia di film già visti e
la regia di Rodriguez lascia un pò amareggiati, ci si aspettava di
meglio da lui. Anche il titolo non è un gran chè, rende l'idea della
storia, ma non colpisce.
Valutazione: * |
Cesare della Cadillac Ranch
productions
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Ben accolto al CSF, è un western in
stile moderno, breve ma efficace, con tutte le carte in regola per
fare bene. Più pulp che crepuscolare. *** |
Deckart sul Forum di Cinematik |
Questo film della Gongo fu già
presentato all'ultimo Cisterna Film Festival, dividendo la critica e
facendo anche storcere qualche naso. Vedendolo mi sono reso conto del perché.
Non che il film sia brutto, anzi io l'ho trovato divertente e anche
furbo. Il problema è il genere..un tardo western alla Rodriguez, con
dialoghi quasi tarantiniani e sparatorie alla "Ancora Vivo",
sullo sfondo di una città sporca e polverosa. Però, proprio queste
caratteristiche, che possono dare fastidio ai detrattori del genere,
possono rendere questo film un autentico piccolo gioiello per i
cultori.Gli attori sono tutti "in parte", un plauso
particolare va però a Stallone nella parte dello sceriffo corrotto e
senza scrupoli. Ho notato invece con molto piacere frequenti omaggi al
miglior cinema di Leone. *** |
Davide su Helzapoppin |
Robert Rodriguez torna alle origini. Dopo
essersi lasciato coinvolgere negli ultimi anni in filmetti sciagurati
come Four Rooms, The faculty o Spy Kids (compreso un improponibile
sequel!) con questo western moderno torna alle torride atmosfere di El
Mariachi e del suo re-make Desperado. Film totalmente al maschile (non
si vede una donna nemmeno di sfuggita!) Una bara piena di soldi parte
dal cinema di Sergio Leone rivitalizzandolo con robuste iniezioni di
Tarantino, gioca con l'ironia di una iperviolenza quasi da cartoni
animati e dipana, nella polverosa atmosfera del Nuovo Messico,
vicende, personaggi e situazioni così al di là di ogni realismo o
veridicità da risultare davvero godibili. Tutto il film è costruito
sul continuo gioco delle citazioni e ogni personaggio ha almeno
quattro o cinque modelli illustri nel cinema western del passato. In
sostanza una buona occasione per riavvicinarsi ad un genere che - sia
pure con i pick-up al posto dei cavalli - dimostra di avere ancora
qualcosa da dire e le armi (è il caso di dire) per avvincere e
divertire. Migliore del cast il ritrovato Stallone, mentre Harrelson -
per cui ho sempre nutrito una personale antipatia - e il
"solito" Jackson appaiono piuttosto sbiaditi.
Nota a margine: un po' di confusione viene fatta all'inizio nel
dialogo sui film di Leone, in cui viene citato Il buono, il brutto e
il cattivo come secondo film della serie - mentre è Per qualche
dollaro in più - ma si tratta senz'altro solo di una svista dello
sceneggiatore |
Fetch su Helzapoppin |
Fa male non vedere, accanto a quello
dell'azzeccatissimo Rodriguez, il nome del vero autore della storia di
questo film: l'irlandese Garth Ennis, creatore del personaggio di
Tommy "Hitman" Monogahan (e di Preacher per chi si intende
di fumetti americani). Dispiace, perché era giusto far conoscere a
tutti il nome dell'inventore di una storia di western metropolitano
(classico dell'irlandese folle) come questa. Una storia che fa ridere,
emozionare e diverte ogni minuto che passa, dove manca il classico
buono e dove lo spettatore non sa mai cosa aspettarsi. Woody Harrelson
non è sicuramente la scelta più azzeccata per il personaggio di
Tommy, ma tant'è... Guardatevelo e divertitevi (e poi andate in
fumetteria a recuperare le storie di Hitman)! |
La pagella di Cesare su Helzapoppin |
CAST 7,5 - Cast adattissimo ad un western
come questo, tra volti duri e grintosi e facce ispaniche. Da lodare la
scelta del sottovalutato Woody Harrelson e si uno Stallone che, avanti
negli anni, può riuscire benissimo a togliersi i panni di Rambo con
ruoli più consoni alla sua età e al suo attuale fisico.
SITO 5,5 - Simpatico e attraente nella struttura,
carente nei contenuti. Con una presentazione generale sul genere
western e la sceneggiatura, non è certo il sito da film che verrà
ricordato di più…
LOCANDINA 6 – Una locandina che sembra più la
copertina di un giornalino a fumetti, ma che non per questo manca d’impatto.
Curiosa.
SOGGETTO 6,5 - Un western alla Rodriguez, in cui l’originalità
sta soprattutto nel tono del film, più che nella forma narrativa che
spicca dalla trama.
SCENEGGIATURA 7 – Efficace e costruita secondo i
canoni del western moderno, la sceneggiatura del film è da ritenersi
un buon lavoro da parte di Norman Bates, che ha ricalcato in modo
fedele tutti i luoghi comuni assorbiti dalle atmosfere dei precedenti
film di Rodriguez, costruendo uno script breve, ma essenziale.
COMMERCIABILITÀ 8 – Ha diviso i critici al
Cisterna Summer Festival, e sta guadagnando soldi a palate al box
office. Un plauso allo sceneggiatore-produttore Norman Bates, che
oltretutto, con questo film, ha conquistato per ben due volte la vetta
della classifica.
TOTALE: 40,5/60 - MEDIA VOTO: 6,75 - PROMOSSO!
COMMENTO FINALE:
Finalmente un western moderno che mostra tutte le sue carte nell’efficace
script imbastito dal presidente della Gongo Films, Norman Bates. Cenni
di western crepuscolare si scontrano contro un apparato da pulp action
movie, nota che distingue il talento narrativo nel genere da parte di
Robert Rodriguez. Cast di facce giuste, dal sottovalutato Woody
Harrelson, a Benicio Del Toro, al grande Steve Buscemi, fino ad un
Sylvester Stallone, sceriffo duro e imbolsito allo stesso tempo. |
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