La valigetta nera

SCENA 10- INTERNO- GIORNO-SALA -OVALE DELLA CASA BIANCA.

Il presidente è seduto dietro la sua scrivania, ha sul volto un'aria affranta. Dall'altra parte ci sono due uomini, un bianco e un nero. Tutti e due sono vestiti elegantemente.
Presidente: vi ho fatto chiamare personalmente, perché voglio che catturiate gli assassini della povera Jacqueline Flagg. Capito?
Uomo bianco: non si preoccupi signor presidente, faremo di tutto per scovare Jack Carter e Patricia Jonshon. I due assassini la pagheranno cara.
Uomo nero: giusto.
Presidente: (scartabellando qualche documento) mi siete stati consigliati dal vostro capo, Tony Jackson, spero vivamente che sarete all'altezza dell'incarico. Ora andate. Prendete quei maledetti.
Uomo bianco: si, signore.
I due escono. Il presidente sorride. Compone un numero telefonico. Il telefono fa due squilli, poi dall'altra parte rispondono.
  Voce: pronto.
Presidente: si. Tutto a posto. Tony Jackson l'ha bevuta, bel lavoro!
Frank: bene. Quindi come se non li uccidiamo noi, ci penseranno i due fessi dell'F.B.I. giusto?
Presidente: esatto.
La telecamera si alza. 

Dissolvenza in nero.

 

SCENA 11- INTERNO-GIORNO AUTO DI JACK CARTER.

Jack e Patricia sono in macchina, in sottofondo si sente la solita musica jazz.
Patricia: che noia con questa musica, è da quando siamo partiti che non ascoltiamo altro. Non si potrebbe sentire la radio?
Jack: si signore. (estrae la cassetta. E la musica della radio cambia). Anche perché se non faccio come dici mi ritrovo un po' di piombo in corpo vero?
Patricia non risponde e Jack fa un sorriso. I due stanno in silenzio per un po'. La radio continua a trasmettere musica. Poi la musica cessa e una voce femminile inizia ad annunciare le notizie più importanti.
  Voce:….. è stata trovata morta nella sua camera da letto il segretario del presidente Jacqueline Flagg ….
Il viso di Patricia si rattrista, diventa completamente bianca
Patricia: oh cazzo, no!
Jack: che c'e adesso? Non è di suo gradimento il radiogiornale?
Gli occhi di Patricia diventano lucidi,una lacrima le scende lentamente sulla guancia. Jack se ne accorge.
Jack: ehi, che ti succede? Forse conoscevi Ja…
Patricia: accosta! ACCOSTA CAZZO!
Jack: Quì?
Patricia: fa come ti ho detto, cazzo. ACCOSTA!
Jack: va bene, che bisogno c'e di urlare?
Jack accosta. Patricia esce di corsa dalla macchina e cammina per un po', poi si accascia e inizia a vomitare. Jack la guarda allibito, poi si avvicina a Patricia. La telecamera lo segue.
Jack: tutto a posto?
Patricia: VA VIA! VA VIA! NON C'E NIENTE A POSTO! NIENTE!
Jack: calmati. Mi vuoi dire cosa è successo?
Patricia: è andato tutto a puttane, tutto a puttane.
Jack: (si siede vicino alla donna) tutto che?
Patricia: tutto. La valigetta non serve più a niente. Lei è morta.
Jack. Lei chi?
Patricia: Jacqueline. Jacqueline Flagg.
Jack: e allora? È tanta la gente che muore, la conoscevi?
Patricia: Secondo te? E comunque la conoscei anche tu, Jacqueline era Linda.
Jack: …. Cosa? … vuoi dire che io ho parlato con il segretario del presidente?
Patricia: si. (scoppia di nuovo in lacrime)
Jack rimane in silenzio. L'unico suono che si sente è il pianto di Patrcia. Dopo un po' di silenzio. Jack si schiarisce la voce.
Jack: scusa, ma ora cosa facciamo? … voglio dire se la valigetta non serve più a nulla, dove la portiamo?
Patricia: non lo so. Cazzo. Non lo so. Sono confusa … non ne posso più!
Patricia sviene. Jack la raccoglie da terra e la porta alla macchina. Poi mette in moto e riparte.

Dissolvenza in nero.

 

SCENA 12- INTERNO- GIORNO- HOTEL MAXIM

La telecamera inquadra Patricia stesa su un letto matrimoniale. La tele. Si sposta lateralmente, e inquadra Jack. L'uomo è alla finestra, e guarda fuori. In mano ha un bicchiere, e vicino a lui c'è una bottiglia di whisky. La tele. Ritorna sulla donna, che lentamente si sveglia. Sbatte un po' le palpebre, si guarda intorno, poi si mette a sedere sul letto.
Patricia: Dov… dove sono?
Jack:( si gira di scatto sorpreso, poi si allontana dalla finestra e si avvicina al letto). Bentornata nel regno dei vivi. Siamo all'Hotel Maxim, uno dei migliori hotel del New Mexico. Siamo arrivati a Santa Fe ieri pomeriggio, ma tu dormivi.
Patricia: Non ricordo più nulla, o meglio non ricordo alcune cose …
Jack: riassunto dell'ultima puntata: dopo aver sentito la notizia della morte di Jacqueline Flagg, conosciuta da altri, tipo il sottoscritto come Linda, sei svenuta. Io ho cercato di farti riprendere, poi ho deciso di portarti qui, a Santa Fe, in attesa che riprendessi i sensi.
Patricia: (quasi piangendo) povera Jacqueline.
Jack: No, poveri noi. siamo ricercati
Patricia: come?…. cosa ?
Jack: ho detto che siamo ricercati dall' F.B.I. per l'omicidio di Jacqueline Flagg.
Patricia: ma come è possibile?
Jack: non lo so. Comunque questa è la situazione.
C'è un momento di pausa e di silenzio.
Patricia: cosa facciamo ora?
Jack: non lo so. Sei tu l'agente della C.I.A. io sono solo un detective, quindi ….
Patricia: cerchiamo di stare calmi e di ragionare (pausa). Siamo già nella merda fino al collo….
Jack: vedo che siamo giunti alle stesse conclusioni! M io ho concluso anche che io con questa storia non centro assolutamente nulla, e che in questa storia ci sono stato trasportato a colpi di pistola. E poi ho concluso che forse sarebbe ora che qualcuno mi dicesse cosa sta succedendo e cosa c'è dentro quella stramaledetta valigetta.
Patricia: piantala di fare lo stupido Jack. È meglio per te se non sai cosa c'è dentro la valigetta, se non te l'ho detto è solo per farti un favore.
Jack. Ok. Se le cose stanno cosi, io me ne vado. O mi dici tutto entro venti secondi, oppure io me ne esco da quella porta. (Patricia cerca la pistola nel cinturone ascellare) e non cercare la pistola, perché eccola qui (tira fuori una pistola). Allora?
Patricia: ok se proprio ci tieni tanto a sapere cosa c'è dentro la valigetta, ti accontento subito, ma sappi che non ti servirà a NIENTE. Dentro quella ventiquattrore, ci sono le prove che il presidente attuale, Joseph Richardson, è stato aiutato nella campagna elettorale dalla mafia. Ecco cosa c'è lì dentro. Contento?
Jack: e tu cosa centri con questo?
Patricia: Jacqueline, era la direttrice della C.I.A. quando io ero agente operativo. Quando lei ha fiutato qualcosa di sporco, ha fatto delle ricerche, i cui risultati sono in quella valigetta, e poi mi ha contattato. Io ho accettato immediatamente l'incarico. Poi ci siamo incontrate, e abbiamo deciso il piano.
Jack: che piano?
Patricia: il piano per portare questa valigetta all'avvocato Francis McAllister, di L.A.
Jack: e avete anche deciso che io dovevo venire con te?
Patricia: no. All'inizio tu dovevi semplicemente portare la valigia al Montrose Hotel e ritornare indietro. Poi però, quando tu eri lì Jacqueline mi ha telefonato, mi ha detto che c'erano delle complicazione, che si sentiva osservata. Comunque dovevo continuare, e cosi, per precauzione, ho portato te. Il resto lo sai. (pausa). Comunque ora quello che abbiamo fatto è tutto inutile, lei è morta. La valigetta possiamo anche buttarla.
Lunga pausa, Jack si rende conto della situazione in cui si trova, Patricia sembra solo demotivata e stanca.
Jack: Io vado avanti. (pausa) Non ho fatto tutti gli Stati Uniti per sentirmi dire che è stato inutile. Io ci provo, parto per L.A. tu fai come vuoi
Patricia: ma veramente non capisci? La mafia avrà già fissato una taglia per noi due e a sorpresa anche l'F.B.I. ce l'ha con noi. Dove credi di potere arrivare?
Jack: non lo so. Forse a duecento metri da questo hotel, forse a Los Angeles, chi può dirlo? Comunque ci provo, se hai qualche alternativa dimmelo pure. Io non ne vedo…
Patricia: ma …
Mentre Patricia e Jack stanno parlando, la telecamera esce dalla stanza, e inquadra la strada sottostante. Si vede una macchina senza insegne, dalla quale scendono due uomini. Sono i due agenti dell'F.B.I.

 

SCENA 13- INTERNO-GIORNO- HALL DELL'HOTEL MAXIM.

I due uomini avanzano fino al bancone dell'hotel. Dietro ad esso un portiere vestito in maniera molto elegante, smoking nero, baffi sottili ed occhialini tondi (Harrelson).
Robert: F.B.I. numero della camera di Jack Carter e di Patricia Jonshon. Presto!
Portiere: signore non so se ….
Arthur: (sventola il distintivo davanti alla faccia del portiere) forse non hai capito. Dimmi subito il numero della camera.
Portiere: 2043. Terzo piano.
I due agenti scattano alle scale. La telecamera rimane nella hall, e inquadra un uomo che è seduto ad un divanetto. L'uomo accosta una ricetrasmittente alla bocca.
Luke: capo. Qui Luke. La donna e il detective sono alla stanza 2043. I federali sono andati a prenderli. Cosa facciamo? (si sente il ronzio del telefono) ok.
L'uomo si alza. 

Dissolvenza in nero.

 

SCENA 14- INTERNO-GIORNO- 3 PIANO DELL'HOTEL MAXIM.

Robert e Arthur escono dall'ascensore. E seguono i numeri delle camere. In breve arrivano davanti ad una porta sulla quale è scritto in numeri dorati 2043.
Robert: Art ci siamo. Ecco la stanza.
Arthur: bene. diamo inizio alle danze.
La telecamera si sposta all'interno della stanza 2043. Jack e Patricia stanno parlando.
Voce fuori campo di Arthur: F.B.I. aprite la porta. Sappiamo che siete lì dentro. Venite fuori con le mani in alto.
Jack: o cristo. Sono già qui ora come facciamo a ...
Patricia: (si guarda intorno) non c'è via di uscita. Ok facciamo cosi: nasconditi li dietro, al mio via scatta fuori. ok?
Jack: si ma ….
Patricia: niente ma.
La telecamera si sposta fuori dalla stanza.
Robert: non rispondono i maledetti. Buttiamo giù questa porta Art. se aspettiamo un altro po' …
Arthur: Bob, dobbiamo aspettare che ...
Robert: aspettare un cazzo.
Robert spara alla serratura e spalanca la porta. La stanza sembra deserta. I due entrano.
Robert: se ne sono andati visto? Fanculo. (inizia a prendere a calci il mobilio della stanza)
Patricia: VIA!VIA! forza jack.
Patricia e Jack escono dai loro nascondigli e scattano verso la porta. I due agenti sono colti di sorpresa.

 

SCENA 15- INTERNO- CORRIDOI DELL'HOTEL MAXIM

La telecamera inquadra Jack e Patricia che scappano. I due agenti li inseguono. La telcamera li segue.
Robert: porca troia. Ci hanno fregato come pivelli.
Jack e Patricia sono arrivati all'ascensore, lo chiamano. Ma l'ascensore non arriva.
Jack: le scale, le scale.
I due svoltano l'angolo e arrivano alle scale, e iniziano a scenderle. I due agenti continuano a inseguirli. La telecamera adesso è nella hall. Jack e Patricia si precipitano fuori. Appena i due escono, arrivano nella hall i due agenti.
Robert: dove cazzo sono andati a finire.
Arthur: (si rivolge all'uomo al banco) ha visto un uomo e una donna passare di qui?
Portiere: signore, io …
Robert: (si avvicina al bancone e mostra il distintivo) tu cosa? F.B.I. dimmi dove sono andati a finire quei due. O ti faccio arrestare per favoreggiamento.
Portiere: sono usciti da quella porta, ma …
Arthur: andiamo.
I due stanno per uscire, la mdp li segue. Proprio mentre la porta si apre, vediamo una Mercedes nera passare a tutta velocità.
Robert: sono loro! Sono loro! Forza Art, andiamo a prenderli quei fottuti.
I due corrono verso il parcheggio.

La telecamera ritorna all'interno della hall dell'hotel, e inquadra un uomo: è Luke.

Luke: (parlando alla ricetrasmittente) Capo, la donna e il detective sono riusciti a scappare ai federali. Cosa facciamo? (si sente qualcosa dalla cornetta) ok.
Anche Luke esce dalla hall. La tel. Lo segue. Luke arriva al parcheggio, sale su una macchina, dove c'e un altro uomo.

Luke: andiamo.

 

SCENA 16- INTERNO- AUTO DI JACK E PATRICIA- GIORNO-

Jack è alla guida, mentre Patricia guarda nervosamente dietro e sta caricando una pistola.
Jack: per poco non ci rimanevamo in quel maledetto hotel. Ora cosa facciamo?
Patricia: andiamo a L.A. oppure ci hai già ripensato?
Jack: lo so anch'io che andiamo a Los Angeles. Volevo dire cosa facciamo per arrivarci vivi. Sicuramente l'F.B.I. continuerà a seguirci. (pausa… poi riceve come un'illuminazione) ma perché non ci facciamo prendere dall'FBI e consegniamo loro i documenti?
Patricia: allora non hai capito a chi si riferiscono questi fottuti documenti: il fottuto presidente degli Stati Uniti! E se tu fossi in lui cosa faresti? Non metteresti alle nostre calcagna due uomini fidati che facciano in modo di restituire al "legittimo" proprietario quei documenti?
Jack: non ci avevo pensato..
Patricia: Cristo, da chi mi sono fatta dare una mano…
Jack: siamo morti dunque…
Patricia: ci sei arrivato alla fine.
Jack: che facciamo o…
Improvvisamente si sente una sirena. La telecamera inquadra dietro la mercedes. Ci sono due macchine. Una macchina della polizia di Santa Fè. Una B.M.W. grigia sulla quale si intravedono Robert e Arthur.
Jack: adesso siamo veramente nei guai.
Patricia: continua a guidare, non perdere la calma. Vai verso Gallup.
Jack: dove?
Patricia: Gallup. Poi ti spiego. Tu continua a guidare.
Jack: si padrone.
Le tre automobili continuano ad andare. Improvvisamente da una via laterale arriva un'altra auto che segue la mercedes. La tel. zooma su questa. All'interno ci sono Luke e Patrick. Lo schermo si divide in due parti. Da una parte appare il volto di Jack, dall'altra quello di Robert.
Jack/Robert: e questi chi sono?
Dalla vettura si affaccia Luke. Che inizia a sparare su Jack e Patricia. La mdp torna all'interno della mercedes.
Jack: questi sparano. Ma chi diavolo sono?
Patricia: F.B.I. oppure mafia. Non fa molta differenza.
Jack: cosa?
Un proiettile fa saltare lo specchietto alla sinistra di Jack. Un altro colpisce il lunotto posteriore.

Patricia si porta sul sedile posteriore e inizia a sparare verso la macchina. La tel. Torna sulla macchina di Arthur e Robert.

Robert: ma chi sono quelli? Sono dei nostri?
Arthur: non lo so. Comunque accelera. Così li perdiamo.
La mdp ritorna all'esterno e inquadra la fila di macchine dal dietro. Noi vediamo la macchina di Jack e Patricia in testa. Le altre tre sono appaiate. La mdp ritorna sulla mercedes. Patricia spara verso le tre macchine. I colpi vanno a vuoto. Uno colpisce il vetro. Poi uno colpisce una gomma della macchina dei mafiosi.
Patricia: presa!
La macchina colpita sbanda ma il pilota riesce a tenerla in strada. Luke si sporge dal finestrino e spara una raffica di colpi e colpisce una gomma della Mercedes.
Luke: brutta troia!
La tel. È all'interno della Mercedes. La macchina sbanda paurosamente, ma Jack riesce a dominarla. Patricia perde l'equilibrio e cade addosso a Jack, che si trova nella posizione ideale per vedere l'ampio decolté di Patricia!
Jack: (malizioso, con gli occhi sul decolté) così mi distrai. Non mi pare il momento.
Patricia: (riguadagnando a fatica una posizione più dignitosa) spiritoso.
Patricia, ricompostasi, rincomincia a sparare. Ora i colpi arrivano anche dall'auto della polizia e da quella dei federali. Il parabrezza della mercedes esplode in mille pezzi.
Jack: maledizione. Ho un vetro piantato in una mano. Qui ci ammazzano.
Patricia spara verso la macchina dei mafiosi. Dalla fronte di Patrick sboccia un fiore rosso. La macchina sbanda e si capovolge. La mdp inquadra la macchina dei federali. Robert non riesce ad evitare la collisione. E non ci riesce nemmeno la macchina della polizia. Le tre auto diventano un groviglio di metallo. Silenzio.
Robert: porca troia. Forza Arthur usciamo da questa maledetta scatola.
Arthur ( ha del sangue sulla fronte) maledizione. C'eravamo quasi. Ma non andranno lontano.
I due escono dalla macchina. E si avvicinano all'altra. Si vede solo Patrick con il volto appoggiato al volante, ed un rivolo di sangue che esce dal foro del proiettile. Uno stuzzicadenti gli pende ancora dalla bocca.
Robert: ma chi cazzo è questo? E perché uno solo non erano due?
Arthur: lascia stare Bob. Andiamo a vedere come sta lo sceriffo. E torniamo a Santa Fè.
I due si allontanano dall'auto. La mdp zooma su un cespuglio ai bordi della strada. Vediamo Luke. Con i vestiti sporchi di sangue e un grosso taglio in fronte. Luke estrae il telefono cellulare.
Luke: Capo. Qui Luke. Ci sono scappati. La troia ha ammazzato Patrick, cazzo! Per poco non ci lasciavo la pelle anch'io. Giuro che se mi ca… (si sente un ronzio dal telefono) sono sull'interstatale. Ok aspetto i ragazzi. Va bene. (Luke si passa una mano sulla fronte e la vede sporca di sangue) Stronzi figli di puttana, la pagherete cara. (sputa per terra). Figli di puttana…

 

SCENA 17- INTERNO-NOTTE- STANZA 304- MOTEL ALAMO- GALLUP.

Jack e Patricia sono seduti sul letto. Jack ha una mano fasciata.sparsi sul letto ci sono vestiti e documenti. La valigia è aperta.
Patricia: ora dobbiamo nascondere questi documenti da qualche parte. La valigia ormai è inutile. Poi dobbiamo cambiare aspetto. I federali avranno avvertito ogni posto di blocco alla frontiera degli stati confinanti.
Jack: come facciamo a cambiare aspetto?
Patricia: non ti preoccupare. Intanto vai in bagno e usa questa (gli porge una bottiglietta di acqua ossigenata per capelli).
Jack: Dovrei ossigenarmi i capelli?
Patricia: Secondo te?
Jack: Mi scusi, ma io non sono stato addestrato dalla C.I.A., signora
Patricia: come sei permaloso. Comunque: loro cercano un uomo con i capelli neri e una donna con i capelli neri. Noi ci tingiamo i capelli. Loro cercando Jack e Patricia: noi cambiamo i documenti. Loro cercano una valigia e noi non abbiamo valige. Loro cercano due fuggiaschi e noi siamo semplici turisti (gli mostra una videocamera e una macchina fotografica). Capito?
Jack: Avevi previsto tutto… sei forse un genio?
Patricia: si, il genio della lampada di Aldino. Vai ora.
Jack esce dalla stanza ed entra in bagno, fissando riluttante il flacone dell'acqua ossigenata. 

Patricia prende il telefono e inizia a comporre un numero.

 

SCENA 18-INTERNO-STANZA OVALE CASA BIANCA-CREPUSCOLO-

Il Presidente è alla sua scrivania e sta guardando la CNN. Sul video scorrono le immagini dell'incidente. Tre macchine sono accartocciate. Poi sul video appare una reporter.
  Reporter: drammatiche le immagini dell'incidente accaduto oggi sul interstatale tra Santa Fè e Gallup. Ancora oscuri i motivi della tragedia. Un solo cadavere è stato ritrovato, quello di un certo Patrick Young, bianco, di 58 anni. L'incidente ha visto coinvolta anche un'auto della polizia, e lo sceriffo Tacher da noi intervistato ha riferito quanto segue:
Sul monitor appaiono le immagini di un uomo vestito da poliziotto. L'uomo è grasso.
  Sceriffo: La nostra auto stava inseguendo Jack Carter e Patricia Jonshon, i noti ricercati. Improvvisamente è sbucata questa macchina, e il guidatore è stato colpito. Il resto l'avete sotto gli occhi.
Sullo schermo riappare la reporter.
  Reporter: nella terza macchina c'erano invece due agenti dell F.B.I., che sono rimasti incolumi all'incidente. Da Santa Fè è tutto.
Sullo schermo appare l'ufficio centrale della CNN. Il presidente spegne la tv. Prende in mano un telefono e compone un numero.
Presidente: Frank? Cosa cazzo è successo?
V.F.C. Frank: lo sai cosa è successo. Ho perso uno dei miei migliori uomini. Gli altri gli sono ancora addosso, vedrai che li prenderemo.
Presidente: anche l'altra volta hai detto cosi. Frank sicuro che...
V.F.C. Frank: tranquillo Joe. Ho inviato anche mio figlio Tony. E' un vero professionista, non hanno una sola possibilità di cavarsela.
Presidente: se lo dici tu… faccio ritirare i federali?
V.F.C. Frank: Non occorre. Servono per creare casino. Lasciali stare. E tranquillo. E' tutto sotto controllo.
Presidente: ok.Chiamami appena la faccenda è conclusa.
Frank: non ti preoccupare.
Il presidente attacca il telefono.
Presidente: (a se stesso) se anche questo fallisce sono nella merda.

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