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DESERTI (1982-1989)
IN REAL TIME - altre poesie
Spesso sogno cose strane Talvolta la mente impazzisce potrei fare cose anormali cantare di gioia su vecchi tram piangere nelloscurità di una cattedrale forse scrivere poesie. A volte il pensiero è narcotizzato la mente intasata come le pagine di un giornale e rimango triste come il vecchio che guarda muto la barca che esce dal porto e vola verso il cielo.
Nuova alba Il vento pare immobile nella bassa pianura case dipinte sulla tela dellorizzonte e campi tagliati a spicchi da lunghe strade come sterminate città uno stormo di ali scivola verso sud confidando in una nuova alba che riscaldi lansioso respiro sole sulle frontiere di triste terriccio e la nebbia che inghiotte la campagna e pare che il mondo finisca.
Underground Polvere nidi di rondine e arbusti strappati sta soffiando un gelido vento da nord questa notte copre le grida disperate di bocche impastate di terra scalfisce le guance entra dal collo e dagli occhi e non esce più.
luci colori sorrisi di cartapesta fra i lampioni del corso riflessi di emozioni sullacqua ghiacciata dellasfalto ricordi rimpianti nella speranza della festa stelle fuochi bengala illuminano lanonimo luna park coney island o betlemme, forse come nel buio della via accanto si nasconde la mano tremante del miserabile affamato nella strada ingombra di luci effimeri addobbi ubriaco di retorica quotidianità resto la mente oppressa da un invadente senso del dovere
Questi giorni Tutto si confonde nel cielo striato le sagome delle case le colline e gli alberi con le antenne della televisione il tiepido torpore dellasfalto assorbe colori del giorno brezza serale grida, intorno bambini giocano qualcuno piange questi giorni li ricorderemo sempre con nostalgia sfiorando la strada vedo lucciole campi bui verde grano discariche di rifiuti.
Palazzo Ducale Entrando in grandi sale ornate di sentimenti e umori tinte di storia profumate di mistero come muri di un labirinto immaginario Tragedie e ricchezze affreschi di vita nella mente di ognuno
Uccelli di mare Perle bagliori sudati declivi gli uccelli di mare volteggiano chiamando e inneggiando cadono urlano di terrore potrebbe essere la notte dellultima speranza dellinverno giù per le scale nelle strade deserte libero dai tormenti del pensiero avvolto nel vento umido della nuova stagione.
Istanti / Dalle stelle Eppure mi chiedo qual è il mistero che fissa gli astri al nulla e quali mondi invisibili crescono nel nulla e rimango senza fiato perso sullo scalino del marciapiede. Dalle stelle il mondo sembra un masso senza fiumi città senza odio e amore e non si vede la mano tesa delluomo misero e affamato.
Ombre speranze dubbi sogni infranti mentre cammino sul ponte deserto e guardo sotto lacqua torna verso il monte come vomito che sale nello stomaco nelloscurità il vento caldo soffia piano e ricordo visi e anime paesaggi sfuggenti nello spazio di un attimo riflessi della corrente che si trascina lontano pagine di giornali che i miei occhi piangono bollettini di guerra alla radio mi dico convinto per la lotta contro la fame come nei film dove poveri uomini muoiono in miseria e mi addoloro e piango per essi ma evidentemente sono cieco e sordo a ciò che fingo di vedere o sentire
per creare un migliore tenore di vita occorre forse uccidere i poveri ?
Miraggio Soweto così solo corpo steso nella carezza del vento maschere quanta passione nel cenno di una mano nessun rispetto per il tuo desiderio terra evaporata al sole nel miraggio del giorno dopo sangue nellestate di Soweto tra una passeggiata e un cinema allaperto astiose marionette si agitano appese alle loro bave di potere mentre torno a casa un bambino gioca solo lontano oscuri presagi fiori sbocciano riscaldati da un sole di appassionata vita penso e non ricordo più penso quando tornerò a vedere andrò alla riva gli occhi fissi allacqua toccherò il suo volto riflesso
scatti convulsi di topi che mordono topi che mordono me fogne di ambizione
Il peccato Il peccato le colpe lansia il corpo accarezzato dalla brezza nel fosso dimenticato allimbrunire anche i fiori crescono sulle tombe una bara grande come uno stadio basterà un minuto per pregare lampioni ricurvi sotto il peso delloscurità pozze di luce avvelenate scortano il ciglio della strada gatti randagi si avventano sulla preda diventano preda per un minuto damore.
(1) Requiem nel vento isterico di primavera torna la tua voce con il tormento di un pomeriggio blu (2) acre il sapore della terra sprofonda in lenta vertigine (3)
San Galgano a volte ricordo quel cielo aggrottato che riempie di umori la verde navata centrale non lincenso nellaria ma lodore della terra dopo il temporale (4)
Lena ancora correrai libera lungo verdi prati dove magici elfi ti hanno accompagnata per udire il respiro di una lontana giga (5) una volta sola vorrei essere là quando il sole penetra la nebbia mattutina cambia colore allerba ai campi ai bianchi marmi
nelle intense notti autunnali non dovrei scriverti poesie perché non sei bella come il sole non sei perfetta come luniverso non sei mia ma io ti amo.
Disordine Sotto i cieli Maestose canne dorgano visi aggrottati di brina occhi sgranati nella corrente di abeti sazi che scivolano a valle e quel velo scuro che era cielo ora è fango sul selciato piccola nube di fuliggine dove sei nata dove ti dissolverai volare sulla luna Ho visto un uccello verso sera tardi alto sulle colline torbide un aereo di linea avvinghiato allorizzonte
Il mare per Debussy Lontano come un velo cosparso doro Vicino come una nube di luccicanti diamanti il mare freme sospinto dalla lieve brezza sfiora le nude rocce colma le profondità nascoste Lievi le onde si rincorrono si accoppiano si dissolvono immenso ai raggi del sole o nelloscurità dove trema e nervosamente invano esplode per vedere il mondo oltre la spiaggia.
Maschere bocche aperte come melagrane al sole rumori di festa angoscia nel cuore il tempo negli occhi umidi della prostituta percossa nel vento bagnato e le strade, invase da carri armati croci martiri e cimiteri di automobili il futuro nel sacco di immondizia sotto casa rintocchi di campane e cascata di note e ghiaccio sul bianco prato gelosamente eclissato dalla nebbia tenace un albero aggrappato allultimo lembo di roccia il cielo ne accarezza la sagoma fiero quanto tempo sprecato vita persa nella tristezza affanno e noia e solo basterebbe veder favole nelle nuvole che passano allorizzonte sole sui coppi e nellaria intorno sole sullintonaco bianco sole negli occhi
Sole Seduto nellaria di una fredda giornata penso alla campagna a verdi prati cosparsi di sole ho negli occhi il pensiero di vecchi uomini del sole nascente con lalba su antiche scogliere dorate ed è ancora più bello della realtà.
Sogno (29 marzo 2003) per la prima volta ho sognato di bombardamenti ieri notte aerei silenziosi lanciavano bombe di cartone rimbalzavano sui tetti delle case senza sangue rumore nessun morto allorizzonte sullasfalto asciutto ieri notte chissà cosa hanno sognato i bambini iracheni
La mia rivoluzione (3 maggio 2003)
la mia rivoluzione è chiudere il rubinetto un attimo prima accendere una lampadina in meno acquistare un prodotto superfluo in meno utilizzare lauto una volta in meno la mia rivoluzione è riparare e riciclare la mia rivoluzione è non dare ascolto alla pubblicità non credere nel denaro non fare la cosa sbagliata anche se mi conviene ascoltare due versioni per ogni storia la mia rivoluzione è pensare
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