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Tre anni fa in questi giorni, Nuzzo rimase vittima di un bruttissimo incidente di gara procurandosi una frattura al gomito destro. Due operazioni, mesi di rieducazione, di cure, di ripresa. Quindi il Giappone, Taranto e adesso Padova. Ma perchè ha impiegato un girone d'andata prima di carburare? " Sono arrivato da Taranto insieme a Schuil. Ho dovuto affiatarmi con questo gruppo, imparare il metodo di Dall'Olio, che è severo, esigente. Ho ricominciato dall'inzio". Il problema di Nuzzo è la ricezione. A Modena e Montichiari ha sempre giocato opposto. Cosi in Giappone. A Taranto, Di Pinto ha dovuto reinventarlo schiacciatore-ricevitore. "Debbo tanto a Vincenzo, un duro dal cuore d'oro, tanto bravo nel suo lavoro. Per me la ricezione non è ancora un fondamentale acquistito, ci vuole tempo. Da opposto spaziavo di più in partita, giocavo più palloni, mi divertivo anche di più. Ma c'è Richard che sta disputando un ottimo campionato e Dall'Olio mi ha inserito in posto 4". Squadra in crescita Padova. E' passata da 5 consecutivi 0-3, ma contro tutte le grandi come ci ricordava Dall'Olio qualche settimana fa, al primo punto conquistato a Verona alla 9° giornata, fino al successo su Perugia, l'8 dicembre. A un anno esatto di distanza dall'ultima vittoria padovana. "Quella sera-ricorda Nuzzo- abbiamo fatto festa, perchè per noiè stata la fine di un incubo. C'era anche Simonetta, la mia fidanzata, che viene a trovarmi da Tortona". Padova ora è lanciatissima: vince con Piacenza e ora il 3-0 su Montichiari che vale il terz'ultimo posto. "E' stata una bella iniezione di fiducia, soprattutto per me, che ho giocato come volevo e coma a Padova si aspettavano. Domenica il derby con Treviso: se loro giocano da Sisley, non c'è niente da fare, ma se ci prendono sottogamba, proviamo a fargli lo sgambetto".
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