I CANGRANDI

A Praga con i Cangrandi



Era il 25 settembre dello scorso anno. Sul campo del Centro Polisportivo Europa si stavano affrontando la squadra degli avvocati di Praga contro quella dei Cangrandi. Durante il tradizionale terzo tempo, si posero le basi per una visita alla splendida città ceca, durante la quale riproporre la sfida contro la squadra praghese. In questa pagina ripercorriamo le tappe di questa trasferta, che unisce l'aspetto turistico con quello sportivo. Alla trasferta, partecipano anche gli avvocati veronesi che hanno in programma una partita di calcio con i loro colleghi cechi,l'Arena per cui diventa occasione per un confronto professionale di grande importanza ed anche il giornale locale l'Arena ne da conto in un'articolo pubblicato il 26 maggio.
Il viaggio in bus, nonostante le molte ore necessarie viene allietato da canti, barzellette, momenti culturali e soste durante le quali la fame e la sete vengono soddisfatte con meravigliosi panini e buon vino. Si arriva a Praga in tarda serata e dopo la sistemazione in albergo, un gruppo di "irriducibili" parte per una prima esplorazione della città.
JitkaPer il primo giorno del nostro soggiorno è in programma una visita alla città, e per l'occasione ci viene messa a disposizione dagli amici praghesi una "carina e paziente guida", Jitka, che ci svelerà le bellezze di Praga. Simbolo della città, che domina da una collina, è il Castello fondato nel IX secolo dal principe Borivoj, divenne il centro del regno dei Premyslidi. Nel 1320 attorno al Castello fu edificata la città di Hradcany. Dal 1918 è la sede del Presidente della Repubblica.San Vito Di grande rilievo la Cattedrale di San Vito, la cui costruzione iniziata nel 1344 terminerà solo nel 1929. Al suo interno, nella Cappella di San Venceslao, riccamente decorata con pietre dure e dorature, la tomba del Santo. Adiacente alla chiesa, la piazza, adornata di palazzi di grande bellezza e sullo sfondo il Palazzo Reale. Fortificato inizialmente in pietra nel XI secolo, racchiude al suo interno la grandiosa e gotica Sala Vladislao. Durante il regno degli Asburgo, il palazzo ospitò gli uffici amministrativi, la corte e la Dieta boema (parlamento ).la Piazza Fu accuratamente restaurato nel 1924. Altro punto di grande fascino il Vicolo d'oro, così chiamato perchè abitato nel XVII secolo dagli orafi, è uno dei luoghi più caratteristici e visitati di Praga.Vicolo d'oro Qui in casette dai vivaci colori hanno abitato anche famosi personaggi tra i quali al n° 22 Franz Kafka negli anni 1916-17. Assistiamo a mezzogiorno alla caratteristica e molto affollata cerimonia del cambio della guardia, dopo la quale ci incamminiamo per le ripide stade che scendendo da Hradcany attraversano il Piccolo Quartiere (MALÁ STRANA ), adagiato sulle pendici della collina e ricco di splendidi palazzi barocchi. Si giunge alla piazza principale del quartiere dominata dalla barocca Chiesa di San Nicola. Proseguendo lungo le animate vie di MALÁ STRANA, si giunge passando sotto la torre sul ponte Carlo. Trasformato in isola pedonale unisce il Piccolo Quartiere con la città vecchia.Ponte Carlo Animato da pittori, piccoli complessi musicali e spettacoli spontanei, è adorno di statue in marmo raffiguranti santi. Molte di queste sono copie, essendo gli originali conservati nel Museo Nazionale. In particolare la statua di San Giovanni Nepomuceno, alla quale si attribuisce il potere di far si che colui che la tocca ritorni a Praga. Al termine del ponte un'altra torre introduce nella città vecchia ( STARÉ MESTO ). Attorno al XI secolo gli insediamenti si allargarono attorno al castello raggiungendo la riva destra della Moldava. Già dal 1901 si hanno notizie che nella piazza, oggi Staromestské nÁmestí si svolgeva un'animato mercato.il coach in piazza Chiusa al traffico, è oggi meta di turisti per l'importanza e la bellezza dei palazzi e delle chiese : il Municipio con l'orologio astronomico che allo scoccare delle ore mette in movimento le statue al suo interno, le chiese di Santa Maria di Tyn con le sue guglie gotiche e San Nicola. Al centro della piazza l'imponente monumento a Jan Hus, riformatore ed eroe ceco, messo al rogo nel 1415. Salutata Giuditta, si spende ancora un po di tempo vagando per le vie della città vecchia, alla ricerca di locali caratteristici per degustare un po di quella che per i cechi è la bevanda nazionale :"la birra."
Alla sera una parte di noi partecipa ad una cena,"propedeutica", organizzata da Zoufaly, Meisner e Sach in un'interessante locale dove, al suono di un'orchestrina dixie-land, cibo e birra di ottima qualità cementano la nostra amicizia.
Il giorno successivo ognuno per proprio conto o in piccoli gruppi si organizza la giornata, l'appuntamento è per il pomeriggio. Approfitto di queste ore per visitare la rocca di Vysehrad, antica fortezza dalla vita assai turbolenta e più volte ricostruita. Oggi al suo interno un tranquillo e riposante parco nel quale è inserita la chiesa deiSanti Pietro e Paolo Santi Pietro e Paolo. Edificata inizialmente nel XI secolo, ha subito vari rimaneggiamenti finchè nel 1902 assume l'aspetto odierno con l'aggiunta delle neogotiche guglie gemelle. Trascorro le ore che mi separano dall'appuntamento passeggiando per Petr&iacuto;n. Stupendi panorami sulla città si aprono dalla torre dell'osservatorio, che, alta 60 metri, ricorda vagamente la forma della torre Eiffel. Scendo il bosco sul Petrín e dopo aver sostato al Santuario del Loreto, mi reco all'appuntamento, dove abbiamo l'opportunità di una gita in battello sulla Moldava. La navigazione organizzata da Jitka, ci da la possibilità di apprezzare bellezze sulla Moldavail sistema di chiuse che permette la navigazione del fiume e di godere scorci della città altrimenti nascosti. La serata si decide dopo la cena organizzata liberamente, un ritrovo nella rinomata birreria "U Fleku."
È sabato. Ancora qualche ora da spendere alla ricerca di un'ultimo regalo per la famiglia o per una furtiva visita alla città, in attesa di andare al campo per la partita. Arrivati al campo, il tempo come dice il Ciufa "si inverna", vanificando in parte il barbeque all'aperto, organizzato per il terzo tempo. È l'ora dell'attesa partita, le squadrele squadre si affrontano in un'incontro di grande intensità, alla fine del quale il risultato ci vede purtroppo soccombere di misura. Un particolare apprezzamento va a Battagion, che nonostante i suoi, solo anagrafici, 78 anni, partecipa alla partita ed al successivo terzo tempo con uno spirito da far invidia ad un ventenne. Ci si ritrova tutti nella Club House degli amici cechi per il terzo tempo. E qui tra l'immancabile birra e "luccoliane libagioni" predisposte da Zoufaly e company, svolte le formalità di rito, con la consegna di una targa del comune di Verona, alcune pubblicazioni sulla nostra città ed il "solito discorso del Presidente" si da inizio ad un terzo tempo che resterà memorabile. Le ore volano tra canti balli e brindisi. Il ritorno in bus è momento di discussione sulla partita e sul terzo tempo, riflessioni che terminiamo in un simpatico locale bevendo la "birra della staffa."
il GothaÈ il giorno della partenza, ci aspetta un lungo viaggio.
La sosta alla frontiera con la Germania si prolunga oltremodo e diventa l'occasione per un primo spuntino, durante il quale ricordare i bei giorni passati insieme con considerazioni ed aneddoti, che proseguendo anche durante il resto del viaggio intervallati da qualche film, lo rendono meno pesante. È sera quando arriviamo a Verona. Il tempo per un ultimo saluto ed un arrivederci al venerdi successivo.
Grazie Zoufaly, Sach, Meisner e tutti gli altri amici, per questa trasferta, il cui ricordo resterà a lungo nei nostri cuori.
Grazie Jitka, per la simpatia dimostrata in questi giorni e per il tempo che ci hai dedicato.
Grazie Arnaldo, per la perfetta organizzazione che ha reso il viaggio tranquillo e riposante.
Grazie a tutti i partecipanti, che con la loro compagnia hanno reso piacevoli e indimenticabili questi giorni.


A R R I V E D E R C I   I N   A U T U N N O   ! ! !