Si sedette sul divano, prese un quaderno ed una penna e comincio` a scrivere:
"Si sedette sul divano, prese un quaderno ed una penna e comincio` a scrivere ... .
Che sto` facendo? Si chiese.
"Che sto facendo? Si chiese
La penna sembrava animata e da sola sembrava guidare la mano di un fantoccio.
"La penna sembrava animata e da sola sembrava guidare la mano di un fantoccio.
Sono io che scrivo? E da quando, da adesso o da ieri?
La penna ripeteva esattamente ogni parola, talvolta anticipandone il pensiero.
Sono al confine tra realta` ed immaginazione? O sono entrato in una dimensione dove sogno
e fantasia si mescolano dando origine agli incubi?
Intanto un torpore sempre piu` intenso invadeva il suo corpo ed il sonno lo colse impreparato mentre
la penna stava scrivendo:
"O sono entrato in una dimensione dove sogno e fantasia si mescolano dando origine agli incubi?"
Una goccia di sudore gli solco` le gote inciampando nelle rughe prime avvisaglie del tempo trascorso,
fu notte. Il quaderno ruzzolo` per terra e cadendo si apri` esattamente sulla pagina appena scritta,
…la penna, dapprima incerta, si alzo` dritta su se stessa, si accosto` al quaderno e continuo` a scrivere:
"Il quaderno ruzzolo` per terra e cadendo si apri` ...
Intanto le pupille gli si agitavano frenetiche sotto le palpebre.
Dove finisce il sogno ed inizia la realta`? Perche` diamo per scontato che il presente coincida con il reale
mentre i sogni sono solamente espressioni inconsce del nostro essere influenzate dalla vita reale?
E se fosse il contrario?
Se fosse il sogno la vera dimensione nella quale viviamo, la realta` sarebbe esattamente la dimensione onirica
del sogno. Dipende solo da che punto di vista si osserva la scena.
Chissa` se per qualche sconosciuto fenomeno esistano dei "non-momenti" dove la realta` si confonde,
si amalgama e si fonde con il sogno.
Sono certo che questo "non momento" esiste nel passato o meglio, nei ricordi del passato,
quando, non volendo, citiamo, come per vero, qualcosa che abbiamo solamente sognato e talvolta,
viceversa, crediamo di aver sognato qualche episodio realmente vissuto.
Un'anomalia nel continuum spazio-tempo.
E qui sta l'arcano: quale sara`, delle due situazioni appena esposte, quella vera? Probabilmente entrambe.
Il torto e la ragione dipendono, anche qui, da che punto si osserva la scena.
Il difficile e` individuare questo "punto", mentre risulta facile smarrirlo e precipitare di conseguenza
nell'universo della follia, dove nel nulla il tutto si coniuga al niente.
Apri` gli occhi e vide la penna che ultimava da sola la frase, si chino` sul quaderno e lesse:
"Apri` gli occhi e vide la penna che ultimava da sola la frase ...
Richiuse gli occhi e rientro` nel sonno convinto di non esserci mai uscito.
Chi siamo, Da dove veniamo, Dove andiamo sono le solite classiche Domande, ma "Come siamo?"
e` qualcosa che dobbiamo continuare a chiederci.
Se i sogni rispecchiano i desideri e gli incubi riflettono le nostre paure, nella realta`, non e` forse tutto quello
che ci manca e non quello che abbiamo che ci fa essere cio` che siamo?
"Non e` saggio vestirsi da paggio nel mese di maggio mentre, sotto un faggio, di sole un raggio ci
regala un assaggio."
Quando riapri` definitivamente gli occhi e lesse questa frase prese il quaderno, straccio` il foglio e lo butto`
nel cestino dei ricordi.
Forse e` l'antistaminico che sto` prendendo che mi fa scrivere queste cose.
A pensarci bene l'ho pagato carissimo, che mi sia sbagliato
ed abbia comprato dell'anfetaminico?
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