IL MAESTRO

   In quell'impossibile distesa d'avorio la marea di alghe avanzava e si guardava attorno stupita che
   niente e nessuno la ostacolasse.
   Che squallidi tramonti si prospettavano per i poveri di spirito, che grigie primavere si stavano
   adombrando nell'incognito destino.
   Mentre le rubiconde rughe giocavano in festa con le amare espressioni del volto l'asfalto nero si
   inginocchiò urlando la sua rabbia e l'impero della dissolvenza si inarcò di profonde verita`.
   Mal celata era la maestosita` dell'imminente sconfitta.
   Ma ecco che il Maestro sopraggiunse ed additando il popolo proliferò:
   "Che cosa sono quelle inutili preghiere d'inverno se non solamente falsi pretestuosi tentativi di poveri
   vecchi senza fede?"
   "La salvezza non si misura con le lacrime versate dagli innocenti, bensi` con il sangue risparmiato dai
   colpevoli."
   "Persino i dolci ricordi che si insinuano nelle pieghe del tempo non vi aiuteranno, perchè si
   infrangeranno contro il muro della realta`."
   "Non lasciarti ingannare, uomo, da quella crudele coltre di spine che circonda il sentiero, anche se si
   travestisse da cespuglio di rose rimarrebbe comunque vestita di pungenti dolori."
   "Non imbrattare di fumo la tua coscienza e se quell'ombra che ti trambusta dentro uscisse grida la tua
   disumana sofferenza."
   "Tratta la pace, non combattere a spada tratta. Il monello non si inganna!
   E ricordati: non puntare mai l'indice, potresti trovarti di fronte ad uno specchio."
   "Rimembra uomo: non aggiungere errate parole a cio` che di errato hai gia` fatto e non contare troppo
   sugli amici, essi potrebbero stancarsi dei numeri."
   "Non cantare vittoria se sei stonato, limitati a sussurrarla; non gioire delle disavventure degli altri
   perche` non sai da che parte dello specchio ti troverai domani. Il successo e` un triste fardello che
   perde di credibilita` ogni giorno che passa e la sconfitta di qualcuno e` sempre la vittoria di un altro,
   ma se l'altro e` il fato, arduo e` immaginare il rimedio."
   "In vero vi dico che qualche volta la speranza si accomuna alla durezza ma sempre si accompagna alla
   fragilita` della trasparenza. E mentre il colore piu` bello e` quello che notiamo per primo, quello che
   ricordiamo meglio e` il colore piu` intenso."
   Cosi` dicendo si avvio` verso il crepuscolo e mentre attoniti gli astanti lo guardavano Egli
   continuo`: "L'invidia e` un'insalata che cresce nel giardino dei poveri di spirito, ma l'inappetenza dello
   spirito` e` la piu` grave sfortuna che puo` colpire l'uomo."
 
 
Home
E-M@il
Barzellette
LINKS