Parte II
Foto di: Andrea Acanfora
 Commento di: Gianclaudio de Angelini 

 
 
Puòrte Sànta Cruz - è la terza porta del lato meridionale, ed è quella meglio conservata, ha la sua naturale continuazione nella scaleîta Custanteîni. Era una delle tappe della processione del Corpus Domini. Sull'arco di questa porta vi è lo stemma del Comune con ai lati le iniziali A.S. cioè Antonio Semitecolo, podestà veneto nel 1688; 

 

 
Altro tipico scorcio di Rovigno Vecchio, caratterizzato da questo splendido color rosso della casa sulla sinistra, la ripida scalinata e lo splendido gioco d'ombra tra le variegate e mosse costruzioni dell'edilizia popolare rovignese. 

 

 
In questa foto, sulla destra nella parte in ombra, si può leggere l'indicazione Mali Raj (Piccolo Paradiso) un simpatico locale ove si possono gustare le specialità culinarie dell'interno dell'ex Jugoslavia, ma dove anche la cucina istriana trova degno ricetto in un ambiento familiare ed accogliente. 

 

 
 
Parte III
Foto di: Stefano Bombardieri

 
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Altro tipico scorcio di Rovigno Vecchio, con le sue ripide scalinate consumate dall'uso e dal calpestio di tanti rovignesi... percorrendo calli come queste che una notte d'agosto ho composto questa struggente poesia:
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 Zì zà el tramonto, cala li tienabre
 el vento fèis'cia intù li cale dazierte.

 L'ieco de i miei balighi rabonba lento
 sòun li pere fruade dal tenpo.

 A ma par da scultà int'el silensio
 òun sunsòuro, òuna liema ca ma ciama,
 o ma fà li rice, cun la vòuz raguza dei miei zensi.

 Favalìde, favalìme piòun fòuga ch'i nu va uoldo

 I sento nama òuna cunduolma, 
 òun pianto dasparà ca ma dazmèisia da buoto 
 lagandume sul, incucalì, cui uoci lòustri da sal e 'l cor ingrupà.

 E' già il tramonto, calano le tenebre 
 Il vento fischia tra le stradine deserte. 

 L'eco dei miei passi rimbomba lento 
 Sulle pietre consumate dal tempo. 

 Mi sembra di udire nel silenzio un sussurro, 
 Una nenia che mi chiama, forse è un inganno dei sensi, 
 Con la voce rauca del mio popolo. 

 Parlate, parlatemi più forte che non vi sento. 

 Si ode soltanto un lamento indistinto, 
 Un pianto disperato che mi risveglia di colpo 
 Lasciandomi solo, inebetito, con gli occhi lucidi di sale, il cuore pesante.

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