ISTITUZIONI CULTURALI |
Museo Civico di Rovigno Palazzo dei Conti Califfi
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Nella sede del Palazzo padronale dei Conti Califfi (inizi XVII secolo) ha attualmente sede il Museo Civico di Rovigno il cui Direttore è il rovignese Argeo Curto. Nelle sale del palazzo si trovano esposti opere di pittura e di scultura in prevalenza di artisti italiani dal XV al XIX secolo (Padovanino, M.Ricci, A.Zanchi, C.Maratta, G.F.Waldmuller); suppellettili d'epoca, reperti romani ed una sezione etnografica dedicata ai materiali usati dai pescatori rovignesi ecc. ecc. |
Una sezione importante del museo è la Biblioteca Stancoviciana, importante lascito del 1852 del canonico Pietro Stancovich nativo di Barbana, poligrafo ed autore tra l'altro, dell'opera Biografie degli uomini distinti dell’Istria. Tomi 3. Trieste 1828-29. Intorno a questo lascito è sorta la biblioteca civica di Rovigno che si è ampliata grazie alle donazioni di alcuni illustri rovignesi (Borghi, Bronzin, Glezer, Campitelli, Spongia) ed in particolare del linguista Antonio Ive (donazione che assomma ad oltre 2000 libri) e raccoglie in un opportuno Fondo anche la gran parte dei manoscritti degli Angelini. La curatrice della Biblioteca è la cortese e competente signora Marija Smolica. |
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GdeA |
Comunità Nazionale Italiana di Rovigno |
gdea
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Indirizzo della sede: Piazza Campitelli 1, Rovigno Telefono: ++385 (052) 811-283 Presidente della Comunità: Antonio Pellizer Data di fondazione: 1948 Numero soci effettivi: 1743 |
Nata per iniziativa di connazionali giunti dall’Italia
dopo la fine della guerra. I rovignesi non avevano bisogno del Circolo,
essendo tutte le istituzioni pubbliche e l’amministrazione comunale presiedute
da appartenenti alla CNI ed essendo già nata nel dicembre del 1947
la SACO “Marco Garbin” con ben otto sezioni che svolgevano varia attivita
guidate da un comitato organizzativo presieduto da Giorgio Muggia.
Nel 1948 si costituì quindi il CIC di Rovigno per iniziativa di un certo signor Cafolla, cui si associarono entro il 1952 anche i rovignesi G. Devescovi e G. Giuricin. Poi, nella primavera del 1952 fu costituito il CIC “Pino Budicin”, che a sua volta nel 1970 o 1971 si trasformò in Comunità degli Italiani della città di Rovigno. Primo presidente nel 1952 fu Antonio Giuricin Gian, seguito nel tempo da Francesco Albertini , Domenico Malusà, Giordano Paliaga, Michele Devescovi, Domenico Bissi, Andrea Sponza e Antonio Pellizzer. Attualmente la C.I. è presieduta da Antonio Pellizzer che guida una Assemblea composta da 25 membri e un Comitato operativo di 9 membri diretti da Viviana Benussi per i settori : scuola, finanza, cultura, affari sociali, affari giuridico-legali, inventario, informazione, sport e SACO “M. Garbin”. La sede di palazzo Campitelli è stata assegnata alla C.I. nell’anno 1954, con una superficie totale di 1.050 m2 di cui 460 m2 al coperto e 590 m2 tra terrazze e spazio estivo. Dopo due fasi di ristrutturazione interna la sede, ora di proprieta del sodalizio, e divenuta molto funzionale: modernamente arredata nei suoi otto vani + servizi con una grande sala spettacoli e conferenze (100) posti , sala di lettura con circa 2.700 volumi, sala mostre, bar sociale, uffici, ecc. Lo spazio estivo con palcoscenico, bar e giardino, viene usato per manifestazioni culturali e spettacoli ricreativi. Un edificio attiguo di 53 m2 e stato acquistato lo scorso anno dall’UI e sara prossimamente ristrutturato coi mezzi della legge 85/98 per ampliare la sede rovignese. La C.I. dispone di buone attrezzature: un centro audio- video con televisore e videoregistratore, maxischermo, impianto voci e luci, computer con stampante e scanner, proiettore di diapositive, impianto Hi-Fi ed altre attrezzature di ufficio e bar. Molte le sezioni artistiche tradizionalmente attive: coro maschile, femminile e misto (70 el.) , minicantanti (30), midicantanti (20), arti figurative (10); la sezione sportiva comprende le squadre di pallavolo femminile e maschile, calcio, scacchi e briscola e tressette. Tra le iniziative più importanti che la C.I. tramanda da decenni , vanno menzionati gli “Appuntamenti rovignesi” che coinvolgono i soci oltre che con spettacoli delle sezioni anche col gioco della tombola. D’estate invece vengono organizzate all’aperto le “Serate in famiglia” frequentate da qualche centinaio di persone e da moltissimi esuli e turisti. La Comunità degli Italiani nella citta di Rovigno è un punto fermo della cultura locale, attenta agli aspetti particolari delle tradizioni rovignesi. |
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