Sipadan '98

"Ho già visto luoghi come questo, ma ormai sono trascorsi cinquant' anni. Ciò che abbiamo oggi ritrovato è un' opera d'arte irripetibile e intatta." J.Cousteau

 

Con queste parole, ormai tanti anni or sono, il comandante Cousteau descriveva la minuscola isola di Sipadan, talmente speciale che la Calypso vi restò per più di un mese. Dopo la sua presentazione ufficiale al mondo, l'isola divenne ben presto celebre tra i subacquei, attratti in numero sempre crescente dalle sue meraviglie sommerse. Ora le bianche spiagge di Sipadan sono in grado di offrire resort e strutture turistiche in grado di ospitare un gran numero, forse un tantino esagerato, di sub provenienti da ogni parte del globo. Come deve essere stata diversa ai tempi delle prime esplorazioni! Malgrado ciò, la cosa più straordinaria è che ancora oggi la sua vita sottomarina si presenta esuberante e ricca come tanti anni fa, ed anche se qualche tratto di reef è stato rovinato dal passaggio di qualche subacqueo incurante, la quantità di pesce sembra addirittura essere aumentata rispetto al passato. Il perchè essa sia anche conosciuta come "isola delle tartarughe" è molto facile scoprirlo non appena si mette la testa sott' acqua: in ogni immersione, immancabilmente, si è circondati da decine di testuggini di differenti specie, intente a nutrirsi, accoppiarsi e riposarsi, assolutamente incuranti della presenza umana. Da sempre infatti le tartarughe marine si sono date appuntamento sulle sue spiagge per deporre le uova, terribile fatica che viene adempiuta dopo un lunghissimo viaggio per mare, secondo una legge della natura che ancora rimane un mistero.

Sipadan, situata a poche miglia dalle coste orientali del borneo malese, si può definire come la guglia di un antico vulcano sottomarino ormai spento, appena affiorante sulla superficie del mare e coperta da una maestosa foresta equatoriale. Il reef la circonda completamente, essendo parecchie volte più esteso della terraferma, e sprofonda deciso verso profondità abissali già a pochi metri dalla spiaggia. Uno dei motivi infatti per cui l' isola è diventata celebre è appunto l' impressionante drop-off che si apre proprio di fronte al Borneo Divers, il primo resort costruito sull' isola: probabilmente l' unico posto al mondo in cui un sub può tuffarsi da terra e, a pochi metri dalla riva, "volare" su una parete affacciata su 600 metri d'acqua. Un esperienza unica. In queste acque, nel cuore dell' Indopacifico, si contano una settantina di specie di corallo e parecchie centinaia di pesci, che le rendono tra le più ricche del pianeta, seconde forse solo all' Indonesia o alla Papua. Essendo inoltre crcondata dal mare aperto per molte miglia, numerosi pelagici sono irrimediabilmente attratti dalla abbondante presenza di cibo, tanto da divenirne addirittura stanziali: è questo il caso delle enormi colonie di carangidi e barracuda che compiono ogni giorno il perimetro dell' isola, serrati in giganteschi branchi che assumono le sembianze di un vortice e che spesso si mescolano tra loro sotto l' occhio incredulo dei sub. Un' altra caratteristica di queste acque è quella di essere spesso piuttosto torbide: le variazioni repentine di visibilità sono frequenti, tanto che può capitare di immergersi al mattino con una visibilità straordinaria per poi, al pomeriggio, trovarsi in mezzo ad una "brodaglia" verdognola; ciò è dovuto all' abbondante fioritura di plancton, fattore che, assieme alle correnti, rende cosi prolifiche le acque di Sipadan.

continua: Log Book

 

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