Corso di Meditazione

Lezione 2

 

Cari studenti, un caro saluto ed una buona settimana a tutti. Ecco la seconda lezione. Se avete applicato con coscienza e volontà quanto vi ho chiesto di attuare durante la prima settimana, avete conosciuto un nuovo aspetto di voi stessi. Infatti, il corpo di cui eravate abituati a non percepire l'esistenza solamente durante il sonno, ha cessato di trasmettere sensazioni anche in stato di veglia. Avete cessato quindi di essere una sorta di burattino nelle mani di una quotidiana meccanicità e siete intervenuti con coscienza riuscendo a dominare un aspetto importante di voi stessi. Badate bene, capirete che sto dando per scontato una buona riuscita della tecnica di rilassamento in quanto, visto che nessuno ha postato evidenziando dubbi o incertezze, i casi sono due: o non avete lavorato (e ciò non è un buon indice) o è andato tutto bene; io, che vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, propendo per la seconda ipotesi. Il processo di rilassamento corporeo VA SEMPRE ESEGUITO all'inizio di una seduta di meditazione; naturalmente la ripetitività avrà come conseguenza un più celere svolgimento del processo stesso perché, come accade per ogni cosa, quando si prende confidenza con una tecnica si finisce per svolgerla sempre più celermente ottenendo sempre risultati migliori. Ciò che ora vi impegna per venti minuti, mezz'ora, tra poche settimane necessiterà di pochi minuti. In questa seconda lezione cercherò di spiegarvi una prima finalizzazione dell'ottenuto rilassamento portandovi ad avere una percezione netta e dominata del vostro battito cardiaco. Il nostro cuore non è solo di vitale importanza per l'organismo fisico; esso è di incommensurabile rilevanza anche per lo spirito. Le scuole di conoscenza insegnano che l'unico atomo divino presente nel corpo umano dopo la caduta, è depositato proprio nel cuore. L'atomo "NOUS" (termine greco che significa Mente / Spirito) il simbolo più prezioso della nostra potenziale natura divina. Vediamo come svolgere la pratica per godere appieno della presenza del cuore. Nella quiete del nostro luogo dedicato alla meditazione il nostro corpo ha gradualmente cessato di trasmetterci sensazioni. Le prime nuove impressioni sono affiorate; ci sentiamo molto leggeri, o ci sembra di diventare enormi, di essere in espansione, o percepiamo una serenità ed una tranquillità non certo rilevabile durante uno stato ordinario di veglia o di sonno, ecc… Nell'ambito di queste impressioni, dunque, riusciamo a percepire distintamente un suono ripetitivo; è il battito del nostro cuore; esso è lì a segnalarci che palpita in continuazione per consentirci di vivere e di godere di tutto quello che normalmente non percepiamo; così come normalmente non percepiamo il suo battito, così in quello stato di assoluta tranquillità il poterlo percepire ci indica che si è aperto un nuovo mondo di fronte a noi un mondo di nuove percezioni, percezioni superiori, percezioni più elevate. Lo percepiamo, lo percepiamo, lo percepiamo … Invade tutto il nostro corpo e può risuonare contemporaneamente in ogni parte di esso. Ora svolgiamo un lavoro cosciente di separazione e facciamo sì di riuscire a sentire il battito sulla punta del naso e, dopo qualche secondo, nel palmo della mano destra e poi di seguito, con durata a piacere, in quello della sinistra, poi nel piede destro, in quello sinistro, poi in ogni parte in cui vogliamo sentirlo ed ancora in tutto il corpo. Attenzione, non vi è contraddizione tra l'ottenimento di assenza completa di sensazioni fisiche da parte del corpo e percezione sensoriale del battito cardiaco; praticando, comprenderete come tale sensazione prescinda totalmente dalla fisicità e come essa risulti di fatto "extracorporea" ancorché riferita a parti fisiche. La durata dell'esercizio è a piacere e personalizzabile. Lo scopo è arrivare al risultato della PERCEZIONE COMANDATA DEL BATTITO.Starà poi ad ognuno di voi stabilirne la durata anche in relazione a quanto il vostro corpo vi consentirà di rimanere immobili; quest'ultima considerazione mi dà lo spunto per una conclusiva precisazione. Dato per scontato che durante la meditazione il corpo non deve muoversi, dobbiamo fare in modo di trovare una posizione dello stesso che sia EQUILIBRATA. Se il nostro corpo è ben equilibrato potrà mantenere la stessa posizione per un'ora e anche più. Non è difficile ottenere ciò; esso ha due lati pressoché identici, destro e sinistro, e una spina dorsale nel mezzo che si regge dritta con alla sommità un collo e una testa che, per quanto pesanti, se mantenuti allineati sopra di essa, non ci danno fastidio. Perciò quando meditate lasciate che il corpo raggiunga la sua condizione di equilibrio naturale. In questa ricerca di equilibrio potrà essere utile (per chi adotta la posizione del loto o similari) tenere sollevati (con un apposito cuscino) i glutei rispetto alle ginocchia di tanti centimetri quanti saranno necessari per sentirsi ben equilibrati (solitamente tra dieci e venti centimetri). ………….. domanda: mi sono puntualmente "cimentata" nella prima settimana di pratica dedicata al rilassamento corporeo, che tu suggerivi di facilitare immaginando il propagarsi progressivo di un'onda blu dal basso verso l'alto. Visualizzare colori, forme o immagini più complesse è per me faticoso e frustrante - dipende dal fatto che sono un'auditiva e quindi più sensibile all'impatto di suoni e parole? Esistono esercizi mirati per sviluppare il canale visivo e attivarlo in fase di meditazione? Grazie, Emanuela risposta: Direi che la meditazione non deve essere mai frustrante, ma piuttosto piacevole. Però è anche vero che è necessaria una certa disciplina per poter vincere tutte quelle resistenze che il corpo fisico, l'ego e la personalità dell'individuo pongono ad ostacolo del praticante. L'esercizio sul canale visivo (come lo definisci tu) è finalizzato a disciplinare l'utilizzo dell'immaginazione. Il canale auditivo, in questo caso, può essere appagato da una musica di sottofondo (adeguata ovviamente) o - personalmente lo preferisco - completamente escluso cercando di trovarsi in un luogo il più possibile silenzioso. Questo facile esercizio di immaginazione (quello della luce blu), come spiegato da Idrogeno, in questo caso è solamente un piccolo espediente per facilitare il rilassamento, non è nulla di eccezionale. Esistono esercizi più adeguati, ed è importante che tu li esegua (in futuro) con molto impegno, data la tua difficoltà, ma per ora... relax. Segui diligentemente tutti gli esercizi che Idrogeno SI 12 posterà e vedrai che progressivamente arriverai ad ottenere i risultati. Pratica con perseveranza, ma senza stressarti. Rilassati e per ora... ascolta il tuo cuore

 

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