MEDITAZIONE
Lezione 10 Carissimi fratelli mi appresto, con questa lezione, a concludere il corso di meditazione. Tutto quello che ho scritto nelle precedenti lezioni, rappresenta un compendio di tecniche meditative. Avrete notato come le stesse abbiano gradatamente risentito dell’influenza della Gnosi fino ad arrivare a trasmettervi la chiave per la realizzazione del primo fattore della rivoluzione della coscienza: la morte dell’Io. Ritengo però che andare oltre con questo metodo didattico nel viaggio della conoscenza gnostica non sia produttivo. E’ mia convinzione che per studiare gli altri due fattori (il processo della nascita dei corpi solari e il sacrificio per l’umanità) non si possa prescindere da un supporto fisico-logistico rappresentato da un insegnante ed una associazione. Nella terza lezione ho fatto riferimento all’importanza che riveste l’essere in rapporto diretto con il proprio istruttore. Mi piace avere l’occasione di riscriverne perché la mia esperienza di gnostico è tuttora, dopo quasi dieci anni, un continuo riferimento a colui che mi introdusse alla Gnosi; ora egli, da missionario qual è, sta dando la Gnosi in un’altra città e le occasioni di incontrarlo sono rare; ma egli è come se fosse sempre con me, a consigliarmi, ad esortarmi. Quando mi assalgono dei dubbi su come affrontare alcune situazioni, mi concentro, immagino come si comporterebbe lui e agisco in conseguenza. Difficile è l’errore. L’Associazione è altrettanto fondamentale; offre un riferimento sicuro, supporti e documenti di studio, una sala di meditazione e/o conferenze, continue possibilità di conoscere persone con cui condividere gli stessi obiettivi, le stesse speranze e le stesse certezze. Come quella di ritrovarsi dopo qualche tempo ad avere al proprio fianco degli autentici fratelli pronti a sacrificarsi per te, disinteressatamente, ogniqualvolta ce ne sia bisogno. Io sono stato fortunato, molto fortunato; la mia speranza è che tutti quelli che mi hanno seguito, che hanno scoperto in loro un anelito spirituale, che hanno una seria intenzione di intraprendere il cammino, abbiano la possibilità di frequentare un corso. Non importa in quale città o di quale organizzazione; l’importante che sia autentica GNOSI; e l’autenticità nascerà in voi stessi grazie all’impegno profuso ed alla qualità del lavoro che svolgerete. La gnosi è un cammino duro e difficile, non per niente il Maestro lo chiama “il sentiero del filo del rasoio” che rende perfettamente l’idea di come sia facile scivolarne via. Ciononostante è percorribile, ma ci vuole VOLONTA’. Tanta. Ecco perché il motto degli gnostici è “THELEMA”. Ultimi consigli. Tenete un diario delle vostre pratiche e delle vostre esperienze; annotate i cambiamenti nel vostro comportamento quotidiano. Se riuscite ad avere più pazienza in un’occasione in cui la perdevate regolarmente, scrivetelo; se vi adoperate nel cambiare la ripetitività e la meccanicità della vita di ogni giorno, scrivete cosa avete fatto; se nutrite sentimenti di felicità o vi sentite più ottimisti, registratelo. Servirà a fissarne meglio nella vostra mente il ricordo e una periodica consultazione vi aiuterà a verificare i progressi compiuti. Preparatevi comunque agli inevitabili alti e bassi. Un giorno sembrerà che tutto vada a gonfie vele, il successivo sembrerà di tornare al punto di partenza. Scrivete anche questo e continuate a praticare. Il vostro diario rimarrà un essenziale punto di riferimento. Potenziate inoltre il più possibile la concentrazione (vedi lezione #3). Ricordatevi che SENZA CONCENTRAZIONE NON C’È MEDITAZIONE. Un paragone rende bene l’idea del livello di concentrazione di cui avremmo bisogno nel praticare: dovremmo restare concentrati come se quello che stiamo facendo fosse l’ULTIMA cosa che ci resta da fare nella vita; null’ altro che serve; null’altro di utile. Infine un’ultima esortazione: non disperdete eccessive energie in attività che non siano strettamente correlate con l’avanzamento nel cammino. Quello che scrivo non è casuale; è riferito a tutti i fratelli che stanno dibattendo in lista. Non ho mai fatto alcun riferimento, nelle mie lezioni, alla lista. Ho intrapreso il compito didattico cercando di impostare il corso di lezioni in maniera del tutto svincolata dalla stessa in modo che queste potessero avere valenza (come è logico che sia) anche per il futuro ed in qualsiasi altro contesto fossero lette e studiate. Credo di essere riuscito in questo compito. Ma ultimamente i toni della lista (complice quanto postato sull’uso sapiente dell’energia sessuale e sul matrimonio) rischiano di sviarci dall’obiettivo. Sarete certamente tanto acuti da capire che la mia riflessione non è un attacco alla libertà di espressione, non è un attacco al libero scambio di idee, non vuole censurare il confronto tra opinioni; il FATTO è che per avanzare nel cammino abbiamo bisogno di OGNI BRICIOLO DI ENERGIA E DI ATTENZIONE. La nostra vita interiore non è un democratico seppur vivace parlamento; non è una libera comparazione tra tesi di destra o di sinistra; E’ ESCLUSIVAMENTE UNA LOTTA AUTORITARIA E DITTATORIALE CONTRO NOI STESSI per vincere la quale dobbiamo dirigere OGNI NOSTRO SFORZO verso l’obiettivo prefissato. Vi scrive una persona (in questa vita mi trovo a svolgere l’attività di avvocato) che vive ogni giorno tra tesi e antitesi, che sa perfettamente (uno splendido esempio di terrena dualità) come per ogni ragionamento, per ogni dissertazione, per ogni argomentazione esiste un ragionamento, una dissertazione, un’argomentazione contraria in grado di apparire altrettanto logicamente valida e convincente. Si può andare avanti tutta la vita a sostenere la propria tesi, a discutere su ciò che è giusto o non è giusto, su ciò che è verità o ciò che non è verità. Ma poi un giudice, come nei Tribunali terreni, è chiamato a decidere, e senza appello. E allora il nostro impegno verrà controllato, i nostri sforzi soppesati, il nostro tempo valutato. Fratelli, chi ha orecchie per intendere intenda; come detto, si può pensare e scrivere il tutto e il contrario di tutto con la stessa efficacia. Cercate DENTRO DI VOI la verità dopodiché sfruttate il dono del libero arbitrio e comportatevi in conseguenza.