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Glossario "minimo"

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N-Z

(ultimo aggiornamento: 22/10/03 )

A

ACQUA PRECIPITABILE

PRECIPITABLE WATER
(W)

Quantità massima di pioggia che può cadere, se vengono soddisfatte le condizioni favorevoli per la precipitazione. E' definita come lo spessore di acqua liquida, misurata in centimetri o in pollici, risultante dalla condensazione di tutto il vapore acqueo contenuto in una colonna verticale di atmosfera su un'area di un centimetro quadrato.
Formula

ADDOSSAMENTO OROGRAFICO

Vedi Stau.

ADIABATICI, PROCESSI

Processi che avvengono senza scambio di calore con l'esterno.

ADIABATICI, PROCESSI NON

Processi che avvengono con scambio di calore con l'esterno.

ADIABATICHE SECCHE

DRY ADIABATICS

Rappresentano la legge di variazione della temperatura di una particella di aria secca, oppure umida non satura, che si sposti di livello per una causa qualsiasi. La temperatura varia di 1 grado per ogni 100 metri di quota.

ALBEDO

Frazione di energia che si perde nello spazio per riflessione.

ALIASING

Fenomeno che si genera nei modelli numerici di previsione e per cui si ha un fittizio trasferimento di energia tra la piccola e la larga scala. Viene eliminato con l'uso di tecniche spettrali.

ALISEI

Venti che soffiano continuamente tra circa 5° e 30° di latitudine. Furono regolarmente utilizzati per la navigazione a a vela. Sono dovuti allo spostamento dell'aria dalle fasce di alta pressione verso la fascia equatoriale delle basse pressioni. La forza di Coriolis devìa questo spostamento verso destra nell'emisfero nord e verso sinistra nell'emisfero sud; gli A. spirano quindi da nord-est a nord dell'equatore e da sud-est al sud. La quota che essi raggiungono non supera di molto 1-2 km, dove si trova un'inversione.

ALTEZZA

Distanza verticale tra una superficie orizzontale o un punto dello spazio atmosferico ed una superficie orizzontale di riferimento.

ALTEZZA DELL'ONDA

(Moto ondoso). Distanza verticale fra il cavo e la cresta dell'onda.

ALTITUDINE

Distanza verticale tra una superficie orizzontale o un punto dello spazio atmosferico e il livello medio del mare (lmdm).

ALTITUDINE-PRESSIONE

Altitudine calcolata secondo un'atmosfera fittizia (atmosfera tipo o standard) al di sopra della superficie isobarica 1013,2 hPa.

ANALISI DI SCALA

In meteorologia dinamica, stima dell'ordine di grandezza di ciascun termine nelle equazioni differenziali che rappresentano le leggi fisiche governanti l'atmosfera, allo scopo di decidere quali e quanti trascurarne per semplificare il sistema.

ANALOGIE, METODO DELLE

Consiste nella possibilità di confrontare una certa situazione, per esempio quella attuale, con un'altra verificatasi in epoca anteriore e che presenti le stesse caratteristiche evolutive. La validità di detto metodo è ancora oggi oggetto di discussione.

ANTICICLONE

Zona di alta pressione caratterizzata da isobare generalmente chiuse e con valori di pressione decrescenti dal centro alla periferia.
Approfondimento

ANTICICLONI CONTINENTALI INVERNALI

Anticicloni semipermanenti. Fra tutti gli A., sono i maggiori generatori di nebbie. Queste sono persistenti ed occupano in particolar modo le regioni centrali dell'area anticiclonica e possono durare anche parecchie settimane.

ANTICICLONI DI CHIUSURA

Anticicloni mobili costituiti da aree di alta pressione che dividono le varie famiglie di cicloni. Si formano nella parte posteriore di ogni intera famiglia. Rispetto agli anticicloni interciclonici, possiedono una maggiore intensità, centri di massimo con più isobare chiuse ed un'estensione paragonabile a quella di un ciclone centrale.

ANTICICLONI DINAMICI

Altro nome con cui sono noti gli anticicloni permanenti. Vengono detti dinamici poiché sono una conseguenza diretta della circolazione intertropicale.

ANTICICLONI FREDDI

Altra denominazione con cui sono noti gli anticicloni mobili. Devono questo nome all'aria fredda da cui sono costituiti.

ANTICICLONI INTERCICLONICI

Anticicloni mobili costituiti da aree di alta pressione inserite fra i singoli cicloni di una stessa serie. In realtà, più che di A., si tratta di cunei d'alta pressione non tanto estesi e generalmente dello stesso ordine di grandezza dei cicloni entro cui si frappongono.

ANTICICLONI MIGRANTI

MIGRATORY HIGHS

Aree di alta pressione che si formano, ad intervalli, durante l'anno. Gli A.M., pur spostandosi anch'essi sotto l'impulso dei venti da occidente, sono più stabili dei cicloni.

ANTICICLONI MOBILI

Si suddividono in anticicloni interciclonici e anticloni di chiusura. Sono costituiti da aria fredda post-ciclonica, artica se si tratta di A.M. del fronte artico ed intermedia se invece si tratta di A.M. del fronte tropicale. Hanno una tropopausa alquanto bassa (7-8 km) sia alle medie latitudini e sia anche quando arrivano alle latitudini subtropicali.

ANTICICLONI MONSONICI

Altro nome con cui sono noti gli anticicloni semipermanenti. Sono detti anche anticicloni stagionali.

ANTICICLONI PERMANENTI

A. della fascia subtropicale. Sono chiamati anche anticicloni dinamici. Il corpo di questi A. è costituito da aria tropicale, è molto massiccio, occupa tutta la troposfera e talvolta penetra anche nella bassa stratosfera.

ANTICICLONE RUSSO

Anticiclone semipermanente che si forma sulla Russia durante il periodo invernale. In realtà non è altro che un grande ed ampio promontorio dell'anticiclone continentale asiatico.

ANTICICLONI SEMIPERMANENTI

Sono poco mobili e si formano d'inverno sui continenti raffreddati delle medie e delle alte latitudini. Gli strati d'aria sovrastanti queste regioni, si raffreddano sia per contatto con il suolo sia per irraggiamento diretto e, diventando in questo modo specificamente più pesanti, discendono dando luogo alla formazione di aree anticicloniche. D'estate questi A., a causa del riscaldamento dei continenti, svaniscono o presentano un campo barico relativamente alto o quasi livellato e quindi privo di gradienti.

ANTICICLONI STAGIONALI

Altro nome con cui sono noti gli anticicloni semipermanenti. Sono detti anche anticicloni monsonici.

ANTICICLONI SUBTROPICALI

Anticicloni permanenti. Hanno una tropopausa molto alta ed una stratosfera fredda. Inoltre, nei loro strati più bassi sono alimentati dall'aria polare degli anticicloni di chiusura dei sistemi ciclonici del fronte tropicale. Raggiunti i tropici, l'aria polare si trasforma gradualmente in aria tropicale. Gli A.S. rivestono una grande importanza nell'evoluzione del tempo alle latitudini temperate.

ARIA ARTICA (A)

Aria proveniente dal mar glaciale artico. E' sempre una massa d'aria fredda, dato che è l'aria più fredda che conosciamo.

ARIA EQUATORIALE (E)

Aria proveniente dalle zone equatoriali, ma che non raggiunge l'Europa.

ARIA POLARE (P)

Aria proveniente dalle regioni artiche e subartiche dell'emisfero nord e dalle regioni antartiche e sub-antartiche dell'emisfero sud. Può assumere il ruolo di massa fredda o di massa calda a seconda della sua origine e secondo la stagione.

ARIA SECCA

Aria alla quale è stato tolto il vapore acqueo. Generalmente si dice che l'aria è secca quando l'umidità relativa è bassa.

ARIA TROPICALE (T)

Aria originaria delle zone degli alisei di entrambi gli emisferi, limitate verso il polo dalla fascia delle alte subtropicali. Per le nostre latitudini, è sempre una massa calda. Per contro, a latitudini più basse, può assumere il ruolo di massa fredda in confronto all'aria equatoriale.

ARIA UMIDA

Si dice generalmente che l'aria è umida quando l'umidità relativa è alta.

ARIA UMIDA NON SATURA

Aria in cui il vapore acqueo non raggiunge la saturazione.

ASCENDENZE TERMICHE

Correnti convettive. Sono caratteristiche delle masse d'aria instabili. Esse danno origine a nubi di tipo particolari, i cumuli.

ASSE DI UNA DEPRESSIONE

Linea che partendo dal centro della depressione al suolo, unisce i centri della depressione corrispondenti a tutte le quote. Un asse molto inclinato, dal suolo alla quota, è indice di forte dinamicità. Un asse che va via via verticalizzandosi, può preannunciare il prossimo colmamento della depressione."

ATMOMETRO DI BELLANI

Strumento utilizzato nelle stazioni agricole canadesi. E' un piccolo piatto nero e poroso, mantenuto umido e posto ad un'altezza di 4 piedi, al di sopra della superficie del suolo.

ATMOSFERA

1. Fluido gassoso che, soggetto alla forza di attrazione della Terra, l'avvolge de è con essa solidale nei suoi movimenti di rivoluzione e rotazione, per i quali è anche sottoposta alla forza centrifuga. 
2. Unità di misura della pressione, utilizzata soprattutto nell'industria. Equivale ad 1 kg per cm quadrato. Corrisponde quasi alla pressione atmosferica, da cui il nome.

ATMOSFERA ADIABATICA

Atmosfera caratterizzata da un gradiente adiabatico.

ATMOSFERA BAROCLINA

Atmosfera in cui le superfici di ugual densità e quelle isobariche risultano inclinate e non parallele alla superficie terrestre.

ATMOSFERA BAROTROPICA

Atmosfera in cui le superfici isobariche e quelle di uguale densità sono parallele alla superficie terrestre. Si tratta di un'atmosfera ideale, poiché presuppone l'assenza di differenze termiche sulla Terra. Una tale atmosfera sarebbe in quiete rispetto alla Terra, venendo a mancare in essa le differenze di pressione che producono il moto.

ATMOSFERA INDIFFERENTE

L'atmosfera si definisce indifferente, in corrispondenza di una data quota, quando l'eventuale spostamento verticale di una particella d'aria non genera alcun sistema di forze e la particella spostata rimane nella sua nuova posizione.

ATMOSFERA INSTABILE

L'atmosfera si definisce instabile, in corrispondenza di una data quota, quando l'eventuale spostamento verticale di una particella d'aria genera un sistema di forze che allontana sempre più la particella dalla posizione di partenza.

ATMOSFERA LIBERA

Quella parte dell'atmosfera che è lontana dalla diretta influenza del suolo.

ATMOSFERA POLITROPICA

Modello di atmosfera in cui l'andamento della pressione con la quota più si avvicina alle condizioni reali.

ATMOSFERA STABILE

L'atmosfera si definisce stabile, in corrispondenza di una data quota, quando l'eventuale spostamento verticale di una particella di aria genera un sistema di forze che tendono a ricondurre la particella nella posizione primitiva.

ATMOSFERA SUBADIABATICA

Atmosfera caratterizzata da un gradiente subadiabatico.

ATMOSFERA SUPERADIABATICA

Atmosfera caratterizzata da un gradiente superadiabatico.

ATMOSFERA TIPO (OACI)

E' un'atmosfera di riferimento, le cui proprietà sono definite in funzione dell'altezza. L'aria tipo è definita al livello del mare con le seguenti caratteristiche, a 45 gradi di latitudine: 
Temperatura: 15 gradi centigradi - diminuisce nei primi 11 km di 6,5 gradi centigradi ogni 1000 metri (gradiente verticale) - tra 11 e 20 km è costante, pari a -56,5 gradi centigradi
Pressione: 760 mmHg, pari a 1013,25 hPa
Peso molecolare: 28,966
Densità: 1,226 kg/mc- Umidità: 0.

ATTINOMETRIA

Parte della meteorologia che misura l'intensità calorifera e luminosa delle radiazioni solari per mezzo di attinometri.

ATTINOMETRO

Apparecchio per la misurazione del calore solare. E' costituito da un grosso termometro di vetro, contenente una soluzione di solfato ammonico, posto in una cassetta che ha tre pareti annerite ed una di vetro (è quella che si volge verso i raggi solari).

ATTRITO, FORZA D'

Forza che, al suolo (ed in misura decrescente fino a circa 1000 metri di quota), costringe il vento a tagliare le isobare facendolo convergere nelle zone di bassa pressione e divergere da quelle di alta.

AURORE BOREALI

Si producono a quote comprese tra 700 e 1000 km e sono dovute all'arrivo nell'atmosfera terrestre delle regioni polari di particele ionizzate emesse dal Sole e la cui traiettoria viene influenzata dal campo magnetico terrestre.

AUSTRO

Vento caldo e umido che proviene dal Mezzogiorno.

AVVEZIONE

Sostituzione di uno più strati della colonna d'aria preesistente (in deflusso) con aria (in afflusso) più fredda o più calda. L'A. è il maggior responsabile delle variazioni locali di pressione, rispetto ai movimenti verticali ed alla convergenza o divergenza.

AVVEZIONE CALDA

Produce diminuzione di pressione.

AVVEZIONE FREDDA

Produce alla base della colonna aumenti di pressione, in quanto l'aria fredda è più densa e quindi, a parità di volume, ha massa maggiore di quella calda.

AVVISI DI TEMPESTA

Sono "messaggi di pericolo" emessi per la sicurezza della navigazione marittima, sia d'altura che di costa e per la protezione meteorologica dei litorali.

AZIONE 43

Programma di costituzione di una rete integrata di boe meteorologiche-oceanografiche nelle acque europee, concepito dalla Cooperazione scientifica e tecnica in seno alla CEE.

B

BACINO DI EVAPORAZIONE

Strumento usato dall'ufficio meteorologico degli Stati Uniti. Fornisce valori sovrastimati, a causa del riscaldamento dell'acqua contenuta nel bacino.

BAR

Unità di misura della pressione introdotta da V.Bjerknes nel 1912, definita dalla forza di 1 milione di dine esercitata sulla superficie di 1 cm2. In pratica però, essendo questa misura troppo grande, si usa la sua millesima parte, detta millibar (mb).

BARIA

Unità di pressione nel sistema C.G.S. Equivale ad 1 dina su cm quadrato. Nella pratica viene usato il millibar (mb) = 1000 barie, per non misurare la pressione atmosferica con numeri troppo grandi.

BARNES, FORMULA DI

BARNES'S FORMULA

Formula sufficientemente accurata introdotta da Barnes (1968) per semplificare  il calcolo della temperatura di condensazione per sollevamento, altrimenti calcolabile attraverso procedure iterative poiché funzione implicita di temperatura e punto di rugiada del livello d'inizio del sollevamento stesso.

BAROGRAFO

E' un barometro aneroide registratore. L'indice porta una pennina riempita d'inchiostro che si sposta su una carta fissata ad un tamburo ruotante. Nei B. si mettono parecchie capsule in serie per amplificare l'azione dei cambiamenti di pressione.

BAROGRAMMA

Il diagramma di registrazione della pressione atmosferica.

BAROMETRO ANEROIDE

Consiste in una capsula metallica nella quale è stato praticato il vuoto. Le deformazioni della capsula sono trasmesse ad un indice che si sposta davanti ad un quadrante graduato in base ad una taratura effettuata mediante confronto con un barometro a mercurio. I B.A. sono poco ingombranti e facilmente trasportabili, al contrario del barometro a mercurio. Tuttavia, a causa del loro meccanismo e delle proprietà delle capsule, essi possono sregolarsi ed è necessario controllarli periodicamente per confronto con un barometro a mercurio.

BAROSCOPIO

Piccola bilancia utilizzata per la verifica sperimentale dell'esistenza della spinta archimedea.

BAROSFERA

Termine proposto per indicare la parte più bassa e pesante dell'atmosfera, fino a 8 km di quota.

BAROSISMI

Vibrazioni sismiche del suolo, provocate da azioni atmosferiche (vento e mare agitato), in concomitanza con sensibili depressioni barometriche.

BAROTERMOGRAFO

Dispositivo registratore della temperatura e della pressione atmosferica; come strumento usato nelle esplorazioni aerologiche, è conosciuto col nome di meteorografo.

BASSA PRESSIONE DINAMICA

Bassa pressione che si estende dal suolo fino all'alta troposfera.

BERGERON, PROCESSO DI

Processo descritto da Bergeron nel 1935, mediante cui, nelle nubi miste prevalentemente composte di gocce d'acqua sopraffuse, i cristalli di ghiaccio si accrescono a spese delle gocce d'acqua.

BIOCLIMATICI, INDICI

Indici numerici che trovano applicazione in biometeorologia e bioclimatologia medica. Esprimono una valutazione della condizione fisiologica umana (di benessere o di disagio) mediante formule matematiche, in relazione ad alcuni parametri meteorologici come temperatura, umidità relativa, vento, pressione atmosferica. I principali I.B. sono:
Indice di Scharlau
Indice di Thom
Wind chill
Heat Index
SSI
Humidex
Indice RSI
Temperature-Humidity Index (THI)
Indice T° equivalente

BOLAM

(BOlogna Limited Area Model). Modello ad area limitata sviluppato presso il centro ISAO-CNR di Bologna, nelle due versioni a differente risoluzione spaziale in cui questo modello risulta operativo presso il Centro Meteo-Idrologico della Regione Liguria.

BORA, PORTA DELLA

Una delle vie di accesso diretto al mare mediterraneo per le masse d'aria fredda provenienti dai quadranti settentrionali. Altre vie d'accesso sono la porta di Gibilterra, la valle del Rodano e della Garonna.

BRINA

Deposito di ghiaccio dall'aspetto cristallino, generalmente a forma di scaglie, aghi, piume o ventagli.

BRUNT, LEGGE PARABOLICA DI

Regola il raffreddamento del suolo, nell'ipotesi di vento debole e cielo sereno. Esprime in termini quantitativi il rapporto che intercorre tra umidità atmosferica e perdita di energia per irraggiamento (quanto più è ridotta l'umidità, tanto maggiore sarà la perdita di energia).

C

CALIGINE

Sospensione nell'atmosfera di particelle secche estremamente piccole, invisibili ad occhio nudo, la cui concentrazione è sufficiente a dare all'aria un aspetto opalescente.

CALIGINE DA SABBIA

Sospensione nell'atmosfera di polvere o di minuti granuli di sabbia sollevati dal suolo prima del momento dell'osservazione da una tempesta di polvere o di sabbia.

CALMA DI VENTO

Quando la velocità del vento è inferiore a 1 nodo (1 nodo = 1 miglio nautico all'ora = 1,852 km/h).

CALORE LATENTE DI CONDENSAZIONE

Quantità di calore liberata da 1 grammo di vapore acqueo che condensa (600 calorie o 2500 joule).

CALORE LATENTE DI EVAPORAZIONE(L)

LATENT HEAT OF EVAPORATION

Quantità di calore che occorre fornire ad 1 grammo di acqua per farla evaporare. Essa ammonta a circa 600 calorie (2500 joule). Sebbene vari con la temperatura, spesso viene considerato costante.

CALORE LATENTE DI FUSIONE

Quantità di calore che deve essere fornita a 1 kg di sostanza che ha raggiunto il suo punto di fusione, per trasformarla da solido a liquido.

CALORE SPECIFICO

Si dice C.S. di una sostanza la quantità di calore necessaria per innalzare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 kg di quella sostanza. Varia da sostanza a sostanza ed è generalmente piccolo per i solidi e grande per i liquidi.

CALORIA

Quantità di calore necessaria per fare aumentare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 g d'acqua.

CAMPO BARICO AL SUOLO

In pratica, si traccia riportando, su una carta geografica, in corrispondenza delle varie stazioni meteorologiche, il valore della pressione ridotto al livello del mare ed unendo con una linea tutti i punti aventi la medesima pressione.

CAMPO BAROCLINO

Campo in cui le superfici isobariche risultano inclinate e precisamente più alte e più distanziate fra loro dalla parte dell'aria calda, più basse e più ravvicinate tra loro dalla parte dell'aria fredda.

CAPANNINA METEOROLOGICA

Approfondimento

E' stata concepita per la più idonea sistemazione degli strumenti destinati alla misura ed alla registrazione della temperatura dell'aria e delle grandezze ad essa collegate (umidità relativa, temperatura del punto di rugiada, tensione di vapore,ecc.).

CAROTAGGIO DEI GHIACCI, TECNICA DEL

Tecnica attraverso cui si riesce a stabilire le grandi variazioni climatiche della Terra. Un buon testo divulgativo su questo argomento è: CALDER, N., - La macchina del tempo, Zanichelli, Bologna.

CARTE SINOTTICHE

Carte così denominate perché riferite alle osservazione effettuate nello stesso tempo da tutte le stazioni di una rete meteorologica mondiale.

CEILING

Altezza della base delle nubi più basse, quando la base è al di sotto di 1500 metri o al di sotto dell'altitudine minima di settore più elevata, se quest'ultima è superiore a 1500 metri, e quando le nubi coprono più della metà del cielo.

CEPPMT

Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine. Ha sede a Reading (U.K.).

CHILOCALORIA

Unità di misura del calore. 1 kcal è la quantità di calore necessaria per fare aumentare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 kg di acqua; 1 kcal=1000 calorie.

CICLOGENESI

Processo che porta alla formazione di un minimo di pressione. Perché abbia inizio una ciclogenesi, si deve avere divergenza orizzontale in quota, con rimozione di più aria di quanta se ne accumuli per convergenza orizzontale al suolo.

CICLONE

Zona di bassa pressione con isobare generalmente chiuse e valori di pressione crescenti dal centro alla periferia.

CLIMA

Insieme dei fenomeni meteorologici caratterizzanti lo stato medio dell'atmosfera in un punto della superficie terrestre. Tenendo presenti le influenze del C. sulla vita, può anche definirsi il complesso delle condizioni atmosferiche che rendono una regione più o meno adatta alla evoluzione delle varie specie vegetali e animali e in particolare dell'uomo. Gli elementi che lo costituiscono sono l'umidità, la temperatura, i venti con il loro diverso coordinamento e avvicendamento; tali elementi , a loro volta, dipendono da fattori più complessi, quali la latitudine, l'altitudine, la distanza dal mare, ecc.

CLIMAP

Programma di collaborazione fra quattro università statunitensi che, avvalendosi dei dati dei fondali oceanici, si ripromettono di tracciare carte delle condizioni climatiche e carte delle correnti marine su tutti gli oceani del mondo.

COALESCENZA

Fusione per collisione delle gocce d'acqua in una nube. E' il principale meccanismo del processo di crescita delle gocce all'interno delle nubi. 

CODICI

Sono composti da una serie di forme simboliche costituite da lettere simboliche (o gruppi di lettere simboliche) rappresentanti elementi meteo o, secondo i casi, altri elementi geofisici.

CODICI REGIONALI

Sono destinati unicamente allo scambio nell'ambito di una determinata regione dell'OMM.

COMMA

Polar low di seconda specie. Struttura nuvolosa a forma di virgola, in cui è prevalente il moto rotatorio. Generalmente questo sistema si innesca nella regione posteriore di un fronte sinottico che si muove principalmente con moto traslatorio. L'innesco avviene solitamente per un'irruzione d'aria fredda che alimentando l'instabilità del nucleo rotatorio preesistente, favorisce la formazione della C.

CONDENSAZIONE DEL VAPORE ACQUEO

La condensazione del vapore acqueo nell'aria è conseguenza del raffreddamento che essa subisce nel suo movimento verticale. Questo sollevamento può avere origine termica (sollevamento convettivo) oppure dinamica (sollevamento forzato).

CONDUZIONE

Uno dei meccanismi di propagazione del calore. Il calore viene trasferito mediante la collisione fra le molecole in rapido movimento che caratterizzano l'estremità di un corpo surriscaldato, e le molecole più lente di un corpo freddo. Parte dell'energia cinetica delle molecole più veloci passa alle molecole più lente e il risultato di collisioni successive è un flusso di calore attraverso il corpo. Solidi, liquidi e gas sono tutti conduttori di calore anche se il potere conduttivo dei gas è inferiore, perché le molecole sono relativamente distanti e quindi interagiscono con minore frequenza rispetto a solidi e liquidi. Essendo l'aria una cattiva conduttrice di calore, il riscaldamento dell'atmosfera per conduzione molecolare si arresta ai primi strati, cioè a quelli a contatto immediato con il suolo.

CONFIGURAZIONE AD "OMEGA"

Particolare configurazione delle correnti atmosferiche, detta ad "omega" per la somiglianza con la omonima lettera greca maiuscola (W).

CONFIGURAZIONI BARICHE CARATTERISTICHE

Anticiclone, ciclone, promontorio, saccatura, sella, pendio.

CONSERVATIVE, GRANDEZZE

Grandezze che, poiché variano il meno possibile rispetto alle trasformazioni che normalmente avvengono nell'atmosfera, possono essere considerate rappresentative delle proprietà di un corpo d'aria omogenea. Ad esempio, nel campo delle temperature termodinamiche, la grandezza che meglio risponde a tali requisiti è la temperatura pseudo potenziale.

CONTORNO, CONDIZIONI AL

Informazioni di cui ogni modello di previsione meteorologica necessita per poter integrare correttamente le equazioni primitive. Si possono identificare due tipi di condizioni al contorno: laterali e al limite superiore e inferiore.

CONTORNO AL LIMITE SUPERIORE E INFERIORE, CONDIZIONI AL

Condizioni necessarie per tutti i tipi di modelli di previsione. Rivestono un preciso significato fisico: le descrizioni degli scambi di calore e di acqua tra terreno e atmosfera hanno un ruolo determinante nel corretto funzionamento del modello.

CONTORNO LATERALI, CONDIZIONI AL

Condizioni al contorno necessarie esclusivamente per i LAM, poiché il dominio spaziale di integrazione dei modelli a scala globale ricopre l'intero pianeta. Le condizioni al contorno laterali vengono generalmente fornite a regolari intervalli di tempo, da un modello a scala maggiore, basandosi quindi su osservazioni per l'istante iniziale, e su previsioni per gli istanti successivi. La necessità di considerare le C. al C.L. rappresenta una complicazione notevole per i LAM, in quanto si deve far ricorso a tecniche che permettano alle onde di ogni frequenza generate all'interno del dominio di potersi propagare anche all'esterno di esso, senza dare luogo a fenomeni di riflessione ai bordi. Inoltre, deve essere possibile, per un'informazione proveniente dall'esterno, propagarsi senza distorsioni all'interno del dominio del modello. Quando non si dispone di informazioni dall'esterno, si può far ricorso a tecniche come lo Sponge Method. Tuttavia, il metodo oggi universalmente adottato è il Nesting.

CONVERGENZA

= divergenza negativa, ovvero confluenza delle correnti verso una linea (C. lineare) o un punto (C. ciclonica), con aumento di massa. Generalmente la C. delle correnti nei bassi strati atmosferici, oltre a provocare un aumento della velocità del vento ed un addensamento dell'aria, produce anche un sollevamento della stessa e quindi un movimento ascendente. Si ha C., ad esempio, nella parte posteriore delle saccature.

CONVETTIVO COMPLESSO, SISTEMA

Sistema costituito da cumulonembi agglomerati in una struttura con periodo di vita di circa 6 ore e superficie di diametro intorno ai cento chilometri.

CONVEZIONE

Uno dei meccanismi di propagazione del calore, per cui un certo volume di fluido a temperatura elevata (gas o liquido) si sposta da una regione all'altra trasferendo la sua energia interna. Può essere intensa (deep convection), leggera (shallow convection), o limitata alla media troposfera (mid-level convection). Nei modelli numerici di previsione, si tiene conto della convezione (in quanto fenomeno sub-grid) attraverso la sua parametrizzazione, a meno che il passo di griglia non scenda sotto il paio di chilometri. In tal caso, i processi convettivi possono essere rappresentati esplicitamente dal modello. 

CONVEZIONE A MEDIA QUOTA

MID-LEVEL CONVECTION

Convezione in cui le celle convettive si originano a livelli posti al di sopra dello strato limite, come ad esempio, gli Altocumuli castellani. 

CONVEZIONE INTENSA

DEEP CONVECTION

Convezione che si verifica in maniera predominante nelle situazioni perturbate caratterizzate da un ampio strato di instabilità condizionale e convergenza di umidità a larga scala.  

CONVEZIONE LEGGERA

SHALLOW CONVECTION

Convezione che si verifica principalmente nel flusso non perturbato, in assenza di flusso convergente a larga scala. La fonte di umidità è fornita dall'evaporazione al suolo. In genere non produce precipitazioni.

CORONA

Fotometeora costituita da una o più serie (raramente più di tre) di anelli colorati con centro nel Sole o nella Luna e di raggio relativamente piccolo.

CORPO NERO

Radiatore ideale.

CORRELAZIONE, COEFFICIENTE DI

(Simbolo: r) Esprime quantitativamente il grado di correlazione fra due fenomeni. Esso può assumere valori compresi fra -1-e +1 e il suo significato è che non vi è alcuna correlazione tra le due grandezze se esso vale zero, mentre le due grandezze sono l'una funzione lineare crescente dell'altra se r vale +1, l'una funzione lineare decrescente dell'altra se r vale -1. 

COST 78

Indagine condotta nell'ambito dell'azione di coordinamento europeo per lo sviluppo tecnico scientifico in campo meteorologico.

COSTANTE SOLARE

Quantità di energia che, in ogni minuto, giunge ai confini dell'atmosfera, su 1 cm2 di superficie, posta perpendicolarmente ai raggi del Sole. E' pari a circa 2 calorie.

criterio di Courant - Friedrichs - Levy (CFL)

Criterio che stabilisce che il passo temporale dt utilizzato per l'integrazione deve essere scelto in modo tale che l'avvezione di una variabile in questo intervallo di tempo sia sempre inferiore alla lunghezza di una cella.

CURVA DI STATO

Rappresenta la distribuzione effettiva della temperatura dell'aria ambiente nello spazio al di sopra della stazione di radiosondaggio, approssimativamente lungo la verticale. Si ottiene riportando, su un diagramma, in ordinate le altitudini (o le pressioni) e in ascisse la temperatura.

D

DENSITA' DELL'ARIA

E' maggiore nei bassi strati atmosferici, dove risente maggiormente della forza di attrazione, mentre va progressivamente diminuendo verso l'alto.

DEPRESSIONE

DEPRESSION, LOW

Regione della superficie terrestre, o di una superficie di livello, su cui la pressione atmosferica è bassa rispetto alle zone circostanti, con un minimo di pressione all'incirca nella parte centrale della regione stessa. Caratterizzata da isobare chiuse, approssimativamente concentriche, e da circolazione spiraliforme del vento, convergente dalla periferia verso il centro (in senso antiorario nell'emisfero boreale, orario nell'australe).

DEPRESSIONE MOBILE

Sistema atmosferico mobile costituito da una bassa pressione dinamica e dall'aria circolante in essa.

DEPRESSIONI SOTTOVENTO

Rappresentano la maggioranza dei cicloni che interessano il Mediterraneo. La loro genesi è determinata dagli effetti dinamici del sollevamento e della canalizzazione delle masse d'aria fredda che penetrano nel Mediterraneo attraverso le vie d'accesso di Gibilterra, della valle del Rodano e della Garonna, e attraverso la "porta della Bora".

DESERTIFICAZIONE

Aumento, in intensità o estensione, delle condizioni desertiche che comportano una riduzione della produttività biologica e, quindi, una diminuzione della massa biologica vegetale e della capacità del suolo di rispondere alle necessità del mondo animale e vegetale (Bottari). 

DEVIANTE, FORZA

Impedisce all'aria di muovere direttamente dall'alta verso la bassa pressione, nella direzione e nel verso della forza di gradiente, costringendola lungo le isobare ad a "circolare" attorno ai centri di alta e bassa pressione. Si tratta di una forza apparente la cui esistenza viene postulata per spiegare l'effetto della rotazione terrestre sui corpi in movimento rispetto alla Terra.

DIAGRAMMA TERMODINAMICO

E' un grafico per l'analisi delle grandezze aerologiche che caratterizzano lo stato dell'atmosfera in un dato luogo e in un dato momento: pressione, temperatura, umidità, vento, misurate approssimativamente lungo la verticale. Si chiamano termodinamici quei grafici le cui superfici rappresentano delle energie, mentre la denominazione di emagramma viene riservata a quelli le cui aree sono rigorosamente conformi all'energia. I D. maggiormente usati fra i molti proposti da vari autori sono:- il D.T. di Stuve;- l'emagramma di Refsdal;- il tifigramma di Schaw. In genere, quasi tutti i D. hanno in ordinata le pressioni al posto della quota, poiché è la variazione di pressione (espansione o compressione) che causa la variazione di temperatura nei movimenti verticali dell'aria (verso l'alto o verso il basso).

DIAGRAMMA TERMODINAMICO DI STUVE

Ha in ascisse la temperatura in scala lineare (in gradi centigradi), in ordinate le pressioni in scala esponenziale (in millibar) decrescenti verso l'alto.

DINAMICA DEI FLUIDI

Studia le proprietà dei fluidi in moto.

DIVERGENZA

Consiste nell'incremento o nel depauperamento di massa per effetto di afflusso e deflusso orizzontali differenziati. Quando l'afflusso è più consistente del deflusso si ha aumento della pressione alla base della colonna, viceversa, quando è il deflusso ad essere più consistente la pressione diminuisce.

E

EBOLLIZIONE

Si raggiunge quando la pressione di vapore diventa uguale alla pressione atmosferica: si ha un'evaporazione molto intensa, con formazione di bolle ascendenti di vapore all'interno del liquido, che vengono a liberarsi in superficie. Poiché la pressione atmosferica diminuisce con l'altitudine, la temperatura di E. è sempre più bassa man mano che ci si innalza.

ECMWF

European Center for Medium range Weather Forecasts. Centro Europeo per le previsioni a medio termine. Fu fondato nel 1975 sotto l'impulso dei servizi meteorologici dei Paesi membri della Comunità Economica Europea. Ha sede a Reading, cittadina a circa 40 km ad ovest di Londra. Alla costituzione ed alla gestione del Centro parteciparono 17 nazioni europee. Il Centro divenne operativo nel 1978 e migliorando la sua produzione costantemente diffonde ogni giorno ai Paesi membri centinaia di campi previsti fino a 7 giorni di scadenza e campi mediati dal sesto al decimo giorno.

ECOMET

Accordo stipulato fra i Servizi Meteorologici europei riguardante la distribuzione dei dati  e dei prodotti meteorologici. Il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana ha sottoscritto l'accordo ECOMET nel novembre 1996. 

EFFEMERIDI ORBITALI

Consentono di ricavare una rappresentazione grafica della posizione del satellite nello spazio.

EMAGRAMMA

Diagramma termodinamico che consente di rappresentare l'evoluzione delle caratteristiche fisiche di masse d'aria che subiscono delle variazioni di quota. Questo diagramma porta in ascisse la temperatura in gradi centigradi; in ordinate non si riportano le altitudini, ma una funzione dei corrispondenti valori della pressione. La scala utilizzata in ordinate è proporzionale a p0,288, il che permette di ottenere delle adiabatiche simili a quelle che si otterrebbero se si riportassero le altitudini.

EMISFERI DI MAGDEBURGO

Esperienza che si realizza con due emisferi metallici che sono semplicemente applicati l'uno contro l'altro mediante il contatto delle superfici accuratamente spianate e ingrassate. Tra gli E. viene praticato il vuoto. Se le superfici di contatto sono a tenuta d'aria, non si riesce più a separarle.

ENERGIA SOLARE

Si distribuisce irregolarmente sulla Terra a causa delle caratteristiche astronomiche e fisiche del globo.
Determina differenze di pressione, fra punti posti alla medesima altezza, e mette l'aria in movimento rispetto alla Terra.

EQUAZIONE DELLA CONTINUITA'

EQUATION OF CONTINUITY

Equazione valida per fluidi continui che esprime il principio della conservazione della materia: la massa uscente da un dato volume deve eguagliare la variazione di massa all'interno del volume dato.

EQUAZIONE DELLE TENDENZE

Equazione mediante cui è possibile spiegare la natura del campo di divergenza in quota, collegandolo alle variazioni di pressione in superficie. Si ottiene dall'equazione della statica e da quella della continuità.
Approfondimento

EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DELL'ATMOSFERA

Esprime il gradiente barico verticale in funzione della densità dell'aria.
Approfondimento

EQUAZIONI PRIMITIVE

Primitive Equations

Equazioni differenziali costituenti lo strumento analitico che in linea teorica permette la prognosi dell'evoluzione dell'atmosfera terrestre.

ESCURSIONE TERMICA DIURNA

Differenza tra la temperatura massima e la temperatura minima di uno stesso giorno.

EUMETNET

Rete di servizi europea mediante cui le singole risorse e le capacità operative dei Servizi Meteorologici aderenti all'accordo, sono messe in comune, con la finalità di migliorare sia il rapporto costo/beneficio per gli utenti della meteorologia che la qualità dei servizi offerti. Il primo esempio di coordinamento scientifico ed operativo è stato rappresentato dal programma MAP (Mesoscale Alpine Programme). Il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana ha aderito all'accordo EUMETNET sin dal novembre 1996.

EVAPORIMETRO PICHE

Strumento usato soprattutto in Francia, costituito da un tubo pieno d'acqua distillata che evapora attraverso un filtro di carta in quantità dipendente dal deficit igrometrico dell'aria all'ombra.

F

FANAS

Messaggi che si riferiscono ai satelliti dell'ex-Unione Sovietica.

FASCE DI VAN ALLEN

Zone dell'atmosfera in cui le particelle elettricamente cariche vengono imprigionate e concentrate dalla Terra.

FENOMENI CONVETTIVI

I F.C. di maggiore rilevanza sono stati classificati in un certo numero di famiglie: F.C. isolati e sistemi convettivi organizzati (vedi).

FENOMENI CONVETTIVI ISOLATI

Sono caratterizzati dalla presenza di celle convettive isolate di breve durata e non interagenti tra loro, generate da instabilità locale della colonna atmosferica. La cella convettiva tipica è descritta come una regione di convergenza al suolo e di forti correnti ascensionali ("updraft", almeno 10 m/s), con una sezione orizzontale dell'ordine dei 10-100 km2, e una vita media di 30-50 minuti.

FENOMENI SUB-GRID

Fenomeni fisici (come la convezione, i processi radiativi, ecc.) non risolti dalla griglia e che pertanto non possono essere inclusi esplicitamente nei modelli numerici di previsione. Poiché questi fenomeni (agenti su scale dell'ordine delle decine di chilometri) influenzano in larga misura i flussi su larga scala rifornendoli, ad esempio, di grandi quantità di vapor acqueo, calore e quantità di moto, è necessario tenerne conto attraverso la parametrizzazione. Incrementando la risoluzione, alcuni processi possono, almeno in parte, essere rappresentati esplicitamente (ad esempio, la convezione). 

FETCH

Estensione di mare aperto su cui spira il vento da una direzione costante.

FILTRAGGIO

Efficace mezzo per mettere in evidenza la proprietà fondamentale dell'atmosfera, che è quella di essere prossima a regimi di equilibrio. 

FISICA DELL'ATMOSFERA

Disciplina scientifica che si occupa dello studio generale dell'atmosfera, dei suoi elementi costitutivi e dei suoi particolari fenomeni.

FOEHN o SUBSIDENZA OROGRAFICA

Fenomeno caratteristico dovuto a correnti d'aria che incontrano un ostacolo orografico. Si manifesta nel lato sottovento della barriera orografica con scorrimento discendente dell'aria, riscaldamento dinamico e diminuzione dell'umidità relativa. E' caratterizzato da vento alquanto caldo e a raffiche. Vedi anche STAU.

Forecast Verification

Disciplina che si occupa della fase di verifica delle prestazioni di un modello numerico di previsione meteorologica. Esistono diverse metodologie di verifica, ampiamente documentate in letteratura, che si adattano al tipo di previsione fornita dal modello in esame, sia essa di tipo deterministico o probabilistico.

FORME SIMBOLICHE

Ogni F.S. porta un numero preceduto dalle lettere FM. Questo numero è seguito da un numero romano per identificare la sessione della CMS dell'OMM o (a partire dal 1974) dalla CSB che ha approvato la F.S. come nuova forma o ha fatto l'ultimo emendamento alla sua versione anteriore.

FORME SIMBOLICHE, SISTEMA FM DI NUMERAZIONE DELLE

Questa numerazione permette di distinguere fra loro le forme simboliche e di non confonderle con le tavole di codice che sono numerate solamente con quattro cifre.
Esempi: 
FM15-V-METAR
FM16-V-SPECI
FM48-V-AIRMET

FORMULA DI LAPLACE

Permette di calcolare lo spessore di uno strato d'aria in funzione della sua temperatura e della sua pressione. Grazie alla F. di L. si può quindi "riportare" la pressione al livello del mare: ciò permette di confrontare le pressioni misurate in stazioni poste a quote diverse.

FORZA DI GRADIENTE

Forza che imprime alle masse d'aria un movimento in direzione normale alle isobare.

FOSCHIA

MIST

Sospensione nell'atmosfera di goccioline di acqua microscopiche, o di particelle igroscopiche umide, che riducono la visibilità, ma non al di sotto di 1 km. Le goccioline sono più piccole e più disperse che nel caso della nebbia che, peraltro, ha la stessa costituzione. La F. ha un aspetto grigiastro.

FRONTE

Superficie di separazione tra due masse d'aria. E' costituito da una sottile zona di transizione, e non da una superficie netta, che si estende orizzontalmente per 100 - 200 km o verticalmente per 1-3 km.

FRONTE CALDO

E' la superficie di separazione tra una massa d'aria calda avanzante su una certa zona, e una massa d'aria fredda che sta arretrando dalla zona stessa. In un F.C., l'aria della massa calda sale rapidamente lungo la superficie frontale, tendendo a sovrapporsi a quella della massa fredda e raffreddandosi progressivamente; il vapore acqueo contenuto nell'aria calda si condensa, dando luogo a formazioni nuvolose e a precipitazioni.

FRONTE CALDO ATTIVO

Tipo di fronte caldo in cui la componente del vento attraverso il fronte cresce perpendicolarmente al fronte con l'altezza; è accompagnato da nubi e precipitazioni.

FRONTE CALDO INATTIVO

Si ha quando la velocità del vento, perpendicolarmente al fronte, decresce con l'altezza. E' caratterizzato da cirri rotti (in quantità maggiore di 4/8) e da altocumuli.

FRONTE FREDDO

E' la superficie di separazione tra una massa d'aria fredda avanzante su una certa zona e una massa d'aria calda retrocedente sulla stessa zona. In un F.F., l'aria della massa fredda tende ad insinuarsi sotto quella della massa calda, sollevandola violentemente. Il sollevamento dell'aria calda provoca lungo tutto il fronte la formazione di grandi sistemi nuvolosi, che possono essere fonti di precipitazioni, talvolta anche violente.

FRONTE FREDDO ATTIVO

Tipo di fronte freddo in cui la componente del vento perpendicolarmente al fronte decresce con l'altezza attraverso il fronte. E' accompagnato da una larga zona di nubi e precipitazioni avanti e dietro di esso, poiché l'aria al di sopra del fronte viene sollevata in alto. Relativamente al fronte, l'aria si muove a ritroso.

FRONTE FREDDO DI PRIMA SPECIE

Si ha quando la componente del vento, perpendicolare ad un fronte freddo, cresce con l'altezza nell'attraversare il fronte. Abitualmente si muove velocemente e non è accompagnato da cattivo tempo dopo il suo passaggio.

FRONTI, TEORIA DEI

Teoria elaborata dai meteorologi della scuola norvegese (particolarmente Bjerkness), che mette in evidenza l'esistenza dei fronti. E' una teoria di importanza fondamentale per l'interpretazione e la previsione della maggior parte dei fenomeni meteorologici delle zone temperate.

FUMO

Sospensione nell'atmosfera di minute particelle provenienti da combustione.

G

GALAVERNA

Vedi GHIACCIO GRANULOSO.

GEOPOTENZIALE

E' l'energia potenziale dell'unità di massa rispetto al livello del mare, ed è dato numericamente dal lavoro che occorrerebbe compiere per sollevare l'unità di massa dal livello del mare all'altezza a cui la massa si trova; si esprime in altezza geopotenziale.

GHIACCIO GRANULOSO

Deposito di ghiaccio costituito da granuli più o meno separati da inclusioni d'aria, eventualmente forniti di ramificazioni cristalline.

GHIACCIO TRASPARENTE

Vedi GHIACCIO VITREO.

GHIACCIO VITREO

Deposito di ghiaccio, generalmente omogeneo e trasparente, proveniente dalla solidificazione di goccioline di pioviggine (ghiaccio trasparente) o di gocce di pioggia (vetrone), sopraffuse, sugli oggetti, la cui superficie è ad una temperatura inferiore o appena superiore a 0°C.

GLORIA

Fotometeora costituita da una o più serie di anelli colorati che l'osservatore può vedere intorno alla propria ombra portata su una nube costituita principalmente da numerose goccioline d'acqua, o sulla nebbia o, molto raramente, sulla rugiada.

GRADIENTE DI PRESSIONE o GRADIENTE BARICO ORIZZONTALE

Differenza di pressione tra due punti distanti tra loro un grado di meridiano (111 km) e situati sulla linea di massima pendenza delle isobare. In pratica, il G. di P. viene misurato dal rapporto tra la differenza di pressione tra due punti e la distanza tra i punti stessi: 
G = dp / dl.

GRADIENTE BARICO VERTICALE

Esprime la diminuzione della pressione al crescere dell'altezza, lungo la verticale.

GRADIENTE SUBADIABATICO

Diminuzione della temperatura con l'altezza minore di 1°C per ogni 100 metri. In un sistema di coordinate avente la temperatura lungo l'ascissa e le altezze lungo l'ordinata, la retta che rappresenta la suddetta variazione di temperatura si troverà a destra dell'adiabatica secca.

GRADIENTE SUPERADIABATICO

Diminuzione della temperatura con l'altezza maggiore di 1°C per ogni 100 metri. In un sistema di coordinate avente la temperatura lungo l'ascissa e le altezze lungo l'ordinata, la retta che rappresenta la suddetta variazione di temperatura si troverà a sinistra dell'adiabatica secca.

GRADIENTE TERMICO VERTICALE

Vedi GRADIENTE VERTICALE DI TEMPERATURA.

GRADIENTE VERTICALE DEL VENTO

Variazione della velocità del vento sulla verticale.

GRADIENTE VERTICALE DI TEMPERATURA

(g)

Variazione della temperatura per una differenza di livello di 100 metri. Si indica con la lettera greca minuscola gamma (g). Il gradiente medio della troposfera è di 0,56°C/100 m. Se la temperatura diminuisce, come avviene in generale con l'altezza, il gradiente è normale o positivo; se la temperatura non varia con l'altezza, il gradiente è nullo e se infine la temperatura aumenta con l'altezza, il gradiente è invertito o negativo.

GRAGNOLA

Granelli di neve rivestiti da un sottile strato di ghiaccio.

GRANDINE

Caduta di globuli o pezzi di ghiaccio (chicchi), il cui diametro varia da 5 a 50 mm e talvolta anche più e che cadono sia separatamente sia agglomerati in pezzi irregolari più grossi.

GRANI DI GHIACCIO

Vedi GRANULI DI GHIACCIO.

GRANULI DI GHIACCIO

Gocce di pioggia congelate, o fiocchi di neve quasi completamente fusi che si sono congelati di nuovo.

GRIB

Formato standard di codificazione stabilito dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale per l'archiviazione e la distribuzione dei campi meteorologici.

GROPPI o COLPI DI VENTO

Raffiche di vento più distanziate che si verificano nelle situazioni temporalesche o durante il passaggio di fronti freddi.

H

HEAVISIDE, STRATI DI

Strati ionizzati determinati dall'influenza di particelle elettrizzate. Hanno la proprietà di riflettere le onde radioelettriche.

HEAT INDEX

Indice basato su una equazione empirica con il compito di descrivere quali siano le condizioni di temperatura e umidità più gradevoli per l'organismo umano.

HUMIDEX

(H)

Uno degli indici utilizzati per valutare il benessere climatico per l'uomo in relazione all'umidità ed alla temperatura. Trova largo impiego in Canada. E' simile all'Heat Index.
Come si calcola?

HYSPLIT

HYbrid Single-Particle Lagrangian Integrated Trajectory. Modello utilizzato per calcoli di dispersione degli inquinanti atmosferici da semplici traiettorie a dispersioni complesse e simulazioni di deposizione, usando sia il metodo particellare che quello dei pennacchi.

i

IDROLOGIA

Scienza che comprende tutte le applicazioni della meteorologia a problemi idrologici, dalla gestione delle risorse idriche alla progettazione delle opere idrauliche.

IDROMETEORA

E' una meteora costituita da un insieme di particelle d'acqua, liquida o solida, in sospensione nell'atmosfera o precipitanti in seno ad essa, o sollevate dalla superficie terrestre per azione del vento, o depositate su oggetti che si trovino al suolo o nella libera atmosfera.

IGROMETRICO DELL'ARIA, STATO

Vedi UMIDITA' RELATIVA.

INDICE DI ARIDITA'

Rapporto tra precipitazioni e temperatura.

INDICE DI STABILITA' PER LA FORMAZIONE DELLA NEBBIA

FOG STABILITY INDEX

L'indice di stabilità per la formazione della nebbia da irraggiamento prende in esame la temperatura al suolo (ts, in °C), la temperatura a 850 hPa (t850 , in °C), la temperatura di rugiada al suolo (tds , in °C), e l'intensità del vento a 850 hPa ( W850, in nodi), combinandoli in modo da ottenere un valore da confrontare con una scala di riferimento. A seconda dell'intervallo in cui tale valore ricade, si ottiene una indicazione sulla possibilità di formazione della nebbia da irraggiamento (possibilità debole, moderata, forte ).
Come si calcola?

INDUTTIVO O DIRETTO, METODO

Metodo per cui, dalla conoscenza dei fatti, si risale a quella delle leggi. Fu spesso adoperato in passato per la soluzione dei problemi meteorologici, a causa della complessità dei fenomeni atmosferici causata dall'intervento di un numero molto elevato di elementi, e dalla difficoltà di applicazione delle ipotesi restrittive imposte dalla metodologia matematica.

INSTABILITA'

INSTABILITY

Stato dell'atmosfera per cui una particella d'aria, comunque sollecitata verso l'alto o verso il basso, tende spontaneamente, anche cessando la sollecitazione, ad allontanarsi sempre più dal suo livello d'origine. L'I. si presenta quando il gradiente termico verticale dell'atmosfera è maggiore della termovariazione che la particella subisce nel suo movimento, a causa dell'espansione, o compressione, adiabatica.

INTERPOLAZIONE, TECNICHE DI

Vedi SCHEMI DI INTERPOLAZIONE.

INVERSIONE DI TEMPERATURA

Si ha allorché la temperatura, invece di diminuire, aumenta in funzione dell'altitudine. L'inversione termica al suolo si ha quando nelle notti serene, soprattutto invernali, il suolo si raffredda (per irraggiamento) sensibilmente; lo strato d'aria a contatto del suolo si raffredda anch'esso fortemente e più degli strati d'aria superiori: pertanto la temperatura dell'aria, a partire dal suolo, aumenta con la quota. L'inversione termica in quota si ha sovente negli anticicloni ed è causata dalla subsidenza. L'effetto di sbarramento provocato da questo tipo di inversione, blocca i movimenti ascendenti dell'aria, generando talvolta nubi ondulate (stratocumuli) e nubi lenticolari.

IRRAGGIAMENTO

Uno dei meccanismi di propagazione del calore. Questa forma di trasmissione del calore dipende molto dalle condizioni del cielo e dell'aria: l'I. è forte con cielo sereno ed aria secca, debole con cielo coperto ed aria umida.

IRIDESCENZA

Fotometeora che consiste in colorazioni che si osservano nelle nubi, a volte confuse insieme, a volte a bande sensibilmente parallele ai contorni delle nubi. I colori predominanti sono il verde e il rosa, spesso con sfumature "pastello". 

ISENTROPICA, ANALISI

ISENTROPIC ANALYSIS

Analisi riferita alla diagnosi dei moti verticali effettuata mediante l'uso delle superfici isentropiche. Ad eccezione di un breve periodo di uso durante gli anni '40, questa tecnica fu per lo più abbandonata fino agli anni '90, quando la disponibilità di computer più potenti rese più facile la produzione delle carte isentropiche. Esse sono oggi frequentemente utilizzate per la previsione a brevissimo termine durante la stagione invernale, quando gli effetti diabatici (forte riscaldamento, ecc.) sono meno dominanti.

ISENTROPICHE, SUPERFICI

ISENTROPIC SURFACE

Superfici tridimensionali si uguale temperatura potenziale.

ISOBARA

Luogo dei punti i quali, al livello medio del mare, hanno la medesima pressione atmosferica. Si dice che l'I. ha curvatura ciclonica quando la sua concavità è rivolta verso le pressioni più basse, curvatura anticiclonica quando la sua concavità è rivolta verso pressioni più alte di quella che esiste sull'I.

ISOLA DI CALORE URBANA

Urban heat island

Effetto climatico caratterizzato dal fatto che le città hanno una temperatura superficiale dell'aria diversa da quella delle zone rurali circostanti. Tale differenza è causata dai fabbricati urbani ed è una delle modificazioni del clima causate dall'impatto umano.
Per saperne di più

ISOTERMA

Sulle carte meteorologiche, è la linea che unisce i punti di uguale temperatura. Rappresenta l'intersezione di una superficie isotermica con la superficie terrestre.

J

K

L

LAM

 Limited Area Model

Modello numerico per la previsione meteorologica ad "area limitata", o modello a "mesoscala". Le caratteristiche principali che distinguono questo modello dalla famiglia dei modelli a "circolazione globale" (GCM, Global Circulation Model) consistono nelle simulazioni elaborate per un'area geografica limitata e nella risoluzione spaziale maggiore di quella dei GCM. Inoltre,la più accurata schematizzazione dell'orografia  rispetto a quella dei GCM, dovrebbe consentire ai modelli ad area limitata una migliore simulazione degli eventi atmosferici.

LEAP-FROG

Schema di integrazione temporale molto comune nei modelli numerici di previsione. E' spesso preferito ad altri perché semplice da risolvere, ma ha lo svantaggio di portare ad errori di fase e ad instabilità di calcolo specie se il passo temporale viola il criterio di Courant-Friedrichs-Levy (CFL). 

LCL

LIFTING CONDENSATION LEVEL

Lifting Condensation Level. (Livello di condensazione per sollevamento). Livello a cui l'aria sollevata dinamicamente raggiunge la saturazione. Per tracciare sul diagramma termodinamico l'LCL, bisogna trovare l'intersezione della isoigrometrica passante per il punto di rugiada al suolo con l'adiabatica secca condotta dalla temperatura effettiva al suolo. 

LETTERE SIMBOLICHE

Nei messaggi, queste L.S. sono trascritte in cifre indicanti il valore o lo stato degli elementi descritti. Sono state elaborate delle specificazioni per le diverse L.S. al fine di permettere questa trascrizione in cifre.

LISIMETRO

Consiste in una certa quantità di terra, con una vegetazione simile a quella dell'ambiente naturale, che viene pesata regolarmente.

LIVELLI DI VOLO

Superfici isobariche identificabili quando l'altimetro tipo o standard è regolato su 1013,2 hPa, e separate dalla distanze verticali (corrispondenti a 500 piedi) prescritte per il volo di crociera degli aeromobili.

LIVELLO DI DIVERGENZA ZERO

Livello attraverso cui la divergenza lungo la verticale cambia di segno. 

LUNGHEZZA DELL'ONDA

(Riferita al moto ondoso del mare). Distanza orizzontale fra due creste o cavi successivi.

M

MAGNETOPAUSA

Segna il limite del campo magnetico terrestre. E' situata fra i 60mila e i 70mila km di altezza.

MARE DI VENTO

(o onde di vento). Sistema di onde che si propagano subendo deformazioni perché tormentate dal vento attuale che soffia sul posto o nelle immediate vicinanze.

MARE LUNGO

(o mare morto). Sistema di onde che si ha quando, cessato il vento, la superficie del mare diviene meno tormentata e le onde diventano regolari e ritmiche, con cresta ondulata ma che non frange in quanto non è polverizzata dal vento. Si ha M.L. anche quando il vento localmente è assente, ma esistono onde provenienti da una zona di perturbazione lontana nella quale esse si sono formate o dalla quale si sono poi propagate.

MASSA D'ARIA

Determinato volume dell'atmosfera le cui caratteristiche fisiche sono omogenee. Queste dipendono dall'origine della massa d'aria e dalle trasformazioni che ha potuto subire nel suo spostamento.

MASSA D'ARIA ATTIVA

Massa d'aria che si sposta rapidamente, conservando le caratteristiche iniziali.

MASSA D'ARIA CALDA (W)

Massa d'aria più calda delle masse d'aria adiacenti o della superficie sulla quale si sposta.

MASSA D'ARIA CONTINENTALE (c)

Massa d'aria che ha percorso un lungo tragitto su un continente, subendone l'influenza e divenendo più secca.

MASSA D'ARIA FREDDA (K)

Massa d'aria più fredda delle masse d'aria adiacenti o della superficie sulla quale si sposta.

MASSA D'ARIA MARITTIMA (m)

Massa d'aria che ha percorso un lungo tragitto sull'oceano, saturandosi d'umidità.

MASSA D'ARIA RECENTE

Massa d'aria a non più di due giorni di tragitto dal suo luogo d'origine. Conserva perciò le caratteristiche iniziali.

MASSA D'ARIA, TEMPERATURA RAPPRESENTATIVA DI UNA

Vedi TEMPERATURA RAPPRESENTATIVA DI UNA MASSA D'ARIA.

MESOPAUSA

Base dell'inversione al limite superiore della mesosfera (ordinariamente verso gli 80-85 km).

MESOSFERA

Regione (situata fra la stratopausa e la mesopausa) in cui la temperatura va generalmente diminuendo con l'altezza.

MESSAGGI IN CODICE

Messaggi utilizzati per lo scambio internazionale di informazioni meteorologiche (osservazioni, previsioni, ecc.).

METEORA

Fenomeno osservato nell'atmosfera o sulla superficie del globo. Può essere una precipitazione, una sospensione o un deposito di particelle liquide o solide, costituite di acqua o no; può anche essere una manifestazione di natura ottica o elettrica. Le M. sono classificate in quattro gruppi: idrometeore, litometeore, fotometeore ed elettrometeore.

METEOROLOGIA DINAMICA

DYNAMIC METEOROLOGY

Scienza che si propone di studiare il sistema di equazioni differenziali che rappresenta le leggi fisiche governanti il comportamento dell'atmosfera. La risoluzione anche approssimata di questo sistema di equazioni permette di prevedere il comportamento futuro della circolazione di masse d'aria in atmosfera entro ragionevoli limiti temporali.

METEOROPATIA

PRIMARIA: Sindrome costituita da una serie di disturbi (stato di malessere, calo di pressione del sangue, mal di testa, sudorazione, difficoltà di attenzione e di apprendimento, sensazione di debolezza, ecc.) che si manifestano in soggetti, per il resto sani, ma che sono più suscettibili degli altri al cambiamento del tempo.
SECONDARIA: Si manifesta in un peggioramento di malattie già in corso.

MODELLO CONCETTUALE

Modello che descrive le caratteristiche essenziali di un fenomeno meteorologico ed identifica i processi fisici principali che lo determinano.

MODELLO AD AREA LIMITATA

LIMITED AREA MODEL

Vedi LAM.

MODELLO A SCALA GLOBALE

GLOBAL CIRCULATION MODEL

Modello numerico di previsione meteorologica utilizzato per simulare il comportamento dell'atmosfera su tutto il pianeta.

modello numerico DI previsione meteorologica

L'insieme delle procedure informatiche finalizzate alla risoluzione, mediante tecniche di integrazione numerica, del sistema di equazioni primitive alla base della meteorologia dinamica Attualmente i modelli possono essere distinti in due categorie: i modelli a scala globale e i modelli ad area limitata.

MULINELLO DI POLVERE O MULINELLO DI SABBIA

Insieme di particelle di polvere o di sabbia, accompagnato talvolta da piccoli detriti sollevati dal suolo in una colonna vorticosa di altezza variabile, di piccolo diametro e ad asse sensibilmente verticale. 
(rev.03/2003)

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