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GIOVANNI |
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by : GNONI ANGELICA VINCENTI SILVIA SOLIDORO MARIANNA |
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Ci hanno raccontato che, tanti anni fa, i ragazzi non avevano molte occasioni per divertirsi ed allora, avvenivano episodi come quello che vi raccontiamo. E' assolutamente vero ! |
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Un gruppo di amici di nome: "Giovanni", "Nino", "Serafino" e "Pippi" fecero una scommessa. Il vincitore sarebbe stato colui il quale, essendo penetrato di notte nel cimitero, avesse saputo sottrarre un osso dall'ossario. |
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Giovanni accettò la sfida e andò al Cimitero Vecchio, un luogo da brivido, nel quale di notte nessuno mai aveva osato entrare.
I suoi amici rimasero fuori a controllare e comunque erano molto spaventati, perché si raccontavano strane cose sul cimitero. |
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Da un pò di giorni gli anziani del paese sostenevano che il " cuccuvìo " delle civette era diventato più stridulo e più lugubre ed è risaputo che quegli animali notturni conoscono tutto dei morti e dei moribondi. Le vecchiette biascicavano più "requiemeterne" del solito, scotendo tristemente il capo. |
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Il temerario Giovanni scavalcò il cancello, salì le scale che portavano nella stanza dove si trovava la botola dell'ossario.
Arrivato nella stanza, aprì la botola e, tremando, scese la scala di ferro per prendere un osso: ce n'erano tanti... |
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Ne prese uno a caso e risalì di corsa; ma mentre saliva, la giacca gli si impigliò in un chiodo sporgente e lui, credendo che a trattenerlo fosse il padrone dell'osso, esclamò:
...làmpu all' òssu... ...e pe ùnu... ...nà...pìjatu... !!! |
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E Giovanni se ne andò correndo fuori del cimitero.
Quando rivide i suoi amici, nessuno credette alle sue parole, né che avesse preso l'osso, né che il padrone lo avesse rivoluto indietro.
Giovanni dovette pagare la scommessa, ma quando il fatto si seppe, nessuno osava sfotterlo. |
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Solo le cuccuàsce la notte gridarono " Cuccuvìu, cuccuvìu..." e le vecchiette continuarono a scuotere la testa e a biascicare "requiemeterne" ma nessuno credette né a queste né a quelle.
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