I Purana - L'arrivo del Kalki Avatar

Vasishta


I Veda e i Rishi

I Veda costituiscono forse i più antichi documenti della spiritualità umana. Sono suddivisi in quattro raccolte:

  • Rig Veda: Veda della lode;
  • Sama Veda: Veda dei canti sacri;
  • Yajur Veda: Veda dei riti;
  • Atharva Veda: Veda delle formule magiche e terapeutiche.

I Veda sono stati messi per iscritto dal grande rishi Vyasa il quale scrisse anche le Upanishad, il Vedanta-sutra (commento sull'essenza dei Veda), i Purana e il Mahabbarata (chiamati comunemente "quinto Veda"). "Vyāsa è considerato il Brahmarishi ideale, onnisciente, veritiero, il più puro tra i puri, il perfetto conoscitore dell'essenza di Brahman....La tradizione vedica vuole che, prima dell'apparizione del saggio Vyāsa, le persone comuni potessero ricordare i Veda a memoria, anche ascoltandoli una sola volta, riuscendo a capirne anche tutte le implicazioni. Ma nell'epoca del Kali Yuga (l'era attuale), nella quale la durata della vita e la memoria si sono notevolmente ridotte, gli individui sono spiritualmente meno acuti; per questa ragione Vyāsa discese nel mondo, e per servizio all'umanità, mise i Veda in forma scritta e li divise in quattro parti, compose tutti i 18 Purana (specialmente il Bhagavata Purana); egli è inoltre ritenuto l'autore del Vedānta Sutra, un importante testo Vedico che concilia versi delle Upaniṣad in apparente contraddizione tra loro. Poiché a Vyāsa è attribuita la meritevole impresa che permise all'uomo moderno di comprendere la divina conoscenza dei Veda, egli viene anche chiamato Veda Vyāsa, o "suddivisore dei Veda" (la parola vyāsa infatti può significare "dividere", "differenziare", o "descrivere")" (http://it.wikipedia.org).

I rishi erano grandi saggi, i quali grazie alla loro supercoscienza vedevano (la radice di Veda è vid cioè vedere) le verità e poi le trasmettevano agli altri. Si trattava quindi di rivelazioni ricevute e non di sistemi filosofici elaborati.

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I Purana e gli Avatara

I Purana ("raccolte di storie dei tempi antichi" o " Sacre Tradizioni"), paragonabili alla nostra Bibbia, trattano cinque argomenti: la creazione dell'universo; la sua distruzione e ricreazione; la genealogia delle divinità; le varie epoche del mondo con indicazione della condotta spirituale da tenere nei vari cicli;la storia di grandi dinastie.

I Purana sono distinti in 18 maggiori (Maha Purana) e 18 minori (Upa Purana), in ognuno di essi troviamo la presenza di una particolare divinità, di cui vengono presentate vita, culto, mitologia, nonchè le manifestazioni degli avatara e i relativi insegnamenti spirituali.

I 18 Maha-Purana sono:1) Brahma Purana 2) Padma Purana 3) Vishnu Purana 4) Vayu Purana 5) Bhagavata Purana 6) Naradiya Purana 7) Markandeya Purana 8) Agni Purana 9) Bhavishya Purana 10) Brahmavaivarta Purana 11) Linga Purana 12) Varaha Purana 13) Skanda Purana 14) Vamana Purana 15) Kurma Purana 16) Matsya Purana 17) Garuda Purana 18) Brahmanda Purana.

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L'era dell'acquario

Gli avatara sono: Matsya, Kurma, Varaha, Narashima, Vamana, Parasurama, Rama, Krisna, Buddha. Il prossimo è denominato Kalki ("il distruttore delle impurità") il decimo avatar che apparirà secondo la tradizione in questa epoca. E' interessante osservare che la definizione di "distruttore delle impurità" o "della sporcizia" richiama una delle dodici fatiche di Ercole: pulire le Stalle di Augia che l’omonimo re degli Epei non aveva mai pulito. Stabbio e letame vi si erano così accumulati che l’impresa appariva impossibile. Ercole riuscì nell'impresa deviando nelle stalle il corso dei fiumi Alfeo e Peneo, che spazzarono via, con l'impeto della loro corrente, tutto l’enorme sudiciume.

Le acque dei fiumi di cui si è avvalso Ercole corrisponderebbero, simbolicamente, alle Acque spirituali (ovvero all'Insegnamento della filosofia iniziatica) dell’undicesimo segno, l’Acquario, acque che sarebbero in grado di purificare il subcosciente dell’uomo.

Sigla dell'Insegnamento di P.Deunov e d'O.M. Aïvanhov Se consideriamo che Aïvanhov collega il simbolo di questa fatica di Ercole al segno dell'Acquario (cfr. il cap:" Le 12 tribù di Israele e le 12 fatiche di Ercole in relazione allo Zodiaco" in "Lo Zodiaco chiave dell’uomo e dell’universo") si evincono profonde corrispondenze tra la figura del kalki avatar (il distruttore delle sporcizie) e il Vecchio Saggio (del simbolo dell'Acquario) che riversa, tramite le sue mani, acque purificatrici sulla umanità. Non a caso, il simbolo dell'Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale, trasmesso in questa epoca da P.Deunov e O.M. Aïvanhov richiama compiutamente l'era dell'Acquario, le nuove correnti di universalità, fratellanza e unità.

 

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I cicli e il Dharma attuale

Secondo la Trimurti (Trinità) indiana abbiamo le seguenti distinzioni: Brama è il creatore, Shiva assicura la transizione da un mondo ad un altro, Vishnu, invece, entra nell'intera manifestazione cosmica per sostenerla e mantenerla ("Visnù il conservatore"), manifestandosi in numerosi avatara ("incarnazioni", "discese") per proteggere il mondo dalle forze che periodicamente mettono in crisi l'ordine cosmico ovvero il dharma. Se Visnù non intervenisse nei momenti di crisi, le forze disgregatrici avrebbero il sopravvento. Visnù è quindi il custode della legge universale, del dharma: «Così ogni volta che l'ordine (Dharma) viene a mancare e il disordine avanza, io stesso produco me stesso, per la protezione dei giusti, per la distruzione dei malvagi e per ristabilire i princìpi della Giustizia Divina, Io mi incarno di era in era» (Bhagavad Gita, IV, 8).

I cicli evolutivi sono divisi ciascuno in quattro periodi chiamati yuga:

  • Il primo periodo è l'Età dell'Oro o della Verità (Satya Yuga), nel quale l'umanità ha una spontanea saggezza data dalla propria vicinanza al divino;
  • Il secondo è l'età dell'Argento (Tetra Yuga);
  • Il terzo è l'Età del Bronzo (Dvapara Yuga);
  • l'ultimo è l'Età del Ferro (Kali Yuga).

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Il Kali Yuga e l'età dell'oro

Un nuovo cielo e una nuova terraUna nuova Età dell'Oro. Kalki sarà, secondo la tradizione dei Purana, il prossimo avatar di Vishnu, l'instauratore della nuova 'Età dell'oro. Apparirà, simbolicamente, cavalcando un cavallo bianco, ed impugnando una spada, e sarà la fine del Kali yuga, l'attuale epoca oscura in cui prevale la vita passionale e l'uomo rischia di allontanarsi sempre di più dalla propria natura divina, dal proprio sé e quindi dal proprio dharma e vive, a causa di ciò, grandi angosce e sofferenze.

Anche qui profonde analogie sono rinvenibili tra la figura del Kalki avatar, e la venuta nell'Apocalisse del Cristo "...Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all'infuori di lui. È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio. Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente. Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori.

Giordano Bruno, affermava "la nostra terra è tempio del mondo. Ma, oimé, tempo verrà che apparirà l'Egitto in vano essere stato religioso cultore della divinitade [...]. 0 Egitto, Egitto, delle religioni tue solamente rimarranno le favole [...]. Le tenebre si preponeranno alla luce, la morte sarà giudicata più utile che la vita, nessuno alzerà gli occhi al cielo, il religioso sarà stimato insano, l'empio sarà giudicato prudente, il furioso forte, il pessimo buono. E credetemi che ancora sarà definita pena capitale a colui che s'applicarà alla religion della mente; perché si trovaranno nove giustizie, nuove leggi, nulla si trovarà di santo, nulla di relligioso: non si udirà cosa degna di cielo o di celesti. Soli angeli perniciosi rimarranno, li quali meschiati con gli uomini forzaranno gli miseri all'audacia di ogni male, come fusse giustizia; donando materia a guerre, rapine, frodi e tutte altre cose contrarie alla anima e giustizia naturale: e questa sarà la vecchiaia ed il disordine e la irreligione del mondo. Ma non dubitare, Asclepio, perché, dopo che saranno accadute queste cose, allora il signore e padre Dio, governator del mondo, omnipotente provveditore [...] senza dubbio donarà fine a cotal macchia, richiamando il mondo all'antico volto". Deunov spiegava: "Durante il trascorrere del tempo, la consapevolezza dell'essere umano attraversò un periodo molto lungo di oscurità. Questa fase che gli Indù chiamano "Kali Yuga", è quasi alla fine. Oggi ci troviamo al confine tra due epoche: quella del Kali Yuga e quella della Nuova Era in cui stiamo entrando. (...) ognuno sarà presto soggiogato dal Fuoco Divino che purificherà e preparerà tutti per la Nuova Era. Così l'individuo si eleverà ad un grado superiore di coscienza, cosa indispensabile per la sua entrata nella Nuova Vita. Questo è ciò che si deve comprendere per "Ascensione". Passeranno alcune decadi prima che questo Fuoco arrivi e questo trasformerà il mondo portando una nuova morale. Questa onda immensa giunge dallo spazio cosmico ed inonderà tutta la Terra .... Il Fuoco di cui parlo, che accompagna le nuove condizioni offerte al nostro pianeta, ringiovanirà, purificherà, ricostruirà ogni cosa: la materia verrà raffinata, i vostri cuori saranno liberati dall'angoscia, dai problemi, dall'incertezza e diverranno luminosi; ogni cosa sarà migliorata, elevata. I sentimenti, i pensieri e gli atti negativi saranno consumati e distrutti. La vostra vita attuale è una schiavitù, una dura prigione. Comprendete la vostra situazione e liberatevene. Vi dico questo: uscite dalla vostra prigione! Dispiace veramente vedere così tanta confusione, così tanta sofferenza, così tanta incapacità di comprendere dove stia la vera felicità. Ogni cosa che vi circonda presto crollerà e scomparirà. Nulla resterà di questa civiltà, non la sua perversione; tutta la Terra sarà scossa e non verrà lasciata traccia di questa erronea cultura che mantiene gli uomini sotto il gioco dell'ignoranza (...) Dopo queste sofferenze, coloro che saranno salvati, l'elite, conosceranno l'Era d'Oro, l'armonia e la illimitata bellezza...La Nuova Era è quella della sesta razza. Siete predestinati a prepararvi per questa, a darle il benvenuto e a viverla. La sesta razza si costituirà sull'idea della Fraternità. Non ci saranno più conflitti di interessi personali. Le singole aspirazioni personali dovranno conformarsi alla Legge dell'Amore" (Propositi per il Futuro, di Peter Deunov, 1944).

Restaurare il dharma vuole dire nel ciclo attuale aiutare l'uomo a ritrovare dentro si sé la propria natura divina affinché possa manifestarsi concretamente nella coscienza individuale, nei comportamenti individuali e conseguentemente in quelli collettivi. "Voi siete dèi" ammoniva Gesù nei Vangeli! Ecco vivere con tutto il proprio essere questa verità è il dharma individuale e collettivo che permetterà di rispettare Le Leggi della Morale Cosmica. Non il ritiro ascetico, ma la realizzazione nella materia, nel tempio interiore, nei comportamenti, nei pensieri e nei sentimenti.

Forse si può affermare che l'Avatar, sotto il profilo della manifestazione, prescindendo da eventuali ed opinabili identificazioni con una determinata persona fisica, è certamente un Principio divino che si manifesta, un Insegnamento Iniziatico che si esplicita (che scende sull'umanità come l'acqua che il Saggio dell'Acquario riversa sulla collettività) e che si rivolge all'uomo offrendogli la mano per sollevarlo dal buio, dalla sofferenza nella quale è caduto. E' un Insegnamento che offre a tutti coloro che lo vogliano, possibilità e metodi (cfr questa pagina) per ritrovare " la casa paterna".

 

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Approfondimenti

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Umanità e natura tra dilemmi e speranze. Vivere in armonia con l'ecosistema, 2024
Viviamo in collettività ma non riusciamo ancora a volerci bene, a cooperare per il bene comune e a educare l'animalità umana da cui traggono origine i comportamenti antisociali… In aggiunta, non ci prendiamo cura di noi stessi e ci identifichiamo negli oggetti da possedere (homo consumens), nelle vite altrui da osservare (homo videns), nei giochi da esperire (homo ludens), nelle tecnologie da usare (phono sapiens) e negli spazi virtuali da vivere (homo digitalis). Ma questa drammatica situazione riflette la crisi dell'Uomo, oppure, quella dell'ego umano, della sua visione antagonista? Siamo in tempo per sperimentare l'altro volto della natura umana: quello evoluto? Il volume, corredato di numerose note di approfondimento, ci accompagna in un viaggio profondo e argomentato all'interno della natura umana per coglierne le potenzialità positive sulla base delle quali costruire un futuro migliore. Ma, ed è questa la domanda fondamentale,: come posso sentirmi in comunione con la natura e la vita collettiva e vincere il senso di solitudine, se mi percepisco come un «io» isolato e disconnesso dalle altrui vite? A questo impegnativo interrogativo che riguarda tutti noi, il nostro intimo benessere, l'autore dedica un'approfondita riflessione finale, corredata di suggerimenti metodologici tratti da autorevoli Insegnamenti contemporanei.

Pagine 192
ISBN 9791222726366

 

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