BIOGRAFIA
Ho deciso, smetto di combattere". Con questa
lapidaria dichiarazione, Marco Van Basten diede l'addio al calcio nell'agosto di
cinque anni fa ('95). Era la fine del lungo calvario a una caviglia che non è
il caso di ripercorrere, al contrario di una carriera inarrivabile. Con Gunnar
Nordahl è il centravanti più grande che abbia mai vestito la maglia del Milan.
Van Basten firmò per il suo nuovo club la notte tra il 19 e il 20 novembre '86:
costò al Milan 1 miliardo e 750 milioni. Formò, con i connazionali Gullit e
Rijkaard, il leggendario trio olandese, che con Sacchi in panchina, ha vinto
tutto in Italia e nel mondo. Nato a Utrecht (Olanda) il 31 ottobre '64, e
cresciuto nelle giovanili dell' Ajax, debuttò nella serie A olandese nella
stagione '81-82. Era il 3 aprile '82 allo stadio de Meer di Amsterdam, ed entrò
nella ripresa di Ajax-Nijmegen a sostituire un 35enne affaticato, Johann Cruijff.
Van Basten fece capire di che pasta era fatto, segnando subito un gol.
Dopo sei campionati in Patria fu acquistato dal Milan nel 1987. Anche in
rossonero festeggiò il battesimo con un gol (su rigore, il 13 settembre '87,
Pisa-Milan 1-3). Nel suo primo campionato italiano giocò solo 11 partite
segnando 3 gol: i dolori alle caviglie lo tormentavano già allora. Il secondo
lo segnò all'Empoli a San Siro (al rientro dopo la prima operazione), il terzo
al Napoli di Maradona al San Paolo, nella celebre partita del sorpasso (1°
maggio '88). Con la maglia del Diavolo ha giocato 201 partite e segnato 124 gol
(media 0,61). Cinque reti in una partita è il suo record: risale al 19 dicembre
'90, li segnò contro Malta con la maglia dell'Olanda (risultato 8-0). Tre,
invece, le quaterne con il Diavolo: il 6 ottobre '88 in Milan-Vitocha Sofia 5-2
(coppa Campioni); l'8 novembre '92 in Napoli-Milan 1-5 (campionato); il 25
novembre '92 in Milan-IFK Goteborg 4-0 (coppa Campioni).
Ha vinto per 3 volte il Pallone d'oro ('88, '89, '92). Prima di lui c'erano
riusciti solo Platini e Cruijff, il suo idolo. Ha conquistato per 6 volte la
classifica dei cannonieri: 4 in Olanda (dall'84 all'87), 2 in Italia ('90 e
'92), e la Scarpa d'oro nell'86 in veste di miglior bomber europeo.
Anche a livello di squadra ha vinto tutto. Con il Milan 3 scudetti ('87-88,
'91-92, '92-93), 2 coppe Campioni ('88-89, '89-90), 2 Intercontinentali ('89 e
'90), 2 Supercoppe europee ('89, '90). Coi Lancieri dell'Ajax ha vinto 3
scudetti, 3 coppe d'Olanda e una coppa delle Coppe ('87). Nell'88 con l'Olanda
ha vinto l'Europeo. Strepitoso il suo gol in finale con l'Urss.
La sua ultima partita nel Milan risale al 26 maggio '93, finale di coppa dei
Campioni a Monaco di Baviera (Marsiglia-Milan 1-0).
Fu ribattezzato in mille modi: Cigno di Utrecht, Guido Cavalcanti delle aree di
rigore, Sommo poeta, sono quelle che lo hanno accompagnato nella sua carriera
italiana. Grazie di tutto signor Van Basten.
Non sarà facile trovare un altro così..*