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QUARTO NUMERO (20/11/2000)

Salve mi chiamo Fabrizio e scrivo da Roma per porvi questa domanda, Ma cosa differenzia il catch giapponese dal wrestling americano?
Questo è tutto, e complimenti per il vostro sito!

RISPOSTA DI PAOLO & ANDREA LANATI

La tua domanda appare molto semplice, ma ci si può ricamare sopra abbastanza, infatti se tu fai la stessa domanda ad una persona qualunque (magari non molto smaliziata) che a metà anni 80’ seguiva sia catch che wrestling otterrai la risposta che il wrestling è finto, mentre il catch è vero (a noi è successo un po’ di volte di sentire questa tiritera). Questa risposta non è corretta o perlomeno non del tutto, infatti sarebbe esatto dire che il catch giapponese ha sempre fatto di tutto per sembrare ed essere considerato reale, al contrario del wrestling americano che col passare del tempo ha finito per dichiararsi definitivamente sport-entertaiment. Analizziamo un po’ più in particolare la differenza e il perché il catch giapponese può dare questa impressione: prima di tutto la cultura e la tradizione, che pongono i wrestlers all’altezza degli antichi samurai, premio strameritato vedendo il cuore che ci mettono alcuni di loro, tipo Jushin Lyger tornato a combattere dopo un tumore benigno al cervello e Osamu Nishimura che sta ancora calcando il ring nonostante un tumore allo stomaco lo affligga ormai da tempo, e così dopo queste due citazioni ci troviamo ad evidenziare per la seconda volta in pochi giorni il fighting-spirits dei giapponesi, non fraintendeteci non che gli americani non ce l’abbiano o che non siano altrettanto professionali, l’unico guaio è che negli States certe cose non vengono fatte vedere perché si è sempre alla ricerca del colpo di scena ed è diventato sempre più facile vederlo al di fuori del ring e far diventare i wrestlers figure più simili a delle rockstar. Un’altra differenza che forse non tutti hanno notato è il pubblico: in Giappone sovente capita di trovare nelle prime file gente in giacca e cravatta (insomma dagli impiegati in su), quindi persone di un certo bagaglio culturale, mentre nel pubblico americano si vedono quasi esclusivamente i cosiddetti ‘trasher’, cioè operai e figure simili, come riportatoci da un amico americano, naturalmente questa considerazione trova il tempo che trova. Come anche Fabrizio da Roma può intuire, noi siamo dalla parte del catch giapponese, perché sosteniamo che se uno è interessato al contorno e non a quanto accade sul ring, allora è meglio che vada a vedersi un telefilm, e comunque il panorama americano di wrestling puro ne fa vedere veramente poco. Se la tua domanda fosse incentrata invece sull’aspetto puramente tecnico ti possiamo dire che gli show giapponesi sono di meno, i match sono lunghi mediamente il doppio rispetto a quelli statunitensi, le regole sono le stesse, i count-out e le squalifiche sono praticamente nulle, così come le interferenze esterne, ci sono più tornei per decretare i migliori wrestlers, insomma una serie di componenti che finiscono per porre il catch giapponese su un altro piano rispetto a quello statunitense.

RISPOSTA DI NOE' CHERUBIN

Ciao Fabrizio, hai posto veramente la domanda del secolo.
Il buon Tony Fusaro, all'epoca diceva che le differenze erano queste: gli americani puntano sulla potenza e lo spettacolo, i giapponesi sulla tecnica e l'agilità.
Questo è ancora per certi versi valido, anche se secondo me, le differenze si sono ampliate.
Non me ne vogliano gli appassionati di wrestling americano (lo seguo un po' anch'io), ma li importa più come una persona sa parlare ad un microfono, che quante mosse è in grado di eseguire, mentre in Giappone la cosa importante è saper combattere, avere un ampio campionario di mosse. In alcuni casi limite, negli Stati Uniti, si esalta di più per l'entrata di un atleta che per l'incontro che poi si disputerà.
Con questo, non bisogna pensare che nel wrstling americano, manchino gli atleti tecnicamente validi, ma a questi (es. Chris Benoit), i booker, non permettono di esprimere tutto il loro potenziale, per non far sfigurare l'avversario meno dotato tecnicamente, ciò, se ci pensi, è veramente assurdo. E' più importante come il wrestler sa esprimersi al microfono (difatti atleti americani, validi nel combattere, ma non altrettanto nel parlare devono andare in Giappone per poter lottare), ma allora, se questa è la tua maggior abilità, cambia lavoro, vai a fare lo showman in una trasmissione televisiva, vai a fare concorrenza a Bonolis. Inoltre, in molti incontri americani, i colpi si vede chiaramente che sono telefonati, mentre in Giappone, l'abilità dei wrestlers (sia nel portare che nel subire) rende tutto più veritiero. Alcuni giustificano ciò con il fatto che le superstars americane, combattono molto, quindi devono preservare il loro fisico dagli infortuni, ma tieni presenti che gli atleti di maggior fama (ma anche gli altri) giapponesi, fanno anche 150 incontri all'anno, che per durata ed intensità, sono realmente un 'altro mondo.
Comunque non è che apprezzo un sistema e disprezzo l'altro, sono ambedue ai massimi livelli, uno per ciò che accade fuori del ring, l'altro per quello che succede all'interno di esso.
Chiudo con una domanda, in un ipotetico incontro di tag tra The Rock & Steve Austin da una parte e Misawa & Kobashi dall'altra, che fine farebbero i primi due?
Saluti


Ciao,
ma è vera la storia che Undertaker ha combattuto alcuni incontri in giappone nel periodo della WWF senza però interpretare il personaggio del becchino? Mi pare d'averla letta da qualche parte questa cosa...

Ciao...

(David Grauli)

RISPOSTA DI PAOLO & ANDREA LANATI

Forse questa è la domanda più stimolante da quando il sito è partito, visto che per rispondere in modo corretto saremo costretti a fare delle ricerche. Per quello che ne sappiamo ora, Undertaker, come tanti suoi colleghi tipo Kevin Nash, Yokozuna, Chris Benoit, prima di diventare famoso ha partecipato a qualche tournee della New Japan con una gimmick diversa, nella federazione nipponica Mark Callous combatteva sotto le spoglie di The Punisher Dice Morgan, non sappiamo se questo personaggio fosse diverso o meno da quello mascherato proposto negli States e chiamato solo The Punisher. Negli anni d’oro invece Undertaker è stato prestato alla Michinoku Pro Wrestling per uno show (lo spettacolo in questione è il 4th Anniversary Show del 10 Ottobre 1997 disputato a Tokyo), probabilmente per ricambiare la cortesia del prestito di Jinsei Shinzaki alla WWF (allora si faceva chiamare Hakushi), il match che vide affrontarsi il becchino ed Hakushi fu di scarso livello, non sappiamo onestamente se in questo caso Undertaker abbia abbandonato la sua gimmick, ma facendo un ragionamento logico la WWF non avrebbe alcun interesse a mandare in tour un suo wrestler senza fargli assumere la propria gimmick (o c’è qualcuno convinto che Undertaker, gimmick esclusa, sia un buon wrestler ?). Resta da raccontare un episodio che abbiamo sentito in giro, che puó forse interessarti: sembra che Taker una volta abbia perso la sua valigia in aeroporto ed in quel caso fu costretto a combattere in borghese, per ora non sappiamo nulla di piú preciso, ma se incapperemo in qualche approfondimento sulla vicenda sicuramente ti renderemo partecipe. 

Lo Staff di TuttoPuroresu

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