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Undertaker tai Sting !!!

Per questo secondo appuntamento con “Le Grandi Sfide”, ho deciso di uscire dal panorama nipponico per entrare in quello americano. Ho pensato a lungo a quale sfida proporvi e mi sono venute in mente molte possibilità: Hogan vs Ultimate Warrior, Bret Hart vs Shawn Michaels, ecc. Ma tutte queste contese si sono già svolte su un ring, come prima analisi volevo trovare qualcosa di originale e di mai visto. Per questo motivo la mia scelta è caduta su The Undertaker e Sting. Due wrestlers che hanno legato saldamente il loro nome alla propria federazione; Sting è praticamente cresciuto nella WCW, mentre con la gimmick del becchino Mark Callaway, nonostante un breve periodo alla WCW (al tempo NWA), ha fatto la fortuna della WWF diventando uno dei wrestlers più famosi del mondo. Entrambi non sono dei fenomeni per quanto riguarda la tecnica di combattimento, con Sting che vanta una maggiore agilità rispetto al becchino che da parte sua si rifà con una superiorità fisica che gli permette di realizzare mosse molto apprezzate come la tombstone piledriver e soprattutto la chokeslam che a me piace molto. Come, però, sappiamo, l’importanza della tecnica negli States è alquanto relativa per cui, per trovare il vero vincitore di questa sfida, dobbiare analizzare anche gli altri aspetti della carriera dei due wrestlers. Iniziamo dal palmeras. Molti ritengono che i titoli vinti non abbiamo alcun valore, io non la penso così, sono le cinture a dare valore ad un wrestler, per questo motivo Macho Man e Yokozuna saranno probabilmente più ricordati rispetto a Chris Benoit. The Undertaker può vantare tre titoli mondiali e cinque tag team title, ha fatto di meglio Sting con ben sei titoli assoluti, due americani e tre in tag. Bisogna però dire che il becchino si è trovato di fronte una concorrenza ben più agguerrita, Hulk Hogan e Ric Flair prima, Shawn Michaels e Bret Hart poi ed infine gli attuali The Rock e Stone Cold. Nonostante questo è rimasto sempre al vertice della WWF e spesso i suoi match non valevoli per il titolo attiravano più attenzione del title-shot, ne è un esempio su tutti il suo casket-match con Yokozuna a Survivor Series 1994. A parte Ric Flair agli inizi, Sting ha invece trovato il vero ed unico antagonista in Hollywood Hogan, il loro feud al tempo della NWO rimarrà negli annali, ma, come accadde spesso, la WCW finì col rovinare tutto ripetendo la rivalità in tutte le salse e annoiando così il pubblico.

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Nelle foto, Undertaker contro Shawn Michaels nel famoso "Hell in a Cell" e Sting contro Hollywood Hogan

Un altro merito che bisogna dare ad The Undertaker è quello di essersi saputo sempre rinnovare col passare del tempo: inizialmente avevamo il becchino vero e proprio che seppelliva i suoi avversari (ne sanno qualcosa Giant Gonzales e Mankind) poi è arrivato il Lord of Darkness ministro della magia nera, infine la gimmick dell’American Bad Ass che pur non esaltandomi devo ammettere che si addice alla perfezione con la WWF del ventunesimo secolo. Questo successo è arrivato grazie alla fiducia che i booker hanno sempre avuto nei confronti di Callaway, più volte il roster della federazione si è messo a sua disposizione per la riuscita delle storyline. Un chiaro esempio di ciò è la fobia di Yokozuna nei confronti della bara (stranamente anche Kamala aveva la stessa paura) ed anche la comparsa di Kane è risultato un enorme push per Taker. Dall’altra parte Sting, una volta diventato The Fallen Angel, non è più riuscito ad evolversi perdendo lentamente quel velo di mistero che lo accompagnava nei suoi primi tempi stile Corvo, quando faceva la sua entrata scendendo dal tetto dell’arena con il giubbotto di pelle e la mazza in mano. Ogni sfida, però, si deve risolvere con un vincitore e la nostra non può fare eccezione. Visto che in questo caso il compito del giudice tocca a me, come potete immaginare dagli argomenti trattati in precedenza, ho deciso di assegnare la vittoria a The Undertaker. Continuo a ritenere Sting superiore come tecnica, ma il personaggio di The Undertaker è troppo superiore. Confesso di non aver mai amato il becchino, quando era piccolo non lo sopportavo ed ora che sono più maturo ritengo eccessivo il push che la WWF gli ha concesso in undici anni di carriera. Quanti sono i match che Undertaker ha perso regolarmente? Li possiamo contare sulle dita delle mani (io ricorderò sempre il match del 3 dicembre 1991 contro il mio idolo Hulk Hogan; non è stato proprio regolarissimo, ma almeno le scorrettezze furono da parte di entrambi). Clamoroso invece il già citato Survivor Series 1994 quando ci volle mezzo roster della WWF per sconfiggere Taker. E’però grazie ad episodi come questo che The Undertaker è entrato nella leggenda e resterà nella storia del wrestling mondiale, al contrario di Sting che sarà ricordato come un ottimo wrestlers, ma nulla di più. Ecco come vedo questa fantastica sfida che fino ad ora non ha mai avuto un riscontro sul ring e probabilmente non lo avrà mai, ora tocca a voi decidere: Sting o The Undertaker?

Ivan Filannino

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