PLEIONE FORMOSANA
Hayata

in JOURN. COLL. SCI. TOKYO 30, art. 1: 326 (1911)


SINONIMI
Pleione pricei Rolfe
in CURTIS'S BOTANICAL MAGAZINE 143: t.8729 (1917)


TASSONOMIA
Pleione formosana appartiene al subgenere Pleione sezione Bulbocodioides Torelli & Riccaboni.

ETIMOLOGIA
Chiamata formosana in quanto fu scoperta nell'isola di Formosa, ora Taiwan.

STORIA
Nel 1911 HAYATA descrisse Pleione formosana nel JOURN. COLL. SCI. TOKYO 30, art. 1: 326 sulla base di materiale proveniente dall'isola di Formosa; il tipo è la raccolta Mori 16.
Nel 1917 ROLFE descrisse Pleione pricei nel CURTIS'S BOTANICAL MAGAZINE 143: t.8729 sulla base di piante che William PRICE aveva portato in Inghilterra da Taiwan nel 1912; il tipo di questa specie, depositato a Kew, secondo CRIBB si differenzia da Pleione formosana solamente per la presenza di due lamelle sul labello invece di quattro e per un'inflorescenza più corta. In coltivazione si possono trovare molti esemplari, originari di Taiwan, che presentano caratteri intermedi tra le due specie, per cui è difficile porre una netta separazione fra di loro. In ogni caso le differenze tra le due specie sono troppo piccole per garantire a Pleione pricei il rango di specie autonoma e sono incline a concordare con CRIBB che interpreta questa specie come sinonimo di Pleione formosana.
Nel 1924 SCHLECHTER su FEDDES REPERTORIUM SPECIARUM NOVARUM REGNIS VEGETABILIS 19: 377 descrisse Pleione hui sulla base di materiale raccolto da HU nella provincia cinese di Jiangsi; secondo Phillip CRIBB l'esame dell'isotipo conservato a Kew fa' ritenere Pleione hui probabilmente conspecifica a Pleione formosana e quindi suo sinonimo (1988); questa asserzione è però speculativa sia perchè CRIBB non ha potuto esaminare esemplari viventi proventi dalla provincia di Jiangsi (1988). Nella primavera di quest'anno (1999) ho coltivato diversi esemplari di una Pleione sp., provenienti dal Jiangsi e che potrebbero essere Pleione hui; poiché sono assai differenti da Pleione formosana, sono incline a considerare Pleione hui come una specie autonoma (vedi il capitolo SPECIE DI INCERTA INTERPRETAZIONE).
La recente descrizione di Pleione hubeiensis e Pleione voltolinii, originari dell'Hubei, e la probabile riscoperta di Pleione hui dal Jiangsi aggiungono altri tasselli alla conoscenza della distribuzione del complesso-bulbocodioides.

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DESCRIZIONE
Pianta terrestre o, più raramente, litofita. Pseudobulbo ovoidale-compresso, lungo 2-3 cm e largo 2-3 cm, di colore che varia dal verde al porpora scuro. Foglia unica, ellittico-oblanceolata, acuta, lunga 10-25 cm e larga 3-5 cm. Inflorescenza lunga 8-12 cm; emerge in primavera al centro del nuovo getto, con la foglia in iniziale via di sviluppo. Brattea ellittico-lanceolata, lunga 3-4 cm, acuta, per lo più di colore verde chiaro. Fiore largo 6-9 cm, lievemente profumato; di solito ogni inflorescenza ne porta uno solo, più raramente due; il suo colore è molto variabile: la forma tipica è di colore rosa-lilla, con sfumature più chiare o più scure; molto ricercata è la forma albina. A pseudobulbi porpora corrispondono fiori più scuri; a pseudobulbi verdi corrispondono fiori rosa chiaro o bianchi. Sepalo dorsale lungo 4-4.5 cm e largo 1 cm, ellittico-lanceolato, subacuto. Sepali laterali lunghi 4-4.5 cm e larghi 1 cm, obliqui, ellittici, ad apice subacuto. Petali lineari, oblanceolati, molto più stretti alla base (4 mm) che al centro (13 mm), lunghi 4.5 cm e larghi 1.3 cm, subacuti. Labello lungo 4-4.5 cm e largo 4 cm se disteso, subrombico, emarginato con margine svasato e sfrangiato nel terzo apicale; è di colore biancastro di fondo, talora con sfumature rosa lungo il margine e può essere sfumato di giallo nell'area del callo; il labello presenta anche grossolane macchie bruno-rossiccie nella sua parte anteriore, mentre diverse striature dello stesso colore si estendono verso la base del labello. Callo costituito da due lamelle centrali bianche, a margine intero o solo lievemente eroso, lunghe 3-3.5 cm, di norma accompagnate all'esterno da due lamelle più corte, lunghe 2 cm; talora è presente anche una cortissima quinta lamella centrale, sita anteriormente alle altre. Colonna lunga 3 cm, alata e denticolata all'apice, ove è larga 0.7 cm. Ovario lungo 2 cm. Cromosomi: 2n = 40.

DISTRIBUZIONE
Taiwan, nella regione montagnosa centrale (monte Range). Altitudine: 1000-2000 mt.

HABITAT   
Cresce terrestre in aree rocciose ed umide o su rocce, pendii e tronchi coperti da muschio, in ambienti umidi e nebbiosi.

EPOCA DI FIORITURA
Marzo

STATO DI CONSERVAZIONE
Attualmente non sembra minacciata ed è facilmente riproducibile in coltivazione.

NOTE
In coltivazione la pianta spesso produce due getti per ogni pseudobulbo, moltiplicandosi perciò con rapidità. Inoltre ogni anno produce all'apice dello pseudobulbo alcuni bulbilli, che già in autunno sono discretamente grandi. Al momento del rinvaso conviene quindi guardare con attenzione nel vaso alla ricerca di questi bulbilli, che vengono facilmente individuati in quanto accompagnati da una lunga e sottile fogliolina secca. I bulbilli vanno trasferiti in un vasetto a sé stante, ove possono essere coltivati in un substrato a base di bark fine e ricco di sfagno, in un ambiente umido; vanno bagnati molto spesso perché durante la stagione calda sopportano poco la siccità. In 2-3 anni arrivano a fioritura.
Dal punto di vista tassonomico, Pleione formosana appartiene al complesso-bulbocodioides, essendo molto simile a Pleione bulbocodioides, Pleione speciosa, Pleione limprichtii, Pleione hubeiensis e Pleione voltolinii ma da essi facilmente distinguibile (vedi le note sotto Pleione bulbocodioides). Le grandi dimensioni del fiore, le lamelle intere e la sfrangiatura, limitata al terzo apicale del margine del labello, la distinguono da Pleione limprichtii; l'inflorescenza, alta solo 8-12 cm, ed il callo, dotato di 2-4 lamelle intere e di solito privo della corta ma alta lamella anteriore centrale, la distinguono da Pleione bulbocodioides; il labello non uncinato e le lamelle intere la distinguono da Pleione speciosa; le lamelle del callo bianche ed intere, lo pseudobulbo di grandi dimensioni e l'inflorescenza molto più alta la distinguono da Pleione hubeiensis; il grande pseudobulbo ovoidale-compresso la distinguono infine da Pleione voltolinii.
Dal punto di vista protezionistico, è opportuno segnalare che la specie, dopo essere stata soggetta ad una raccolta selvaggia a Taiwan, ove è chiamata I-yeh lan, che vuol dire "orchidea ad una foglia", ora è protetta per legge ed il suo destino in natura sembra roseo, in quanto a Taiwan è stata istituita una riserva naturale, l'Alishan Taiwan Pleione Nature Preserve, a protezione della specie.

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RACCOMANDAZIONI COLTURALI

 

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Pioggia / mm

94

84

76

328

912

716

643

759

216

163

97

46

Rain / mm

Umidità %

78

84

82

86

90

91

90

92

89

87

79

80

Humidity %

Giorni sereni
alle 7

15

13

15

6

10

4

5

9

14

16

16

15

Clear days at 7 AM

Giorni sereni alle 13

7

3

2

0

0

0

0

0

0

1

4

7

Clear days at 1 PM

Temperatura max °C

16

16

19

20

21

22

23

23

23

22

20

17

temperaturemax, °C

Temperatura min °C

6

7

9

11

13

15

14

14

13

12

9

7

temperature min, °C

Escursione termica

10

9

10

9

8

7

9

9

10

10

11

10

Diurnal range

Fioritura

*

***

*

blooming

JAN

FEB

MAR

APR

MAY

JUN

JUL

AUG

SEP

OCT

NOV

DEC

 

è una pianta vigorosa, di facile coltivazione e generosa fioritura. Le indicazioni qui di seguito riportate sono riferite alle piante originarie dell'isola di Taiwan, ove la temperatura è abbastanza mite tutto l'anno; però questa specie per crescere bene in coltivazione richiede durante l'inverno temperature fresche; per questo è meglio non superare 8°C durante la notte. Se viene coltivata a temperature troppo alte con gli anni declina e muore. Pur vivendo a Taiwan in località montane che difficilmente gelano, è straordinariamente robusta e resiste in coltivazione, se ben riparata, anche a temperature di -6°C.
Tra febbraio e marzo il nuovo getto, sviluppatosi durante l'inverno, comincia a gonfiarsi ed a crescere, arrivando a fiorire verso la metà di marzo; se in questo periodo l'ambiente di crescita è troppo secco sono utili alcune spruzzature, per evitare l'avvizzimento o l'aborto del fiore. Ad aprile l'attività di crescita è intensa, per cui bisogna gradatamente aumentare le innaffiature, che devono essere molto abbondanti nei mesi estivi, sino alla fine di settembre, quando la pianta comincia ad andare in riposo. Ricordare che nelle regioni montagnose centrali di Taiwan da maggio ad agosto la pioggia è torrenziale, con anche 700-900 mm di pioggia in un mese! Durante il periodo di maggior crescita vegetativa deve essere esposta ad una buona luce, ma non al sole diretto. La temperatura estive ideale è 25°C di massima e 16°C di minima. Da ottobre va' tenuta relativamente all'asciutto ed al fresco (4°- 7°C), con rare spruzzature. Nella tavola climatologica allegata si può osservare che in natura l'inverno è meno asciutto di quello che affrontano le altre Pleione.
E' possibile coltivare Pleione formosana anche all'aperto, in quanto sopporta con facilità il freddo, anche se sconsiglio di rischiare se la temperatura invernale del posto ove si vive raggiunge temperature stabilmente sotto 0°C. Va' piantata in aiuole ben drenanti, preferibilmente esposta a sud e protetta da un cespuglio. Durante l'inverno va' ricoperta con molte foglie, in modo che possa superare agevolmente il periodo del freddo più intenso, e và riparata attentamente dalla pioggia invernale. Se la si coltiva all'aperto, bisogna fare molta attenzione alle limacce, che possono banchettare con il suo pseudobulbo.



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Pleione formosana coltivata a Borgo Valsugana dalla nostra amica Bianca Pezzatti


VARIETA' E FORME

Pleione formosana ha fiori di colore rosa-malva o rosa-porpora, con diverse varianti che hanno però solo significato orticolturale. La sola variante degna di essere menzionata è la forma alba, nella quale il fiore è completamente bianco, eccetto il callo che è macchiato di giallo limone; lo pseudobulbo è ovviamente sempre verde.


Pleione formosana forma alba Torelli & Riccaboni, forma nova

Typus: CINA, Taiwan. Fiorito in coltivazione nella primavera 1999 a Borgo Valsugana, Italia. Holotypus Herbarium RO

Diagnosis: Differt a typo Pleione formosana Hayata in characteribus sequentibus: flos plene albida, callus flavus et pseudobulbus viridis

Diagnosi: differisce dalla forma tipica di Pleione formosana Hayata nei caratteri segenti: fiore totalmente bianco, callo giallo e pseudobulbo verde

questo è il tipo di Pleione formosana forma alba


CULTIVAR

Riporto ora i nomi dei cultivar di Pleione formosana che più facilmente si possono trovare in commercio, ricordando che si tratta di cloni riprodotti artificialmente in coltivazione:

Pleione formosana "Avalanche"
        Fiori bianchi, labello molto sfrangiato e macchiato di giallo

Pleione formosana "Blush of Dawn"
        Grandi fiori rosa, con la base dei segmenti floreali soffusi di bianco; labello macchiato di giallo e marrone

Pleione formosana "Clare"
        Larghi fiori bianchi; labello macchiato di giallo

Pleione formosana "Christine Anne"
        Petali rosa carico; labello largo, soffuso di rosa con macchie gialle

Pleione formosana "Iris"
        Larghi fiori rosa porpora; labello largamente macchiato di rosso e marrone su base gialla

Pleione formosana "Oriental Grace"
    Si tratta del clone conosciuto nel passato come Pleione pricei. I sepali ed i petali sono più
    stretti del P. formosana tipo ed hanno colore rosa violetto; il labello rosa pallido è macchiato
    di giallo e marrone

Pleione formosana "Oriental Splendour"
        Fiori rosa violetto scuro, con labello quasi bianco, macchiato di marrone e giallo

Pleione formosana "Polar Sun"
        Pianta di piccole dimensioni; fiore di colore bianco puro, con labello soffuso di giallo

Pleione formosana "Serenity"
        Fiori molto grandi, di colore rosa-porpora pallido; labello quasi bianco, con macchie
        arancio-marroni

Pleione formosana "Snow White"
        Grandi fiori di colore bianco brillante; labello macchiato di giallo; pseudobulbi verdi



questo articolo è tratto dalla monografia sul genere PLEIONE di Gianantonio Torelli pubblicata su CAESIANA   14, anno 2000

P.S.

Per quel che riguarda la sua coltivazione, ritengo che Pleione formosana per fiorire debba sviluppare durante l'estate uno pseudobulbo grande e turgido, per cui deve ricevere molta acqua da aprile a settembre, assicurandosi però che il drenaggio sia più che ottimo; dopo la caduta delle foglie è meglio che non riceva più acqua fino alla primavera, tranne sporadiche spruzzature se si vede che lo pseudobulbo inizia a raggrinzirsi. Nei mesi invernali si deve conservare lo pseudobulbo ad una temperatura notturna minima di 7-10 C°, anche se sopporta temperature un pò più basse; evitare comunque il gelo. Ove non gela, si può coltivare all'aperto, evitando però che riceva le pioggie autunnali, che sarebbero deleterie.