Cronologia castellalferese

 

un sentito ringraziamento
a nome della Comunità di Castell'Alfero a
CLAUDIO DI LASCIO
caparbio e paziente autore
dell'immane lavoro della ricerca e stesura dei dati qui stilati

 


Epoca preromana
La toponomastica del Basso Monferrato fa presumere che l'area fosse abitata da popolazioni liguri e celtiche.

125 - 100 a.c.
Il console romano Marco Flavio Flacco costruisce una strada lungo il torrente Versa di collegamento fra Hasta (Asti) e Rigomagus (Trino Vercellese) per mettere in comunicazione la pianura padana con le vie Aemilia Scauri e Postumia provenienti dal mare. La strada romana era chiamata "via levata" e si pensa che seguisse il torrente Versa sino in prossimità dell'attuale Ponte della Paglia per poi seguire il rio Viazza (il cui nome è di origine romana), passando sotto l'attuale Perrona e dirigersi verso Penango, come fa oggigiorno il percorso della linea ferroviaria Asti-Casale. La zona era sicuramente già abitata a quell'epoca, fatto confermato dal ritrovamento di reperti archeologici nei pressi del confine col comune di Tonco, vicino alla Cascina Sangona.

Aprile 896
Il vescovo di Asti Staurace permuta dei beni in territorio Perno: è la più antica attestazione del luogo

IX secolo
Attestazione delle ville Barche e Cassano, oggi scomparse ma identificabili con due cascine castellalferesi

1041
L'imperatore Enrico III riconosce al vescovo di Asti Pietro II la giurisdizione sul "districtus" astigiano, estendendone il dominio a sette miglia (circa 10 km) dalla città, legando il territorio di Castell'Alfero per la prima volta ad Asti.

20 ottobre 1156
Il papa Adriano IV conferma al vescovo di Asti Anselmo "tre mansi con chiese e loro pertinenze", comprendenti probabilmente le chiese S.Maria di Viallo (l'attuale Madonna della Neve) e di S.Dalmazzo (scomparsa ma identificabile con l'attuale cascina Balagna), le quali dipendevano dalla pieve di Cossombrato.

15 febbraio 1159
L'imperatore Federico I il Barbarossa emana un diploma che conferma sotto Asti le ville di Cassano, Lissano e Viallo.

1189
In una casa di proprietà del Comune di Asti posta sul territorio di Castrum Alferii vengono stipulati numerosi atti di vendita di terreni a favore dello stesso Comune: è la prima attestazione del paese.

1190
Il dominio astese comprendeva anche le località di Vallescaria (Callianetto), Momporcino, Barche, Masio (pressi Valmaggiore), Viallo, Cassano e Lissano.

25 agosto 1191
Nei pressi del torrente Versa, "in loco castrum Alferii", viene stipulata una tregua fra il marchese del Monferrato Bonifacio ed il podestà di Asti Guglielmo di Ceva.

1220
Presunta data di costruzione del mulino della Olla da parte dell'Ordine dei Templari.

1241
E' attestata una richiesta di prestito in Asti da parte di un abitante di Castrum Alferii.

2 novembre 1265
Viene attestata per la prima volta la chiesa di Callianetto: il vescovo di Asti proibisce ai consoli di Callianetto la pratica di ogni funzione religiosa. La presenza di consoli evidenzia un'autonomia amministrativa dell'abitato.

28 agosto 1280
In un atto notarile si testimonia l'esistenza del "burgo Sancti Petri de Valle Versa", ubicato presumibilmente in prossimità dell'odierna Cascina Boana.

1288
Il borgo Sancti Petri de Valle Versa in località Guadarabium viene citato in un atto che stabilisce i confini, determinati dal torrente Versa e dal canale del mulino della Olla, fra Asti e il marchesato del Monferrato.

novembre 1289
Castell'Alfero entra nella lega astigiana contro Guglielmo VII di Monferrato con l'obbligo di tenere pronte ottocento corazze.

dopo il 1290
A seguito delle incursioni dei Monferrini gli abitanti di San Pietro di Guadarabio si trasferiscono in collina, nella villa Castrum Alferii che era fortificata.

9 agosto 1300
In alcuni atti del notaio Ruffino di Valle Perno riguardanti prestiti di denaro e frumento fra cittadini di Asti e altri di Castagnole, testimoniano Matteo e Giovanni Sapa di Perno

13 luglio 1305
Vi è la prima attestazione del cognome Amico nell'astigiano: Giacomo Amico è testimone in un atto di dote ad Alba.

17 ottobre 1307
In un documento stilato nel chiostro della cattedrale di Asti compare Giacomo Negro di Castro Alferio

3 aprile 1308
In un atto Pietro di Monchuchi (Moncucco) di Serra di Viallo di Castro Alferio acquista due buoi

3 agosto 1333
In una solenne dichiarazione gli abitanti di Castell'Alfero vengono messi alla pari dei cittadini di Asti e proclamati liberi da qualsiasi dipendenza, tranne quella di Asti di cui facevano parte integrante.

2 maggio 1343
In una causa fra il Capitolo della chiesa di S.Secondo e Guglielmo Rolla compare un terreno prossimo ad un mulino in territorio di Castell'Alfero.

10 dicembre 1344
Oberto de Serra di Castelalfero e sua madre Maylana vendono ad un cittadino Astese un terreno situato a Callianetto in località Paniali.

1345
Risultano soggette alla Cattedrale di Asti le chiese S. Maria de Guaderabio, S. Pietro di Cassano, S. Pietro di Lissano; la chiesa di Callianetto dipendeva dalla pieve di Cossombrato.

1348
Viene redatto il primo catasto di Castell'Alfero.

22 gennaio 1364
Con un trattato di pace fra il marchese Giovanni II di Monferrato e Galeazzo II Visconti, accordo favorito da papa Urbano V, il paese torna in possesso di Asti.

11 aprile 1374
In un atto notarile redatto sulla piazza di Castri Alferii riguardanti terreni della località limitrofa di Castelletum, compaiono i seguenti abitanti del paese: Ogerio Gastaldo, Giacomo e Giovanni Mainardi, Antonio Lupo e Gasparone Alione.

1383 - 1384
Gasperone Alione risulta proprietario di molti beni nelle ville di Barche e Castell'Alfero.

27 gennaio 1387
Viene stilato il contratto di matrimonio tra Valentina Visconti (figlia di Gian Galeazzo, signore di Milano ed Asti) e Luigi di Valois, duca di Turenne e poi d'Orleans, fratello del re di Francia Carlo VI. La villa di Castrum Alferii viene compresa nella dote di Valentina; nel documento viene descritta come ben popolata e munita di solide difese.

maggio 1387
Tutte le terre astigiane cedute agli Orleans con la dote giurano fedeltà al nuovo governatore di Asti, François de Chassenage.

23 marzo 1389
In un atto il vescovo di Asti monsignor Francesco Gallo dei Piacentini stabilisce che la rendita della chiesa di S. Maria di Guaderabio sia assegnata alla diocesi astese.

1397
Vengono probabilmente stilati gli Statuti ed Ordinamenti di Castell'Alfero.

1398
Primo elenco delle strade del paese

13 settembre 1423
In un documento si descrivono alcuni terreni in località Barche.

1455
La prima attestazione di un componente della famiglia Amico nel territorio comunale: Gabriele Amico e Giuseppe Torno fanno richiesta al duca d'Orleans il permesso di costruire un mulino sul Versa, in seguito denominato Molino della Paglia.

1480
In un decreto il vescovo di Asti monsignor Pietro Damiano autorizza l'erezione dell'Oratorio dell'Annunciazione della Beata Vergine della Confraternita dei Disciplinanti, detta anche dei Battuti Bianchi, tuttora esistente.

20 giugno 1482
Una transazione con Asti stabilisce per il paese norme per tasse più eque.

1494
Nella chiesa della Madonna della Neve abita un eremita.

17 febbraio 1496
Vengono venduti terreni in Callianetto, alcuni di proprietà di Michele Sacco di Castell'Alfero, situati nelle località Paniali, Preis, Surello.

1500
Anno presunto della prima edizione stampata gli Statuti di Castell'Alfero.

16 maggio 1534
Negli Statuti del Comune di Asti Castroalferio appartiene al territorio astese.

1561
Una sentenza stabilisce la dipendenza dalla procura di Castell'Alfero dei paesi di Villafranca, Cantarana, Scurzolengo, Migliandolo.

19 dicembre 1561
Dopo il passaggio della contea di Asti ai Savoia, un arbitrato determina che Asti e Castell'Alfero fossero un corpo unico, in modo che ogni abitante del villaggio godesse gli stessi privilegi del cittadino e tutti si chiamassero cittadini di Asti.

1563
Dopo il trasferimento della capitale del ducato sabaudo da Chambery a Torino, Emanuele Filiberto suddivide il territorio "al di qua dei monti" in sette province; Castell'Alfero fa parte della Provincia di Asti.

1570
Visita pastorale del vescovo di Asti monsignor Domenico della Rovere. Dalla sua relazione risulta che la chiesa del castello S. Maria è frequentata, mentre le chiese parrocchiali di S. Pietro di Lissano e S. Pietro di Cassano, che si trovano lontane dall'abitato, sono in cattive condizioni; il vescovo ordina che entrambe vengano riparate.

1578
- Nel sinodo il vescovo Domenico della Rovere istituisce le vicarie, raggruppamenti di parrocchie della diocesi; Callianetto e Castell'Alfero sono comprese nel Vicariato foraneo di Castagnole Monferrato con Viarigi, Grana, Portacomaro, Refrancore, Quarto, Migliandolo, Scurzolengo e Castiglione.
- Il cimitero della chiesa Madonna della Neve ospita ancora i defunti delle vicine abitazioni.

3 ottobre 1583
Don Giovanni de Bianchi da Odalengo succede come parroco di S. Pietro di Lissano a don Giovanni Secondo Gorrea.

1585
Nella visita pastorale di monsignor Angelo Peruzzi, delegato apostolico e vescovo di Sarsina, le due chiese parrocchiali sono riscontrate non più utilizzate ed in pessimo stato.

1588
La relazione della visita pastorale del vescovo di Asti monsignor Francesco Panigarola rileva che le due chiese sono ancora nelle stesse cattive condizioni. Viene ordinato l'abbattimento della chiesa di S. Pietro di Lissano, qualora non venisse restaurata, ed al suo posto che sia eretta una cappella con la stessa dedica.
Viene vietata la tumulazione dei defunti nelle chiese, obbligando l'utilizzo dei cimiteri.

1589
Bonaventura Ravizza da Castell'Alfero fa stampare a Trino Vercellese "Dialoghi due, del reverendo padre F. Bonaventura Rapiccia di Castel Alfero dell'ordine dei Minori osservanti di S. Francesco"; il primo dialogo tratta dell'usura.

1592
Bonaventura Ravizza da Castell'Alfero pubblica a Vercelli "Dialogo del reverendo padre Bonaventura Rapiccia da Castel Alfero Asteggiano dell'ordine dei Minori"; il dialogo tratta del Messale, di alcune rubriche del Breviario e del Canto piano.

26 novembre 1599
Nasce ad Asti il figlio di Bartolomeo Amico, Alessandro: il futuro primo conte di Castell'Alfero.

28 febbraio 1619
Dopo essere stato separato da Asti, Castell'Alfero viene concesso in feudo a Carlo Emanuele I di Savoia; questi lo cede al referendario Gerolamo Germonio di Ceva in cambio del feudo di Peveragno.

1619
La visita pastorale del vescovo di Asti monsignor Isidoro Pentorio trova le chiese parrocchiali del paese sempre in pessime condizioni; il parroco di S. Pietro di Lissano risulta essere don Bernardo Forno.

1625
Viene costruita in un luogo imprecisato di Castell'Alfero, la cappella di S. Antioco a cura di don Giovanni Maria Gallo; dopo il 1696 la stessa cappella non verrà più menzionata.

1627
La visita pastorale del vescovo di Asti monsignor Ottavio Broglia trova restaurata la chiesa di S. Pietro di Cassano.

16 luglio 1632
Viene nominato parroco di S.Pietro di Cassano don Giovanni Calderia; la sua rendita è di 50 lire astesi per 300 anime.

1635
La peste miete vittime anche a Castell'Alfero, che passa da 625 a 575 anime, ed a Callianetto, da 140 a 100 abitanti.

1636
Viene ricostruita ed ampliata la cappella di S.Sebastiano e S.Rocco per lo scampato pericolo della pestilenza.

9 marzo 1638
Viene nominato parroco della S.S. Annunziata di Callianetto don Bartolomeo Bellino da Masino.

18 aprile 1640
I Germonio vendono il feudo di Castell'Alfero ed il suo castello al borghese Alessandro Amico.

7 aprile 1643
Alessandro Amico, maestro uditore e controllore generale delle finanze del duca di Savoia, viene investito del titolo di Conte di Castell'Alfero e Signore di Quarto e Portacomaro.

1646
Vi sono alcune vertenze territoriali fra la parrocchia di Frinco e quella di S.Pietro di Cassano, appianate dal vescovo di Asti.

8 gennaio 1648
Muore il primo conte di Castell'Alfero, Alessandro Amico, lasciando un testamento redatto il 26 dicembre 1647.

1650
Su terreno nei pressi dell'attuale cascina Boana di proprietà di Pietro Francesco Boano di Asti, viene eretta la cappella dedicata a S.Francesco; la stessa risulta essere proprietà del marchese Roero di Cortanze nel 1749, il quale la restaura e la dedica anche a S.Anna. Successivamente scompare.

5 gennaio 1657
Viene nominato parroco della S.S. Annunziata di Callianetto don Giovanni Amunto, con una rendita di 100 lire astesi per 300 anime.

21 gennaio 1661
Viene nominato parroco di S.Pietro di Casssano don Giovanni Battista De Rolandis, con rendita di 100 lire astesi per 300 anime.

29 settembre 1661
Viene nominato parroco di S.Pietro di Lissano don Giovanni Faletti da Montechiaro, con rendita di 40 scudi.

1663
Nella relazione della visita pastorale di monsignor Paolo Vincenzo Roero la chiesa di S.Maria di Viallo (la Madonna della Neve) risulta bisognosa di restauri e di ciò viene incaricato don Socino che provvederà effettivamente ai lavori. La chiesa di Callianetto viene riscontrata in pessime condizioni e perciò interdetta ai fedeli sino all'ordinato restauro.

6 giugno 1663
Viene nominato parroco di S.Pietro di Lissano don Giovanni Bartolomeo Bergamasco con rendita di 150 lire astesi.

7 ottobre 1663
Viene nominato parroco di S.Pietro di Lissano don Pietro Maria Baino da Mongardino.

2 dicembre 1667
Viene investito il secondo conte di Castell'Alfero, Bartolomeo Amico, figlio primogenito di Alessandro.

1668
Bartolomeo Amico sposa Angela Scarampi di Roccaverano, la quale morirà l'anno successivo. Bartolomeo si risposerà con Vittoria Margherita Solaro della Margarita, dalla quale avrà sei figli.

1671
Nasce ad asti Giuseppe Amico, figlio di Bartolomeo.

28 marzo 1679
Viene nominato parroco della S.S.Annunziata di Callianetto don Pietro Poncino da Scurzolengo con rendita di 100 lire astesi per 200 anime.

29 maggio 1679
Muore con testamento il conte Bartolomeo Amico

31 gennaio 1680
Viene nominato parroco della S.S.Annunziata di Callianetto don Antonio Saracco da Antignano.

1690
Viene restaurato l'Oratorio dell'Annunciazione della Beata Vergine dei Disciplinanti detti anche Battuti Bianchi.

25 maggio 1691
Viene nominato parroco di S.Pietro di Cassano don Giovanni Tommaso De Rolandis, che ha cura 400 anime.

1695
Viene ricostruita la cappella della S.S.Annunziata, già citata nel 1627, poi dedicata alla Natività della Vergine, oggi situata nei pressi del cimitero del paese.

1696
La visita pastorale di monsignor Innocenzo Milliavacca rivela che parroco di S.Pietro di Lissano è don Andrea Strocco.

23 gennaio 1698
Alessandro Ignazio Francesco Amico, futuro terzo conte di Castell'Alfero sposa Barbara Amedea Birago di Vische.

10 marzo 1699
Viene investito del titolo di conte dal duca di Savoia Alessandro Ignazio Francesco Amico.

13 ottobre 1705
Durante la guerra di successione spagnola, le truppe piemontesi del conte di Robella espugnano dopo vari tentativi il paese, occupato da un reggimento di cavalleria francese.

13 marzo 1706
Su richiesta dell'arciprete Giovanni Tommaso De Rolandis, il vescovo di Asti monsignor Innocenzo Milliavacca decreta l'unificazione delle periferiche parrocchie di S.Pietro di Cassano e S.Pietro di Lissano nella chiesa del castello di S.Maria Assunta, successivamente dedicata ai S.S.Pietro e Paolo. La nuova parrocchia conta 950 anime.

1710
La seconda visita pastorale di monsignor Innocenzo Milliavacca descrive la chiesa di S.Maria Assunta come vecchia, buia ed umida, anche se dotata di ricchi paramenti.

1713
Dopo la pace di Utrecht Castell'Alfero fa parte del Regno di Sicilia.

1717
Il conte Giuseppe Bartolomeo Amico è uno dei fondatori del Regio Ospizio di Carità di Asti, con sede nell'attuale via Carducci; l'ospizio aveva lo scopo di sostenere vecchi, poveri ed infermi.

1720
Dopo la pace de L'Aja Castell'Alfero fa parte del Regno di Sardegna.

1723
Le province piemontesi vengono sostituite da cinque Intendenze Generali; il paese è sotto l'Intendenza di Asti.

1725 - 1740
Supposto periodo di ristrutturazione del castello dei conti Amico su progetto dell'architetto Benedetto Alfieri

1728
Con altre 49 comunità astigiane Castell'Alfero aderisce al progetto promosso dalla città di Asti della costruzione di un ponte sul Borbore, in prossimità dei Cascinali di Revignano, per favorire il commercio. Il progetto su disegno di Benedetto Alfieri non sarà mai realizzato.

5 aprile 1729
Viene nominato parroco della S.S.Annunziata di Callianetto don Giuseppe Quaglia da Antignano, che avrà cura di 506 anime.

1730
Viene ampliata l'abside della chiesa S.Maria Assunta; l'arciprete don Giovanni Tommaso De Rolandis acquista una piccola casa accanto alla vecchia canonica, ottenendo così, dopo i necessari restauri, una sede più ampia e decorosa.

14 gennaio 1734
Muore Alessandro Ignazio Amico

1735 - 1740
Viene restaurato ad Asti il palazzo dei conti Amico che si affaccia in piazza Cattedrale.

9 marzo 1741
Bartolomeo Giuseppe Antonio Amico diviene il quarto di conte di Castell'Alfero con investitura del Re di Sardegna.

1745
La chiesa della Confraternita dei Battuti Bianchi viene ricostruita dalle fondamenta.

10 settembre 1745
Nella guerra di successione d'Austria il paese è occupato da trecento francesi provenienti da Moncalvo.

1746
Viene eretto il campanile della chiesa S.Maria Assunta.

25 marzo 1746
Alcune compagnie piemontesi, una delle quali comandata dal capitano Raviola, espugnano il castello cacciando gli occupanti francesi dopo aver incendiato la porta di Viale.

7 luglio 1747
Viene nominato parroco della parrocchia don Luigi Bussolini di Montechiaro che avrà cura di 1040 anime

31 dicembre 1750
Bartolomeo Giuseppe Antonio Amico viene nominato dal Vicario di Torino Sindaco della città stessa per l'anno 1751.

1751
Muore all'età di 80 anni Giuseppe Amico che ebbe un'ottima carriera militare: Colonnello d'artiglieria (comandante delle artiglierie durante l'assedio di Torino del 1706), Generale di Battaglia, Tenente Generale e Governatore d'Ivrea. Fu lui che ispirò gli affreschi del Salone Rosso del castello di Castell'Alfero.

1753
In una Relazione dell'Intendente della provincia di asti, il conte Bartolomeo Giuseppe Antonio Amico risulta possedere una filanda a Villafranca e a Castell'Alfero viene citata l'attività di 5 mulini sul torrente Versa.

1757
Il conte Bartolomeo Giuseppe Antonio Amico, dopo le prime nozze con Clara Maria Francesca Fornaca di Sessant, sposa Felicita Saluzzo di Paesana, imparentandosi con una delle più potenti e ricche famiglie del Ducato.

4 luglio 1758
Nasce ad Asti Paolo Gioachino Carlo Luigi Amico, figlio di Bartolomeo e Felicita, futuro quinto conte di Castell'Alfero.

26 novembre 1761
Viene nominato parroco della parrocchia don Francesco Maria Mortara da Castellinaldo.

31 dicembre 1762
Con ordinanza del giudice del Comune di Torino, Bartolomeo Giuseppe Antonio Amico di Castell'Alfero è nominato Chiavaro di prima classe della città di Torino.

1765
In concomitanza con il terremoto di Lisbona, nei profondi pozzi del borgo antico delle Famiglie Pastrone e De Rolandis, le acque da potabili divengono sulfuree come quelle della Pirenta di Calliano. Il pozzo dei De Rolandis tornerà potabile nel 1807, mentre quello dei Pastrone si prosciugherà.

13 maggio 1765
il conte Bartolomeo Giuseppe Antonio Amico viene nominato dal sindaco di Villafranca d'Asti Regolatore della Congregazione degli Oblati di S.Elena, detta anche Opera di S.Elena.

1766
La chiesa di S.Maria Assunta viene totalmente riedificata in stile barocco su improbabile disegno di Benedetto Alfieri.

1776
Il conte Bartolomeo Amico dona alla Cattedrale di Asti un baldacchino in legno dipinto e dorato che viene collocato sull'altare dei S.S.Gerolamo, Biagio e Filippo Neri.

3 agosto 1777
Viene nominato parroco della parrocchia don Giovanni Battista Quaglia da Rocchetta Tanaro.

14 settembre 1782
Viene nominato parroco della S.S.Annunziata di Callianeto don Giuseppe Bertolotti da Pamparato.

9 novembre 1782
Muore il conte Bartolomeo Giuseppe Antonio Amico, con testamento redatto il 3 luglio.

2 agosto 1783
Viene investito l'ultimo conte di Castell'Alfero, Paolo Gioachino Carlo Luigi Amico.

25 luglio 1786
Il conte Carlo Luigi Amico, gentiluomo da camera del Re, sposa nella Cattedrale di Asti Paola Gabriella Perrone di San Martino, figlia del Ministro degli Esteri del Regno.

18 novembre 1786
Ha inizio la lunga ed importante carriera diplomatica del conte Carlo Luigi Amico: viene nominato dal suocero Ministro plenipotenziario a Napoli.

marzo 1787
Muore a Napoli Gennaro Amico, il figlio di pochi mesi di Carlo Luigi e di Paola Gabriella.

10 settembre 1793
Nasce a Castell'Alfero Giuseppe Maria De Rolandis, medico condotto nei paesi di Castell'Alfero, Corsione, Cossombrato, Frinco, Mombarone, Settime, Tonco e Villa S.Secondo, servendo circa 8.000 abitanti. Praticò il vaccino ed prestò la sua opera anche alla corte di Re Carlo Alberto, vista anche la sua esperienza fatta anche a Parigi durante l'epidemia del colera. Scrittore di numerosi saggi medici e diresse anche una rivista medico-scientifica. Si prodigò in numerose attività pubbliche e benefiche; fu insignito di numerose onorificenze. Morì a Torino il 15 febbraio 1848.

17 marzo 1794
Viene nominato parroco della S.S.Annunziata di Callianetto don Angelo Bussa di Viarigi.

1796
Durante l'invasione francese il Castello dei conti Amico rischia di essere incendiato, ma viene salvato dall'intervento di Deodato Pastrone.

23 aprile 1796
Viene giustiziato a Bologna tramite impiccagione Giovanni Battista De Rolandis, martire del Risorgimento italiano. Nato il 24 giugno 1774, si recò a Bologna per studiare in un collegio e lì conobbe Luigi Zamboni con il quale tentò una insurrezione contro il papa nel novembre 1794; i due idearono la coccarda con il tricolore che divenne la Bandiera Italiana.

1799
L'opposizione agli occupanti francesi si inasprisce: in una relazione sui detenuti più pericolosi ad Asti sono menzionati il prete Gabri, usurpatore dell'arcipretura di Castell'Alfero, Giordano di Castell'Alfero, già guardia del corpo di Sua Maestà, il notaio Deodato Pastrone e Domenico Pastrone, segretario della Comunità di Castell'Alfero.
La filo-rivoluzionaria Asti abolisce i privilegi nobiliari, tassando pesantemente la nobiltà locale, gli Amico devono pagare un'imposta di 40.000 lire.

15 luglio 1800
Si registrano a Castell'Alfero come altrove fatti di sangue in occasione di episodi di ribellione ai francesi.

27 luglio 1800
Il governo provvisorio francese avvia la vendita dei beni nazionali, provenienti prevalentemente da beni ecclesiastici. Nel territorio di Castell'Alfero vengono venduti fondi appartenenti alle sezioni astigiane dell'Ordine di Malta, Al Capitolo della Collegiata e agli Ordini degli Agostiniani di S.Agostino, ai Barnabiti di San Martino, ai Certosini di Valmanera, ai Domenicani di S.Maria Maddalena, ai Minori conventuali di S.Francesco e alla Clarisse di S.Agnese. Tra le transazioni più importanti vi è l'acquisto di diverse cascine, per un totale di oltre un decimo del territorio comunale, da parte dell'avvocato Giuseppe Bertalazone.

22 settembre 1802
Il Senato francese delibera l'annessione degli Stati del Re di Sardegna; con le nuove suddivisioni amministrative Castell'Alfero fa parte del Cantone di Portacomaro, Circondario di Asti, Dipartimento di Marengo. La popolazione era inferiore ai 2500 abitanti e la municipalità contava 10 consiglieri in carica per 10 anni, il sindaco era scelto dal Prefetto di Asti. Tutto questo sino alla Restaurazione del 1814 ed al conseguente ristabilimento delle vecchie province.

1804
La chiesa di S.Maria Assunta dopo restauri viene riconsacrata dal vescovo di Asti monsignor Pietro Giuseppe Gattinara di Vercelli.

23 gennaio 1805
Con decreto del Delegato Apostolico cardinale Caprara Castell'Alfero e Callianetto vengono comprese nel Vicariato di Calliano.

1808
Nasce a Callianetto la maschera carnevalesca simbolo del Piemonte Gianduja, creata come marionetta da Sales e Bellone di Racconigi.

3 febbraio 1810
Il commerciante Giuseppe Pogliani acquista una cascina in località Bricco costituita da abitazione, rustico e chiesa, facente parte dei beni ecclesiastici acquisiti dal governo napoleonico e già appartenuto all'Ordine di Malta; il fondo perverrà poi alla famiglia Vigna. Nato nel 1774, da una ricca famiglia astigiana Pogliani sarà maggiore della Guardia reale e consigliere di Asti.

17 luglio 1817
Papa Pio VII assegna alla diocesi di Asti 106 parrocchie suddivise in 25 vicariati; Callianetto e Castell'alfero appartengono al vicariato di Corsione.

10 novembre 1818
Un editto reale riorganizza la ripartizione del regno di Sardegna in Divisioni, Province, Mandamenti e Comuni. Castell'Alfero risulta parte del mandamento di Portacomaro, provincia di Asti, divisione di Alessandria.

12 marzo 1821
Fra i volontari della colonna comandata dal capitano Vittorio Ferrero, provenienti da Torino dopo i moti rivoluzionari, figurano Secondo e Giuseppe Maria De Rolandis di Castell'Alfero.

3 aprile 1822
Viene nominato parroco della parrocchia don Giovanni Battista Ricardi da Villafranca.

1829
Per iniziativa dei conti di Castell'Alfero viene fondato il Lascito Amico, con lo scopo di provvedere ad alimenti, vestiario e medicinali per i poveri. Divenne Ente morale nel 1845 e si dotò di statuto il 22 aprile 1880.

1830
La vecchia casa canonica, ormai in pessime condizioni, viene abbattuta e ricostruita a spese del Comune.

17 maggio 1832
Muore a Firenze e viene sepolto nella chiesa di Santa Croce Paolo Gioachino Carlo Luigi Amico, estinguendo la nobile famiglia. Fu Ministro di Stato, ciambellano della Principessa Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Lascia in eredità il feudo al conte Alessandro Avogadro di Casanova.

24 agosto 1833
Viene nominato parroco della parrocchia l'arciprete don Giuseppe Carlo Luigi Santanera, con reddito di 1200 lire per 1346 anime. Nato nel 1801 a Villafranca, membro di una famiglia dalle numerose vocazioni religiose, entrò negli Oblati di Villafranca il 1° ottobre 1827 e venne nominato economo a Castell'Alfero nel 1828. Rimarrà nel paese 55 anni sino alla morte avvenuta nel 1883.

10 marzo 1835
Viene nominato parroco della S.S.Annunziata di Callianetto don Alessandro Borgna.

1836
Visita pastorale di monsignor Amatore Lobetti in quale è ospite della vedova del conte Amico Gabriella Perrone di San Martino; egli trova la chiesa di S.Maria Assunta in eccellenti condizioni.

1840
il notaio Deodato Pastrone di Castell'Alfero partecipa alla ricostituzione dell'Accademia Filarmonica, Scientifico-Letteraria di Asti. Tra gli amministratori vi è il Consigliere comunale Giuseppe Pogliani.

25 gennaio 1842
Presso la curia vescovile astigiana di monsignor Filippo Artico, alcuni membri della società e nobiltà locale, fra cui la contessa Amico Gabriella Perrone, fondano la Cassa di Risparmio e di Previdenza della Provincia di Asti, che contava una trentina di soci ed un capitale di 10.000 lire.

1849
Viene fondato il Lascito Pastrone che si costituirà in Ente morale nel 1852; verrà retto dalla Congregazione di Carità.

1852
Viene fondata la Congregazione di Carità che si dota di statuto il 6 luglio 1869; dopo la legge del 3 giugno 1937 si trasforma in Ente Comunale di Assistenza con l'obbligo di sussidi ai poveri.

23 ottobre 1857
Viene nominato parroco della S.S.Annunziata di Callianetto don Vittorio Giovanni Battista Marello.

23 ottobre 1859
Con la legge Urbano Rattazzi il regno si riorganizza amministrativamente: il comune di Castell'Alfero fa parte del Mandamento di Portacomaro, Circondario di Asti, Provincia di Alessandria. Il sindaco viene nominato dal Re fra i consiglieri comunali eletti che sono tre effettivi e due supplenti, essendo gli abitanti meno di 3.000.

1861
Al primo censimento dopo l'unità d'Italia la popolazione di Castell'Alfero risulta di 2.113 abitanti.

1862
La chiesa parrocchiale di Castell'Alfero viene dotata di un organo della ditta Collino.

1866
Da sempre proprietà del Capitolo della Cattedrale di Asti, la chiesa Madonna della Neve viene acquistata dallo Stato.

23 giugno 1868
Messa all'asta dallo Stato la chiesa Madonna della Neve viene acquistata dai fedeli attraverso oblazioni che provvederanno a restaurarla.

14 agosto 1869
La chiesa Madonna della Neve viene ceduta al Comune di Castell'Alfero con la garanzia di mantenerla al culto.

1° gennaio 1870
Viene fondata la Società di Mutuo Soccorso fra operai ed agricoltori; nel 1888 viene riconosciuta e pubblicato lo statuto nel 1889.

1871
Il censimento successivo al trasferimento della capitale a Roma vede nel paese 2.437 abitanti.

1878
Il pittore astigiano Michelangelo Pittatore consegna alla parrocchia di Castell'Alfero il quadro con i S.S.Pietro e Paolo a protezione di Castell'Alfero, con sullo sfondo una delle prime raffigurazioni del paese.

1881
Il censimento della popolazione conta 2.633 abitanti nel paese.

14 agosto 1883
Viene nominato parroco della parrocchia S.S.Pietro e Paolo don Giuseppe AntonioMolino che cura 2.210 anime.

1895
Su iniziativa di don Giuseppe Molino viene fondato l'Asilo Infantile, con scopi di assistenza ed educazione dell'infanzia, retto dalle Suore dell'Immacolata di Savona. Verrà riconosciuto il 7 agosto 1925, diviene scuola materna e si dota di statuto il 23 aprile 1942.

1895
Nasce a Castell'Alfero Giulio Martinetto che sarà parroco della chiesa S.Paolo di Asti dal 1934 al 1974. Muore ad Asti il 21 settembre 1980.

16 giugno 1895
Dopo vari conflitti legali con la famiglia Avogadro di Casanova, il conte Carlo Alessandro Arborio Mella succede alla famiglia Amico nel titolo di conte di Castell'Alfero.

24 agosto 1896
Il sinodo diocesano indetto dal vescovo di Asti monsignor Giuseppe Ronco stabilisce che le parrocchie di Callianetto e Castell'Alfero facciano parte della Vicaria foranea di Portacomaro, con Castiglione, Migliandolo e Scurzolengo.

1898
Viene fondata a Castell'Alfero la Società anonima cooperativa di consuma, estintasi nel 1920 circa.

1899
Per iniziativa dei Nebiolo di Torino viene fondata la Fornace in località stazione, poi condotta dal dottor Italo Botta come Società Anonima Laterizi e Cave. Nel dopoguerra viene rilevata dalla famiglia Borello come Fornace Laterizi Castell'Alfero sino alla cessazione dell'attività del 1995.

gennaio 1900
Il Comitato Parrocchiale dell'Opera dei Congressi di Castell'Alfero, operante già da molti anni ma soppresso nel 1904, fonda la Società di Mutuo Soccorso Bestiame che aderirà all'Unione astigiana di credito agricolo e commerciale.

1901
nasce l'Unione Rurale di Callianetto.

1901
Al primo censimento del secolo gli abitanti di Castell'Alfero risultano 3.056: è la popolazione più alta mai registrata.

ottobre 1902
Con gli auspici della diocesi di Asti si costituisce la Cassa Rurale di Castell'Alfero.

1905
Il Comune di Castell'Alfero acquista per 64.000 lire dalla famiglia Ottolenghi il castello dei conti Amico per adibirlo a sede municipale, con annessi l'arredamento, il parco, il granaio, alcune case del concentrico.

1907
Viene nominato parroco della parrocchia di Callianetto don Luigi Monti di Quattordio che qui resterà sino alla morte avvenuta il 20 aprile 1952.

1910
Ai confini dei Comuni di Castell'Alfero e Portacomaro, lungo la provinciale Asti-Casale, durante lo scavo per la costruzione di una casa di un certo Ricossa, vengono rinvenute alcune tombe di epoca romana.

1911
Il censimento della popolazione conta 3.043 abitanti nel paese.

27 agosto 1916
Viene nominato parroco della parrocchia di Castell'Alfero don Giovanni Battista Bechis con viceparroco il fratello Secondo che morirà il 18 febbraio 1956. Don Bechis rimarrà in carica sino al 1° settembre 1969, quando si ritirerà per motivi di salute nella casa di riposo di Vigliano d'Asti dopo 53 anni di servizio. Morirà il 9 agosto 1974 all'età di 93 anni.

19 gennaio 1917
Nasce a Callianetto don Enrico Martinetto, parroco di Chiusano e Cortanze, laureato in lettere ed autore del romanzo "Tenebre sul Monferrato", preside delle scuole medie di Cocconato, morirà il 31 dicembre 1977.

1921
Il censimento della popolazione conta 2.973 abitanti: è iniziato il lento deflusso che si arresterà solo sessant'anni dopo.

28 marzo 1929
Con Regio Decreto alcuni territori ai confini con Asti, fra cui la frazione Portacomaro Stazione che faceva parte del Comune di Castell'Alfero, vengono accorpati alla città per accrescerne la popolazione e consentire la formazione della nuova Provincia di Asti.

1931
Il censimento conta 2.755 abitanti a Castell'Alfero.

1933
Per iniziativa di don Giovanni Battista Bechis e su disegno dell'architetto Giuseppe Gallo di Torino viene ampliata la chiesa parrocchiale S.S.Pietro e Paolo attraverso migliorie interne ma soprattutto modificando la facciata che viene avanzata di 6.30 metri e rifatta in stile barocco.

1934
Viene abbellita internamente la chiesa parrocchiale di Castell'Alfero con decorazioni e gli altari del Sacro Cuore, della Vergine, di S.Giuseppe e di S.Giovanni Bosco vengono realizzati in marmo.

1° aprile 1935
Con Regio decreto-legge n° 297 Vittorio Emanuele III istituisce la Provincia di Asti. Castell'Alfero fa però parte della provincia di Casale.

1936
Il censimento della popolazione conta a Castell'Alfero 2.783 abitanti.

25 aprile 1945
Fucilato da una pattuglia di Brigate Nere nel cimitero vecchio di Cuneo muore il partigiano Attilio Martinetto. Nato a Castell'Alfero il 1° febbraio 1922 dopo l'armistizio partecipa alla formazione del Gruppo di Resistenza del paese. Per ordine del Comando partigiano Militare di Cuneo entra subdolamente a far parte dell'UPI fascista. fornendo informazioni politico-militari e facendo da collegamento fra i comandi partigiani di varie regioni. Viene però scoperto ed arrestato con la sua famiglia dalle Brigate nere nel novembre 1944 a Cuneo. Alcune sue toccanti lettere dal carcere sono state pubblicate nel volume "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" da Einaudi.

25 luglio 1948
Il vescovo di Asti monsignor Umberto Rossi benedice la prima pietra della chiesa della frazione Stazione.

1949
Viene consacrata la chiesa Sacro Cuore Immacolato di Maria della frazione Stazione, realizzata grazie ad una pubblica sottoscrizione degli abitanti.

1951
Il primo censimento dopo la guerra mostra i segni lasciati dal conflitto a dall'abbandono della terra, gli abitanti sono 2.280 suddivisi in 673 famiglie.

1952
Il campanile della chiesa S.S.Pietro e Paolo viene sopraelevato a 46 metri.

1952
In frazione Stazione vengono costruite una Scuola Elementare comunale ed una Scuola Media parificata.

7 luglio 1952
Viene nominato parroco di Callianetto don Domenico Vittone che vi rimarrà in carica sino alla sua morte avvenuta il 26 dicembre 1969.

1956
Viene costruito nella frazione Stazione l'Asilo Infantile intitolato alla moglie del presidente della Fornace, signora Grilli. Viene affidato alle Suore dell'Immacolata di Savona, già reggenti l'asilo del capoluogo, e sovvenzionato dalla stessa Fornace Laterizi.

1961
Il censimento della popolazione registra 2.150 abitanti in 664 famiglie, confermando l'esodo dalle campagne.

1966
Per iniziativa della comunità religiosa locale viene fondata la Casa di Riposo Villa Serena Tirone-Camana di Castell'Alfero, riconosciuta giuridicamente con lo statuto del 16 giugno 1976.

1969
Viene nominato parroco della parrocchia di Castell'Alfero don Piero Gagliardi di Mombercelli.

1969
La compagine tamburellistica SVAB Castell'Alfero conquista lo scudetto tricolore di serie A.

1970
Viene fondato il periodico Comunità in Cammino, giornalino della comunità religiosa di Castell'Alfero, per iniziativa di don Piero Gagliardi.

1971
Il censimento conta 2.167 abitanti distribuiti in 728 famiglie.

1972
La SVAB Castell'Alfero del patron Alessandro Vigna conquista nuovamente lo scudetto del campionato di serie A di tamburello.

1974
Su disegno dell'architetto don Alessandro Quaglia e per iniziativa della famiglia Cavagnero, al posto di una precedente cappella, viene eretta nella frazione Serra Perno viene costruita la chiesetta della Sacra Famiglia.

1981
Il censimento registra 2.480 abitanti divisi in 961 famiglie, con notevole aumento della popolazione.

settembre 1989
Castell'Alfero partecipa per la prima volta al Palio di Asti.

1991
Il censimento degli abitanti fa risultare 2.580 presenze.

29 novembre 1991
Viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte il nuovo Statuto del Comune di Castell'Alfero; sarà modificato successivamente il 15 marzo 1995 ed il 13 novembre 1996.

2 settembre 1994
Muore nella sua casa di Castell'Alfero il professor Giovanni Boano. Nato nel paese il 16 agosto 1922 fu insegnante di lettere, ricoprì incarichi politici ed amministrativi: nel 1968 venne eletto Senatore nel collegio di Asti, confermato per due legislature; successivamente fu eletto al Parlamento Europeo dove presiedette alcune Commissioni; assunse svariati incarichi pubblici tra cui la Presidenza della Cassa di Risparmio di Asti che guidò per alcuni anni.

1995
Viene inaugurata la nuova Scuola Media Giovanni Battista De Rolandis in frazione Stazione.

21 settembre 1997
Il fantino Claudio Bandini sul cavallo Pierino vince il Palio di Asti per il Comune di Castell'Alfero.

20 settembre 1998
Il fantino Claudio Bandini bissa il successo sul cavallo Pierino vincendo la corsa al Palio di Asti per Castell'Alfero.

31 luglio 1999
Nella revisione periodica della popolazione risultano 2.709 abitanti per 1.018 famiglie.

10 ottobre 1999
La squadra di tamburello del Callianetto vince lo spareggio promozione con il Sabbionara (TN) e guadagna l'accesso alla serie A1.

 


Tratto dal fascicolo
- DI LASCIO Claudio - Fonti per la storia di Castel'Alfero, archivistiche bibliografiche cartografiche, cronologia -

Per dare la giusta dimensione del lavoro basti pensare che i testi da cui sono tratte le notizie sono oltre un centinaio.


aggiornata sabato 13 novembre 1999

torna alla home page tiziano3 (:-) e-mail tiziano3 (-:) ritorna ad inizio pagina