Un contributo di Chiara
Camminiamo nel bosco e guardiamoci intorno.
Proviamo ad alzare lo sguardo.
In alto ci sono i rami degli alberi, spogli d'inverno carichi di foglie
durante l'estate.
La luce che filtra é intensa durante l'inverno, invece in primavera
la chioma degli alberi ci ripara dal sole e noi siamo all'ombra, come
se fossimo sotto ad un ombrellone.
Fra i rami scorgiamo una strana scatoletta
bianca appesa.... a testa in giù.
Servirà ad ospitare qualche animale
in cerca di casa?
O a contenere del mangime per uccellini affamati?
Proprio no. Si tratta di trappole per insetti.
Qualche cosa di "buono" attira i maschi di un
insetto che si nutre il legno degli alberi.
Il nome italiano di questo insetto é
rodilegno rosso, il nome scientifico é Cossus cossus.
E' un lepidottero, in altre parole appartiene alla famiglia delle farfalle
e, come tutte loro si presenta come un bruco quando é giovane
e come farfalla quando é adulto.
In particolare, in questo gruppo di farfalle gli adulti sono incapaci
di nutrirsi, i giovani bruchi invece passano il loro tempo a nutrirsi...
di legno!
Scavano lunghe gallerie all'interno dei tronchi dopo aver fatto dei
buchi per entrare nei tronchi e, al loro interno trascorrono tutto il
periodo "giovanile" della loro vita, che dura circa un anno.
Al termine di questo periodo costruiscono
un bozzolo con seta (.....proprio come i bachi da seta) e frammenti
di legno, che affrancano vicino all'ingresso di una delle loro gallerie.
In questo bozzolo trascorrono un altro anno, al termine del quale fuoriescono
trasformati in adulti, in altre parole in farfalle.
Gli adulti, come abbiamo detto non sono
capaci di mangiare, e pensano solo a trovare una farfalla dell'altro
sesso per riprodursi.
Se la loro ricerca ha successo, avviene
l'accoppiamento, al termine del quale la femmina depone le sue uova
sotto la corteccia.
Da queste, al momento della schiusa escono le giovani larve che cominciano
subito a ......mangiare.
Le piante che vengono "scelte" dal rodilegno come dimora e come mensa
soffrono molto e, spesso perdono di vitalità.
Inoltre il loro tronco si indebolisce, per effetto degli scavi, ed é,
quindi più esposto al pericolo di crollare in caso di forte vento.
Ma le trappole a cosa servono e come funzionano?
Le trappole servono ad attirare i maschi adulti, in quel periodo della
loro vita in cui si dedicano unicamente alla ricerca di una compagna
con cui accoppiarsi.
All'interno della casetta bianca, appesa agli alberi, é contenuto
un profumo molto simile a quello emesso dalle femmine adulte in quello
stesso periodo, cioé quando anche loro sono alla ricerca di un
maschio con cui.....mettere su famiglia!
I maschi, attirati da questo profumo entrano nella casetta e restano
intrappolati.
In questo modo riusciremo a rallentare
il formarsi di nuove famiglie, ma soprattutto avremo un'idea, almeno
approssimativa di quanti adulti ci sono in circolazione e quindi di
quanti bruchi dovrebbero attaccare i nostri alberi.
Infatti, ogni anno la quantità di adulti e quindi di giovani
può variare, secondo l'andamento stagionale, e dell'efficacia
delle misure adottate per limitare l'attacco.