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technogod :"undo"
cd ( mox/audioglobe) 2001

di Romano Rigamonti

Eclettismo stilistico ed ironia sono i due principali elementi del nuovo album Undo degli italici Technogod.
Giunti a quello che loro definiscono come il “nostro terzo political dance record”, i Technogod con questo Undo si incamminano lungo tutte le strade stilistiche conosciute, al solo fine di trovare il proprio groove fondamentale.
Undo è un calderone elettronico entro cui bolle irrequieto un minestrone dai gusti variegati: dall’acido al funk, dal breakbeat alla hardcore, alla techno fino al puro gusto del semplice voler stupire, con accostamenti di testi e suoni quanto mai temerari.
Piacevole, anche se discontinuo, il sound di Undo si muove a scatti stilistici nei sedici brani che lo compongono, tra cui compaiono anche due cover, Spara Jurij dei CCCP e Rock and Roll all Nite dei Kiss, entrando in sintonia specialmente con la parte fisica e materiale del nostro essere e proponendo momenti in cui, pur mantenendosi gelidi, è assolutamente impossibile non lasciarsi andare almeno ad un dondolio ritmico del cranio.
Questo album non è solo un pout pourri stilistico, ma è anche un contenitore di testi ironici e dissacranti che colpiscono a trecentosessanta gradi, urtando i centri di potere e di ideologia tanto nel vecchio continente quanto nel nuovo, i brani Brankaleo, Junior Bush Killa e Heavy Rotation ne sono un buon esempio.
Undo è il solido segnale della raggiunta maturità stilistica di una bella creatura musicale tutta italiana, che risponde al nome di Technogod.