di Gianluca Niccolini
I St.Ride sono un trio genovese.
La copertina, elaborata dai Maisie, mi piace, e forse ancora di più
dopo l’ascolto del cd. La grafica, invece, è da enciclopedia informatica.
A questo punto viene voglia
di dire (con voce stridula e bambinesca): ‘Voglio tutta l’elettronica di
questo libro e la voglio facilmente!’. Elettronica facile quella dei St.Ride?
Non proprio. Accessibile per chi è disposto a sfogliarli, a scorrerli
e soffermarsi ogni tanto sui macchinoni oggi inutili (non per noi ovviamente).
Computer grandi come stanze. Come interi appartamenti. L’elettronica non
è funzionale, é affascinante! Via allora a girare le manopole
(di cosa poi?… immagino vari armamentari synth, mixer e scatolette varie)
a estrarre glitches e rumori dallo stereo di casa e a trattare la voce
(altre scatolette… nastri?).
“Antares” e “Mystipic” potrebbero
indurre a pensare che ci troviamo di fronte ad adepti ‘microwaves italiani’,
ma non è così: campionamenti ritmico\melodici, un frammento
degli Area che affiora e affonda in “Area X “ (e dove altrimenti?) fra
ritmiche inscatolate\filtrate e synth che fanno da tappeto e attraversano
rapidamente il campo uditivo (pannano? termine troppo da gelateria?). In
“Alienite” un lungo fill di batteria manipolato con il fido campionatore(?),
un loop di piano e scratch‘n’noises ci restituiscono una bella atmosfera
da disco Blue Note con i graffi (anche profondi) al punto giusto. E roviniamoli
‘sti microsolchi allora!
Suoni da carillon centrifugato
ci catturano in “Black C”: entra una tastiera, ritmica elettronica disintonata
e ambientazione sicuramente sottomarina. Ma il pezzo migliore, a mio giudizio,
è “Squeak the mouse” (titolo citazione del divertente fumetto comico\porno\gore
di Mattioli immaginiamo…): batteria saltellante\metronomica, un campione
di violoncello (?) agganciato con sputo e punto di start, voci radio, un
accompagnamento di sonar, contrappunto di scratch rumoristico. Bello e
sghembo, ci si accende anche una sigaretta a un certo punto. Una bella
sonorizzazione per il fumetto sopra-citato. Bella bella.
Non posso che consigliare
l’album per sedute porno\pranoterapeutiche e come sottofondo per esercizi
di stretching. Io già lo uso.
Fatevi risentire St. Ride.
track list:
1. Antares
2. Squeak the Mouse
3. Mystipic
4. ICQ
5. Eskimon
6. Report
7. Area X
8. Alienite
9. Eskimoff
10. Sclock
01. Black C
durata 49.49