di Adriano Zanni
Luca Sigurta' ha iniziato ad interessarsi
all'elettronica sperimentale agli inizi degli anni 90 trafficando con
"strani aggeggi" e registrando i risultati ottenuti sulle glorise k7. Il
tempo e' passato i microprocessori si sono rimpiccioliti i prezzi
delle tecnologie digitali sono crollati e hanno fatto si' che luca abbia
trovato nel computer un nuovo e prezioso alleato che gli ha permesso di
far girare al meglio i suoi "strani aggeggi" e di sviluppare le proprie
idee. Dopo un paio di cdr autoprodotti nel biennio 99-00 , l'anno
scorso da' alla luce questo "la sindrome di stoccolma" che abbiamo fra
le mani.
Luca sceglia la via del minimalismo piu'
estremo per dare forma ai suoi sogni (incubi?) e lo fa senza compromessi
.Le 5 tracce (25 min circa) che lo compongono sono pregne di suoni creati
chissa' come e ripocessati al pc, di glitches nati da cd graffiati
ricampionati mandati ossesivamente in loop e che rimbalzano da un
canale all'altro , di piccoli frammenti melodici decontestualizzati e suonati
al contrario. Una voce "lontana" e carica di echo tenta faticosamente di
emergere preforando le pareti che la imprigionano,un pianoforte (suonato
da Tommaso Clerico) che di tanto in tanto invece ad emergere ci riesce
e quando lo fa rende ancora piu' drammatico il tutto.
Sicuramente un lavoro difficile ma ricco
di fascino e che come ci consiglia l'autore da' il meglio di se' ascoltato
in cuffia.
La sindrome di stoccolma e' quello
strano fenomeno che tende a far si che il rapito familiarizzi con il rapitore
e che con il trascorrere del tempo di prigionia arrivi addirittura
ad affezionarsi a lui .
Chi scrive e stato tenuto prigioniero
di questo dischetto e coimcia ad invaghirsene al punto tale da attendre
con ansia il materializzarsi dei nouvi incubi (sogni?) del suo creatore.
per contattare Luca Sigurta' : eelsforfun@yahoo.it