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Neon
"rituals" lp 1985
Kindergarten/Polygram

recensione di Vittore Baroni publicata su Rockerilla nel novembre 1985

Ormai non ci speravamo piu',ecco invece fresco di stampa,dopo una lunga serie di singoli ed ep, il primo LP dei NEON, presentato in anteprima al II meeting delle etichette indipendenti dalla fiorentina Kindergarten Records (prezzo mostra £14.000 sigh). A ben guardare, l'album non ci offre pero' molto di piu' dei 2 o 3 nuovi titoli all'anno a cui Marcello Michelotti e compagni ci hanno abituato: fra i brani troviamo infatti,neppure con un arrangiamento troppo modificato, i due lati del 12'' uscito la scorsa stagione, "Dark Age" e "Last Chance", oltre ad un'ennesima versione di "My Blues is You".
Delle 5 composizioni restanti, senz'altro all'altezza dei migliori standards espressivi del gruppo sono l'iniziale "Runnin",trascinante nuovo potenziale cavallo di battaglia,e il sorprendente remake dell'hendrixiana "Burning of the midnight lamp", fatta propria dai Neon senza rivoluzionare la stesura originale.Gli altri brani,se non proprio di routine,sono piuttosto impersonali, sorretti piu' dalla pregevole tecnica strumentale e dalla brillante registrazione che non da idee originali in sede compositiva.
Non vorrei sembrare troppo deluso da questo disco, che comunque ostenta un livello professionale di produzione raramente raggiunto dalle ultime generazioni dei gruppi nostrani. Il fatto e' che i Neon sono, fin dai tempi del loro esordio con il singolo "Information if Death", una grossa promessa della scena nazionale, una formazione che puo' potenzialmente interessare un publico non solo specialistico e non solo italiano. Forse i frequenti mutamenti di organico e una certa pigrizia congenita hanno fatto si che questa potenzialita' non esplodesse come era lecito aspettarsi.
Nel 1984 i Neon risultavano il gruppo italiano piu' votato nel Poll del nostro giornale, ma alcuni mesi di silenzio erano sufficenti perche' altri,ad esempio i compagni di scuderia PANKOW (che a quanto pare si sono gia' sciolti), li insidiassero in popolarita' sul loro stesso terreno. Il lungamente atteso LP , insomma , avrebbe potuto essere un'opera un po' piu' ambiziosa e complessa della fredda scaletta di brani contenuta in "RITUALS".
E' comunque encomiabile il modo in cui i NEON sono riusciti a destreggiarsi fra compresse sonorita' elettroniche e ritmi dance senza cadute di gusto,banalita' da cassetta o involuzioni dark troppo opprimenti.
Non ci resta che augurare buona fortuna al gruppo: i molti fans sicuramente non mancheranno di procurarsi anche questo nuovo lavoro, e chissa che la distribuzione Polygram non possa riservare qualche gradita sorpresa.Attenzione pero', il tempo scorre veloce,e certe pur affascinanti strutture sonore cominciano gia' a mostrare qualche capello grigio...