di Adriano Zanni
Grazie al cielo si
puo' guardare agli anni ottanta in maniera diversa da come lo fa la" vertigine
blu" e da tutta quella serie di cloni che il loro successo ha (de)generato.
A riprova di cio' ecco quindi i Land con questo "Sintonie". Il gruppo riminese
esordisce, dopo le solite trafile di demo e live set ,sulla lunga durata
con un lavoro di notevole inpatto rilasciato dalla attenta Scenario e distribuito
da Audioglobe. Se e' chiaro, come si diceva all'inzio che le radici di
Land vanno ricercate negli anni 80 , altrettanto chiaro e' che i riferimanti
stilistici del gruppo vanno individuati nella new wave piu' innovativa
del perido piuttosto che nel techno pop tanto in voga in questo periodo
. Echi di Cabaret Voltaire e Bauhaus, Linee di basso alla Joy Division,
arrangiamenti maturi, un cantato efficace che spazia dall'italiano
all'inglese con estrema disinvoltura, testi mai banali(tutti riportati
nel booklet),una varieta' di bpm sapientemente dosata nella scelta della
tracking list,fanno si che il disco scorra via liscio dall'inizio alla
fine , che rimanga nell lettore per parecchio tempo e che fatichi ad uscirne
.Sia chiaro pero' che non si tratta di una mera operazione di revival ,Land
sta' col cuore negli anni ottanta ma con il cervello ai giorni nostri.
Nei vari pezzi del disco(15x73
min.) si ode infatti la moderinta' del terzo millennio , casse dritte ma
anche ritmi spezzati (alle volte suonati, alle volte programmati) episodi
piu' tecnologici e altri piu' d'atmosfera, il tutto senza mai dimeticare
l'obbiettivo che pare essere quello di realizzare perfette canzoni pop.Tale
obbiettivo (per altro difficilissimo e ambizioso) e li' a portata di mano
e possiamo tranquillamente affermare che i Land ci sono molto vicini.......molto!!!!.
per contatti e info:
land : nicola_land@genie.it
scenario music : www.scenariomusic.it