di Nicola Chiavari
Potremmo definirlo eclettismo sonoro. Quello
strano gioco di atmosfere e
ritmiche diverse, culturalmente distanti,
che si vengono a fondere nel
progetto Hi Life Connection. Il progetto
nasce dall'incontro tra un dj
[Michele Isnardi] e un compositore [Guido
Mignone], che con la
collaborazione di altri artisti, spaziano
senza difficoltà tra trip hop,
dnb, dub, house e indie. Si parte dall'Oriente
con Silver Haze, un misto tra
Nitin Sawhney e Thievery Corporation,
e gradualmente si aumenta il ritmo
passando da Extatic Fever a Funk Sedition:
ritmica funky-house, la voce di
Manuela Florio e una varietà di
campioni che riempiono l'atmosfera. Oltre,
ci sono da scoprire le ritmiche dub di
Nobody Knows, lo stile
dnb-orientalizzato di Digital Indica e
Dancing at Dawn. Poi il viaggio
finisce: mai monotono ne ripetitivo, forse
proprio per la varità
ritmico-stilistica che Hi Life Connection
propone. Sicuramente un lavoro
positivo anche se l'eclettismo lo rende
difficilmente catalogabile nella
'scaffalatura' elettronica attuale.