La parrocchia San Paolo |
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| Però il movimento, il flusso e
riflusso della popolazione di Altessano non era ancora finito (povero parroco di quei
tempi ancora vicini!). Mentre era in piena attività la storia delle Casermette verso il
1960 nella parrocchia di Altessano avevano inizio nel territorio verso Madonna di Campagna
grosse costruzioni civili, in regione che era allora chiamata « Brindur ». Queste costruzioni, delle quali una notevole parte erano fuori del nostro territorio, quando ebbero l'aggiunta del grande complesso delle Case Tranivieri imposero alla autorità diocesana la erezione di una nuova parrocchia nella zona. Ma prima che venisse a compimento questa nuova giurisdizione parrocchiale, dalla parrocchia di Altessano bisognava attendere sia pure in misura ridotta alla assistenza religiosa di quella gente che apparteneva alla parrocchia nostra, come le Case Tranivieri, per esempio; l'altra parte, prima che ci fosse la nuova parrocchia era di competenza della parrocchia di S. Antonio. E qualcuno di noi dopo aver fatto catechismo in tempo di quaresima in parrocchia ad Altessano, si recava a tener lezione di religione al dopo scuola delle Casermette; e poi, sempre in moto, nel salone provvisorio alla costruenda chiesa S. Paolo. |
Nel 1965 prendeva vita giuridica la nuova Parrocchia S. Paolo; e così la nostra parrocchia di Altessano perdeva un'altra parte rilevante del suo territorio, ed era ragionevole che fosse così. Da quella parte verso Torino, Madonna di Campagna i confini che prima - come dissi - si estendevano fino alla Cascina Panatera, proprio alle porte di Torino, con la nuova parrocchia S. Paolo si fermano alla Casa Passarino, detta anche « Casa degli spiriti »; mentre verso Lucento vanno ancora ad incontrare la strada di Savonera sul lato destro, da Altessano invece sul lato sinistro si fermano all'incrocio della tangenziale o poco su. Sulla strada di Lanzo non rimane più nulla alla nostra parrocchia, fino alla Stura. | |
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