E' sazio di sogni
Il sentiero
scavato tra rocce incantate.
Eccoti un deposito d'ansie
sospeso nel vuoto
di catacombe silenti.
Dal fondo d'un pozzo
aspiro a luce di cieli lontani;
mastico fieli in una cantina inondata di notte.
Il sole non bacia
chi stagna nei fiordi glaciali.
Ho toccato con mano gli scoramenti più cupi
son passato tra spine accuminate
ho bussato alla porta dei silenzi;
silenzio!
Ammutolito m'azzero nei miei ritiri
a brancolare
in un risucchio d'ombre.
Eppure la sera risuona pacato
un ultimo appello alla luce.
Anche in un piccolo spicchio di luna
c'è sapore d'universo
e firma d'infinito.
Mi percuote un urlo.
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