Gimino Veltri

 

 

Riverbero

 

 

Vorrei essere analfabeta

Per non decifrare il vissuto

Per non cogliere echi malati

D'un cimitero di coscienze.

 

Miti chiusi al culto

Mi vivono

Nel sereno correre dei venti

Nel suburbio d'una notte.

 

Ho nel sonno croci da portare

E fitte nel cuore

A più sublimi spasimi.

Mi vince voce d'uragano

In povertà di gridi.

 

Se potessi parlottare col mistero....

Sarebbe osmosi edenica

Mi sentirei mistico

Tatuato a bivio di leggende.

 

Mi cercherei un umile giaciglio

Ai piedi del proibito

Per leggere in vortici di baratri

Il nostro significato.

 

Fisserei lo sguardo

Più in là del miope vegetare

Per rapire all'infinito

Arcobaleni d'avvenire.

 

Aldilà dei dedalici frastagli

Oltre il fluire del caduco

Potrei, forse, specchiarmi

Nella luce d'una stella.

 

E... sentirmi Vivo.

 

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Info: Tel. 333/2164709 - Veltri: Tel. 080/4957509

A cura di Sirioart