IL BURKINA FASO

VIAGGIO NEL PAESE DEGLI UOMINI INTEGRI

INFORMAZIONI UTILI E CONSIGLI PRATICI

INDICE

I UNA BREVE INTRODUZIONE

II INFORMAZIONI SOCIO-POLITICHE

III FORMALITÀ DOGANALI

IV STORIA

V ECONOMIA

VI USI E COSTUMI

VII CUCINA

VIII IL CLIMA

IX PERICOLI E CONTRATTEMPI

X CONSIGLI UTILI

XI UN NUOVO TURISMO

XII SALUTE E VACCINAZIONI

XII IN VALIGIA

XIV PICCOLA BIBLIOGRAFIA

 

I UNA BREVE INTRODUZIONE

Uno dei cinque paesi più’ poveri della Terra. Il suo nome è spesso associato alla siccità del Sahel, alle carestie, ai bambini che muoiono di fame; ma è anche uno dei paesi africani dove si scopre un interessante fusione tra una ancora vivace e autentica cultura tradizionale e la ricerca di nuovi sviluppi artistici. La musica, la danza, il teatro hanno qui un’importanza capitale.

Abbastanza isolato, lontano dai grandi flussi commerciali, il Burkina non ha conosciuto l’evoluzione piuttosto negativa dei paesi della costa, né le disastrose conseguenze dell’impatto brutale tra la vita occidentale e la Civiltà africana, riuscendo cosi’ a preservare la tradizione sviluppando nel frattempo la propria cultura.

Popolo gentile, dolce e pacifico, i burkinabè possono offrirvi soltanto la loro ospitalità, mostrarvi la loro cultura così com’è senza false ipocrisie. Tutto sta nel sapere accettare.

II INFORMAZIONI SOCIO-POLITICHE

- SUPERFICIE : 274.122 kmq

- POPOLAZIONE : 10.780.000 abitanti

- POPOLAZIONE URBANA : 16,4%

- TASSO DI CRESCITA URBANO : 11,29% (1980/1995)

- NUMERO DI FIGLI PER DONNA : 6,7

- TASSO D’INCREMENTO DEMOGRAFICO : 3,1%

- SPERANZA DI VITA : 46 anni

- MORTALITÀ INFANTILE : 82 nati vivi su 1000

- FORZA LAVORO : uomini 51% , donne 49%

- ALFABETIZZAZIONE : 19% - maschi 30% , femmine 9%

- CAPITALE : Ouagadougou

- LINGUA OFFICIALE : francese

- MONETA : franco CFA;

- CAMBIO : 1 f CFA = 3 £ ; 1 FF = 100 f CFA

- ORDINAMENTO DELLO STATO : repubblica presidenziale

- CAPO DI STATO : Blaise Compaoré (dall’ottobre 1987)

- REDDITO PRO CAPITE : US$ 350

- FUSO ORARIO RISPETTO ALL’ITALIA : -1 con l’ora solare ; -2 con l’ora legale

(dati e statistiche del 1996)

III FORMALITÀ DOGANALI

Per accedere in Burkina Faso i cittadini italiani devono essere in possesso dei seguenti documenti:

- PASSAPORTO IN CORSO DI VALIDITÀ’

- VISTO CONSOLARE

- CERTIFICATO INTERNAZIONALE DI VACCINAZIONE CONTRO LA FEBBRE GIALLA

Il visto della durata de 3 mesi viene rilasciato dall’Ambasciata del Burkina Faso che si trova a Roma in via Alessandria 26 (Tel : 06.44.24.97.25) ed ha un costo di £ 53.000.

Il certificato internazionale di vaccinazione è rilasciato dall'ASL competente al momento della vaccinazione contro la febbre gialla.

IV STORIA

Conquistato dai francesi sul volgere del XIX sec. il Burkina Faso - allora chiamato Alto Volta - divenne, nel 1919, una colonia a sé stante che i francesi frammentarono per ragioni puramente commerciali. Tuttavia, nei sessant’anni di dominio coloniale, la Francia concentro’ il proprio interesse quasi esclusivamente sulla Costa d’Avorio, facendo ben poco nei confronti dell’Alto Volta che poté quindi godere di un relativo isolamento.

L’Alto Volta ottenne l’indipendenza il 5 agosto 1960, inaugurando però un periodo post-coloniale caratterizzato da una forte instabilità politica che causò cinque colpi di stato in vent’anni. Il più importante fu il golpe che nel 1983 portò al potere il capitano Thomas Sankara, un giovane militare dall’intelligenza vivace e dallo spirito rivoluzionario, con cui l’Alto Volta assunse il nome di Burkina Faso - il paese degli uomini retti - e divenne il paese più rivoluzionario del continente.

Sankara lottò con forza contro la corruzione, per l’emancipazione femminile, e per il sollevamento economico del paese (basti pensare che durante il governo Sankara il PIL del paese sali del 4,6%, e il Burkina fu uno dei pochi paesi africani che videro aumentare il proprio reddito pro-capite) donando a questo paese alcuni anni di stabilità, tranquillità, e ripresa.

Sankara peccò tuttavia di un eccessiva estremismo - soprattutto riguardo alla politica maoista e leninista ed alla chiusura totale verso l’occidente da lui attuate - creandosi numerosi nemici fuori e dentro l’Africa.

Sfortunatamente la rivoluzione burkinabè finì il 15 ottobre 1987 quando un comando delle forze armate assassinò Thomas Sankara, in un golpe deciso e organizzato dal suo braccio destro e intimo amico Blaise Compaoré - l’attuale presidente del Burkina-.

Oggi il Burkina, pur restando uno dei paesi più poveri del mondo, gode di una relativa stabilità e tranquillità che permettono alla popolazione di dedicarsi alla propria tradizione, allo sviluppo di molte forme d’arte ed alla crescita intellettuale e culturale.

V ECONOMIA

I contadini rappresentano il 90% della popolazione e il settore rurale occupa il 95% della forza lavoro attiva. In Burkina l’agricoltore ha sempre saputo assicurarsi la sussistenza arrivando oggi a produrre per l’export cotone, zucchero e arachidi, ad allevare bestiame e a garantire la produzione dei derivati da questi prodotti.

L’industria è presente prevalentemente nel settore alimentare (produzione di birra, macerazione dei cereali, zuccherifici); nel comparto tessile e in qualche fabbrica del settore chimico (produzione di pile, batterie, insetticidi). L’industria del turismo benché molto giovane sta conoscendo uno sviluppo importante (in 10 anni il numero annuo dei visitatori è passato da 4.000 a 50.000).

In ogni caso si nota in Burkina un dinamismo economico effettivo che deriva dall’impulso che Sankara ha dato all’economia, inculcando nei burkinabè un sentimento d’orgoglio nazionale che nel paese s'esprime con chiarezza.

VI USI E COSTUMI

La comunità africana è organizzata per evitare all’ individuo d’essere solo: ogni occasione è buona per stare insieme, per discutere, per prendere un thè, rendendo assai rari momenti d'isolamento nella vita quotidiana e assai difficile la ricerca di una privacy.

Tutto si svolge secondo una gerarchia strettissima principalmente basata sull’età. La "grande famiglia" rappresenta l’unità di base: raggruppa le persone in una corte costituita da piccoli edifici ad un piano posti intorno ad un cortile in cui viene spesa gran parte delle giornata (nel dialetto dioula questa "famiglia" è chiamata lamoroya parola di cui non esiste traduzione esprimendo un concetto sconosciuto alla nostra cultura). Gli abitanti di una stessa corte sviluppano rapporti sociali del tutto simili a quelli familiari - soprattutto secondo la nostra concezione di famiglia - pur non essendo tali: i rapporti con la famiglia d’origine seguono logiche e valori profondamente diversi.

Gli africani in generale danno molta importanza all’abbigliamento e, ad esclusione dei più’ giovani, non sanno cosa sia quello stile informale tipico degli occidentali in vacanza. Soprattutto durante feste e cerimonie gli uomini e le donne fanno sfoggio di un’assoluta eleganza (molto bello l’abito tradizionale grand boubou nelle versioni sia maschile sia femminile). Con tali gusti in fatto d’abbigliamento va da sé che anche il viaggiatore attento dovrà prestare attenzione al vestiario (per es. In tutto il Sahel sono ritenuti offensivi i pantaloni corti indossati da uomini e donne e i vestite aderenti femminili).

VII LA CUCINA

Il piatto nazionale è il to: una specie di polenta a base di farina di miglio accompagnata da una salsa della quale esistono infinite versioni.

Molto diffuso il riso - riz sauce e riz gras - servito con salsa di verdure, di pesce, di manzo e melanzane o semplicemente con quanto c’è ha disposizione.

Non difficile da trovare e generalmente buona la carne - sia bianca (pollo e maiale) che rossa (manzo) - normalmente cotta alla griglia e servita con spezie e pane.

Si trova facilmente anche il pesce - ovviamente di fiume - spesso fritto e usato come complemento d'altri piatti.

Assolutamente imperdibile è la frutta - ananas, mango, banana, avocado.......- che è estremamente buona, sicura (si sbuccia!) e conveniente.

Per dissetarsi non esistono particolari problemi: le numerose marche di birre locali sono buone e convenienti così come Coca, Fanta e affini, che si trovano molto facilmente nelle numerosissime bouvettes che si trovano sparse sul territorio. Soddisfacente il livello di potabilizzazione dell’acqua di rubinetto nelle città mentre è assolutamente sconsigliabile l’acqua proveniente dai pozzi sia in città sia nei villaggi. Nell’incertezza è in ogni caso facile trovare acqua minerale in bottiglia.

VIII IL CLIMA

Il paese appartiene a quella comunemente definita come la zona sudanese di tipo tropicale, a parte il nord che è una zona saheliana.

Ci sono due stagioni distinte: la stagione secca che dura circa otto mesi e la stagione delle piogge che va da metà maggio a metà ottobre. I mesi più caldi sono aprile e maggio mentre i più piovosi sono luglio e agosto (è tuttavia assai raro imbattersi in temporali che durino più di qualche ora). Durante il periodo secco e fresco, da novembre a febbraio, soffia un gradevole vento dell’est: l’harmattan.

IX PERICOLI E CONTRATTEMPI

Il Burkina Faso è uno dei paesi più tranquilli dell’Africa occidentale, anche se pure qui si sta assistendo ad un aumento della micro-criminalità. Ci sono stati casi di turisti aggrediti e derubati nei mercati di Bobo e di Ouaga, anche se sporadici e senza gravi conseguenze.

In Burkina i ladri sono disprezzati e rischiano seriamente il linciaggio ogni volta che sono colti in flagrante. Conviene tuttavia ricordarsi che la prudenza non è mai troppa specie di notte nelle città.

X CONSIGLI PRATICI

X.I DENARO

- Evitare traveller’s chèque in USD perché difficili da cambiare e particolarmente sconvenienti.

- Non ci sono particolari problemi con i traveller’s chèque in franchi francesi.

- Facilissimo cambiare FF in contanti per i quali non è richiesta alcuna commissione di cambio (il rapporto è sempre 100 f CFA per 1 FF) e che vengono cambiati anche da alcuni negozianti.

- Pratico e conveniente il funzionamento delle carte di credito del circuito VISA, ma operative esclusivamente presso le sedi della banca BICIA di Bobo e Ouaga

- Totalmente inefficaci tutte le altre carte di credito così come le lire italiane.

X.II MERCANTEGGIARE

Mercanteggiare fa parte della tradizione africana e anima la vita di tutti i mercati e tutte le piazze del continente. é al tempo stesso un piacere, un gioco e uno sport che richiede humour, parlantina, furbizia, sottigliezza pazienza e sangue freddo. Qui il tempo non conta e una contrattazione può durare delle ore. Alla fine è però possibile spuntare prezzi notevolmente convenienti e, nel mentre, osservare da vicino uno degli aspetti più divertenti della cultura africana.

X.III ESPERIENZA

Non conviene mai esitare a chiedere consigli su ogni dubbio ed incertezza ad altri occidentali che vivono da lungo tempo in queste zone: l’esperienza e la conoscenza sono spesso le armi migliori.

Diffidate invece normalmente dei consigli degli africani per il semplice motivo che neanche loro sanno cosa sia realmente pericoloso per gli occidentali (acqua, cibo, animali,....).

XI UN NUOVO TURISMO

L’Africa è una terra che si impara ad amare quando la si conosce e la si comprende ma che può essere anche ostile e crudele.

Viaggiando in Burkina si nota subito la gioia di vivere, la manifesta esteriorizzazione di felicità che caratterizza i suoi abitanti. Benché la tristezza non sia ignorata, il perenne sorriso di tutti ci disorienta, ci stranisce, non riusciamo a comprenderlo. Suggerisce armonia ed un autentico equilibrio tra le generazioni.

Anche se l’ambiente è povero e malandato, il burkinabè conduce una vita piuttosto gradevole, mai solitaria quanto mai lontana dallo smarrimento e dalla solitudine che regna nelle città occidentali.

La disinvoltura, la gioia di vivere, la spensieratezza dell’africano, mettono subito a proprio agio. è piacevole passeggiare in strade ove tutto è vita, colore, odore; ove i contatti con le persone sono simpatici, semplici e soprattutto veri.

Visitare questi luoghi, conoscere le genti che vi abitano e scoprirne la cultura è una grossa responsabilità oltre che un piacere e un’emozione continui: oneri e onori del viaggiatore. è in queste considerazioni che risiede la necessità di ricercare un nuovo turismo e conseguentemente un nuovo turista che sappia rispettare e apprezzare la diversa cultura e che nel contempo sappia donare gli aspetti positivi della sua in modo da innescare quello scambio interculturale in grado di superare pregiudizi, diffidenze, ignoranze.

XII SALUTE E VACCINAZIONI

XII.I VACCINAZIONI OBBLIGATORIE

- Febbre gialla : Questa vaccinazione è assolutamente è assolutamente necessaria in quanto trattasi di malattia mortale. Il vaccino protegge al 100% per 10 anni a partire dal decimo giorno dopo l’inoculazione. In dogana è obbligatorio esibire il certificato internazionale di vaccinazione contro questa malattia.

XII.II VACCINAZIONI CONSIGLIATE

- Poliomielite : il virus persiste in modo endemico in tutti i paesi in via di sviluppo, quindi in caso di mancata protezione - quando sono passati più di dieci anni dall’ultimo richiamo - conviene procedere a rivaccinazione.

- Tetano : Se sono passati più di dieci anni dall’ultimo richiamo conviene rivaccinarsi

- Tifo : Il più recente vaccino "Vi" conferisce una protezione di tre anni a partire dal quindicesimo giorno dall’inoculazione. Non si potrà mai raccomandarlo abbastanza ai viaggiatori che si recano in Africa.

- Epatite B : Oggi questa vaccinazione è banale e senza controindicazioni, ma per essere efficace deve essere iniziata almeno un mese prima di partire. Dura cinque anni.

- Meningite : è raccomandabile agli adulti d'età inferiore a 30-35 anni. è una vaccinazione che non presenta rischi secondari ed ha una validità di quattro anni.

- Epatite A : Un’iniezione protegge contro questa malattia per dieci anni dopo 2-3 settimane dall’inoculazione, a patto di ricordarsi di fare il richiamo entro un anno dalla prima vaccinazione.

XII.III PROFILASSI ANTIMALARICA

Non essendo stato ancora trovato un vaccino contro la malaria, l’unica soluzione è cercare di non contrarre questa malattia - a volte mortale - seguendo una profilassi preventiva. Questa profilassi è assolutamente necessaria - soprattutto durante la stagione delle piogge - e va seguita scrupolosamente e con precisione.

è possibile scegliere tra due diversi schemi preventivi :

- Clorochina + Paludrina : 1 cp di Clorochina e 2 cp di Paludrina al giorno incominciando una settimana prima di partire e continuando fino a quattro settimane dopo il rientro. Nessuna controindicazione, effetti secondari rari ma protezione non totale.

- Meflochina (Lariam) : 1 cp alla settimana iniziando una settimana prima della partenza e continuando fina a quattro settimane dopo il rientro. Offre un’ottima protezione ma con molte controindicazioni ed effetti secondari notevoli.

In ogni caso è conveniente farsi guidare nella scelta del farmaco appropriato da un medico esperto in malattie tropicali (ogni ASL ha una sezione a ciò dedicata).

XII.IV COME DIFENDERSI DALLE ZANZARE

La malaria si trasmette unicamente attraverso la puntura di zanzare portatrici del parassita, per cui la prima cura è cercare di difendersi dal morso di questo irritante insetto seguendo alcune semplicissime regole:

- Dormire unicamente sotto una zanzariera impregnata di insetticida (si acquista presso i negozi di attrezzature da campeggio) perfettamente incalzata sotto il materasso.

- Usare in abbondanza prodotti repellenti (Autan Extreme), spirali, diffusori elettrici.

- Dopo il tramonto indossare abiti che coprano la massima superficie corporea, calzini e scarpe chiuse. Durante la stagione delle piogge le zanzare pungono anche di giorno, quindi non conviene mai allentare la guardia.

XII.V COME REAGIRE ALLA DIARREA

Soffrire di diarrea durante - o subito dopo - un soggiorno in una zona tropicale è assolutamente normale.

Però la diarrea può essere uno dei sintomi di una malattia grave ed incombente. è importante giungere immediatamente ad una diagnosi e procedere al trattamento opportuno: tutte le malattie di questo tipo sono curabili in modo rapido ed efficace.

In particolare le diarree possono essere gravi se:

- esiste febbre con temperatura superiore ai 38,5° che persista da più di 24 ore. In questo caso potrebbe essere malaria o salmonella;

- la diarrea è accompagnata da emissioni di muco e/o pus e/o sangue. In questo caso potrebbe essere un’infezione amebica;

- è presente acqua in abbondanza nelle emissioni fecali. In questo caso potrebbe trattarsi di tifo.

In tutti questi casi conviene contattare un medico al più presto

XII.VI IGENE PERSONALE

- Non fare troppe docce (al massimo due al giorno): il sebo aiuta a lottare contro le infezioni cutanee.

- Lavare con frequenza mani e piedi.

- Portare indumenti unicamente in fibre naturali perché non si incollano alla pelle, evitando la traspirazione e le conseguenti micosi (funghi della pelle).

XII.VII PRESIDI MEDICI DA PORTARE IN VIAGGIO

- Farmaci di uso abituale

- Cerotti, bende, garze

- Pomata antiprurigginosa

- Repellenti anti zanzare

- Analgesici-antipiretici

- Antidiarroici

- Antiemetici

- Antibiotici antidiarroici

- Antibiotici per altre patologie batteriche

- Sali per reidratazione orale

- Disinfettanti per acqua potabile (assolutamente necessari se ci si reca in un villaggio)

- Creme antimicotiche

- Termometro digitale (quello di mercurio non può essere imbarcato in aereo)

XIII IN VALIGIA

Ognuno ovviamente prepara il proprio bagaglio secondo gusti, abitudini e preferenze personali. Ci sono tuttavia cose che non andrebbero assolutamente dimenticate.

- vestiti pratici che non offendano le usanze del posto

- indumenti più pesanti per le fresche serate africane

- scarpe da trekking

- zanzariera e repellenti vari

- tutto quanto pensate sia difficile da trovare in Africa e di cui non possiate proprio fare a meno.

XIV PICCOLA BIBLIOGRAFIA

FONTI:

- AA.VV. Le Guide Ruotard - Africa occidentale - ed. Il Viaggiatore

- AA.VV. Guide Lonely Planet - Niger e Mali ...- ed. Guide edt

- I nostri numerosi viaggi in Africa e in Burkina

LETTURE CONSIGLIATE:

- Le due guide sopra citate

- Musica e Letteratura dell’Africa nera di Samuel Eno Belinga ed. Jaca Book Milano 1994

- Mito e Letteratura nell’orizzonte culturale africano Wole Soyinca ed. Jaca Book Milano 1995

- Oltre la magia - religioni e culture nel mondo africano - di John S. Mbiti ed. SEI Torino 1992

- Segù 1. Le muraglie di terra. di Maryse Condé Edizioni Lavoro

- L’interprete briccone . di Amadou Hampaté Ba Edizioni Lavoro

- Il fumo della savana. di Ousmane Sembène Edizioni Lavoro

- Il vaglia. di Ousmane Sembène Ed. Jaca Book Milano