Indice degli articoli


OliNGiadi® italiane: atto primo

é stato un successone la prima edizione delle oiingiadi, le olimpiadi estive a tema dedicate agli studenti di Ingegneria; come alle olimpiadi qui i professionisti non sono ammessi, per cui niente ingegneri, docenti, ricercatori o an-che semplici dottori in ingegneria, ogni facoltà Inoltre doveva presentore un frazione molare minima di matricole del 50%.
Le prove più impegnative sono state sicuramente II salto dello scrìtto di analisi, in cui gli atleti dovevano saltare lo sviluppo in serie di McLaurin di una finzione esponenziale tenuta segreto sino all'inizio della prova, il vincitore è stato un siciliano, matricola dell'università dì Palermo, il quale da bravo ingegnere ha scritto
lo sviluppo in forma compatta ed ha compiuto un balzo di pochi centimetri, annullando così lo sforzo di un resista milanese in ingegneria genetico che si era impiantato il DNA di un canguro per armare al 148° termine dello sviluppo con un salto di 15m.
La corsa a ostacoli, ovvero i tremila metri con un integrale da risolvere ogni 150, è stata la gora che ha offerto più emozioni, primo il vincitore, un siciliano, è stato squalificato perché si è appurato che era laureato in matematico, coso che lo escludeva automaticamente, egli si è difeso perché essendo disoccupato non può essere considerato un professionista, ma il  regolamento parla chiaro. A quel punto ero in testa una matricola di Venezia, il quale ha perso all'ultimo integrale, perché ancora nel suo corso non era stata spiegata l'integrazione per porti ed è stato così superalo da un napoletano, che però è stato sorpreso mentre copiava, e per questo costretto o rifare il percorso, alla fine è riuscito a vincere un altro nostro collega, che aveva perso tempo al primo ostacolo perché era stato colto da crisi epilettiche quando aveva ritrovato come primo ostacolo II compito in cui era stato mandato pochi giorni prima.
Vignetta di Jlenia Cantavenera In campo femminile invece, l'ostacolo era rappresentata da uno studio di funzione ogni 300m, ed anche qua non sono mancate le sorprese. Sul podio sono salite Roma, Pisa e Milano; la Pisana ha perso tutto il vantaggio acquisito nella prima parte di gara quando non ho riconosciuto che una funzione ero simetrica, ed ha così fatto il doppio del lavoro.
Il lancio del libro di testo, ogni atleta aveva a disposizione un solo tentativo a causa delle proteste degli ingegneri ambientali per lo spreco di carta, è stata la gara dal risultato più incredibile, infatti le donne hanno lanciato il libro più lontano degli uomini. La vincitrice ho scagliato il testo di Fìsica a 3O.5m anche se, avendo ap-pena superato l'esame dopo 9 tentativi, ha rischiato la squalifica per doping, mentre il più bravo degli uomini, che però lanciavano lo versione del libro compieta di esercizi, è arrivato solo a 30m, ma al momento del tiro, a sua parziale discolpa, gli era giunta la ferale notizia di non essere stato ammesso agli orali e quindi di dover partire militare.
Nel basket fisico, in cui per farsi convalidare il canestro bisognava risolvere l'equazione della parabola descritto dal pallone in quell'occasione con un'approssimazione ammissibile alla seconda cifra decimale, abbiamo battuto in una combattutissìma finale, l'università di Pisa, infatti al primo tempo supplementare sfruttando una piega del regolamento che non parlavo di unità di misura un ingegnere gestionale ha espresso la sua curva in Km regalandoci così il canestro decisivo.
Negli sport "di racchetta* ancora un dominio incontrastato di Palermo. In queste specialità si veniva ammessi solo dopo aver superato un compito scritto di uno materia del biennio estratta a sorte e si doveva, per poter giocare ripetere, ripetere un argomento o piacere di una materia già, sostenuta estratta anch'essa a sorte. A ping pong si sono qualificati in quattro su novantaclnque, ed il nostro rappresentante di Facoltà, ha dominato gli avversari con una splendida ripetizione di "trasmissione numerica che ho causato un blocco nel sistemo nervoso centrale del suo avversario. A badmlnton, il palermitano individuato da un incoraggiante nu-mero "60" allo scritto di ammissione, ha vinto grazie alla debacle del suo avversario che dopo il primo set ha avuto un vuoto di memoria e non ha saputo ripetere la dimostrazione del teo-rema del Dini.
Ma come tutti sanno la prova più rappresen-tativa dei giochi olimpici è la maratona, ed allora nelle olingiadi è stata introdotta la maratona di esami, in cui si dovevo ad ogni kilome-tro, superare alternativamente una prova scritto ed una orale, la gara, cominciato sette anni fa' è in corso di svolgimento, vi terremo Infermati...

Bartolo Megna


Indice degli articoli