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[Minimo 7 Marzo 1997]

Evangelia applicata all'ingegneria

Il microfonino con le zampette di Minimo7 è tornato più determinato che mai ed è riuscito nell'impresa di intervistare Neon Truoils, l'uomo che ha scritto il "catechismo dell'ingegnere", Best Seller già numero 1 nelle classifiche della Facoltà di Pisa e Roma, e dei politecnici di Milano e Torino.
Bart: Da cosa nasce l'esigenza di scrivere un libro di questo tipo?
Neon: Volevo comunicare allo studente di ingegneria l'importanza del rapporto costante con la religione, perché dopo cinque (magari!!! N.d.A.) anni di Ingegneria si deve poter sperare in un altra vita visto come è andata questa.
Lei si rivolge espressamente alla nostra facoltà, ma è stato anche lei in ingegneria?
Sì e ne sono onorato, ho frequentato per trentatré anni la facoltà ma ne sono uscito vivo.
Crede che quanto lei scrive sia applicabile o di qualche utilità anche per chi frequenta o ha frequentato altre facoltà?
NOOOOOOO, (ride N.d.A), ma sta scherzando di ingegneria ce n'è una tutte le altre son nessuna, nelle altre facoltà non crederebbero al vINGelo (il vangelo di ingegneria ovvero la storia della vita di Neon), inoltre le mie sono idee pensate per chi le ha passate tutte...
Quali sono i consigli che lei dà in questo libro?
Principalmente di ricordarsi di pregare regolarmente, ed ho a riguardo ideato un metodo per studiare mentre si prega, basta ripetere i teoremi al posto delle normali orazioni, ho anche avuto il consenso di un prete, il quale mi ha detto mentre ne ripetevo una che gli sembrava assurdo, per cui era chiaro che avesse capito il nostro stato d'animo.
Ma quali sono i punti di maggiore contatto tra la religione cristiana e le sue idee per gli ingegneri?
Come per i cristiani anch'io consiglio di tenere sempre a mente le tre virtù cardinali: Fede, Speranza e Carità. Fede in un'altra possibilità oltre ingegneria, Speranza di farcela anche durante il biennio e Carità verso gli ingegneri più bisognosi.
Lei parla anche del paradiso ingegneristico terrestre e del peccato originale, vuole darci una anticipazione di questa interessante rilettura?
Basandomi su importanti studi di miei colleghi, sono giunto alla conclusione che nel paradiso terrestre, esisteva ingegneria ma ancora non era stato inventato il biennio. Poi un iscritto andò in biblioteca e prese per spiegare, un teorema ad una sua collega, il libro proibito di matematica e fisica, e da allora tutti paghiamo questa scelta con il nostro terribile biennio e ci dovremo conquistare le materie con il sudore della fronte.
Hanno suscitato scalpore i suoi comandamenti ce li vuole spiegare?
Sono qui per questo!
Non andrai in ingegneria prima delle tre?
Da noi c'è il simpatico vezzo di alzarsi presto per prendere i posti cosa che, se ormai fa parte della cultura autoctona di ingegneria, non deve mai degenerare, da cui il primo comandamento.
Non usare l'epsilon invano?
Quando si entra in contatto con esperienze mistiche come lo studio dell'analisi matematica, si fa conoscenza di creature della mente umana davvero difficili da comprendere tra queste la più misteriosa è Epsilon, questo strano essere è entrato nella leggenda, di lui si narrano cose incredibili come che sia riuscito a risolvere i limiti più assurdi, altri dicono che invocarlo serva come ausilio nello studio di funzioni o di serie, ma in ogni caso è presente in tutta la mitologia urbana            ingegneristica, argomento del mio prossimo libro. L'uso eccessivo da parte dei docenti di questa malvagia creatura, che alla sprovveduta matricola non si presenta mai nelle sue vere vesti e dimensioni, è da scoraggiare perché induce eccessi, che hanno portato la gente a perdere la fede.
Onora il diciotto come il trenta?
No comment!
Ricorda di studiare per le feste?
Infatti il tempo non basta mai ed alla fine ci si mangia le mani perché non si hanno avuti quei due giorni di proroga per sostenere l'esame.
Non copiare?
Davanti al docente è ovvio!
Non consegnare compiti impuri?
Si collega al precedente infatti dopo aver copiato non si deve mai consegnare il foglio da cui si è tratto beneficio, altrimenti...
Non t'incazzare!
Capita a tutti in ingegneria di pensare di saperne più di un collega cui un esame è andato meglio, ma prendetela con filosofìa, tanto i voti una volta scritti non si cancellano più.
Desidera la materia d'altri?
È un comandamento da interpretare con attenzione, infatti non si dice di morire d'invidia, cosa molto comune, davanti a chi ha appena superato, magari con una botta di fortuna, un esame difficile ma si consiglia di mettere nel piano di studi le materie più semplici che si riescono a trovare, tanto a complicarle ci penserà qualcuno nel frattempo ma almeno ci avrete provato.
Non dire falsa dimostrazione?
Ricorda ingegnere che il silenzio è d'oro per cui se non sai taci o finisci su Minimo7 per la baggianata galattica che stai sparando.
Non desiderare la domanda d'altri?
È un consiglio ed un avvertimento, infatti quando si pensa di conoscere una risposta alla perfezione e viene fatta quella domanda si viene regolarmente X>lty^*ati (censura).
Per chiudere questa lunga ed istruttiva conversazione, ha un ultimo consiglio per chi si è iscritto in ingegneria?
Fotocopiate il mio libro, avete già speso abbastanza in tasse senza alcun motivo...

Bartolo Megna.

Vignetta di Jlenia Cantavenera


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