Novembre 1940

1° novembre
Prosegue la Battaglia d’Inghilterra. Dall’Adlertag (13 agosto) gli inglesi hanno perduto 827 aerei, abbattendone 2409.
2 novembre
Fronte greco-albanese. Dal bollettino di guerra 148 del Comando Supremo italiano: “In Grecia, azioni delle nostre truppe sono in corso nella valle del Kalamas in direzione di Giànnina e sulle alture del Pindo”. Risalendo la valle della Voiussa (alb. Vijosè, gr. Aoos), gli italiani riescono a occupare il villaggio di Vovousa, presso il passo di Metsovo, di notevole importanza strategica. Viene segnalata anche una discreta attività dell’aviazione italiana, le cui capacità operative sono tuttavia fortemente ostacolate dal maltempo. Frattanto i greci si vanno organizzando sotto l’energica guida del capo di Stato Maggiore gen. Alexandros Papagos. La mobilitazione generale doveva fornire a quest’ultimo forze sufficienti per tenere in scacco gli italiani: 15 divisioni e 4 brigate di fanteria, oltre a 1 divisione di cavalleria.
3 novembre
Nella notte aerei inglesi hanno tentato un’incursione su Napoli: secondo fonti italiane il fuoco di sbarramento contraereo ha costretto i velivoli attaccanti a sganciare le bombe in aperta campagna (“causando un morto e alcuni feriti”), e ad allontanarsi rapidamente.
4 novembre
Fronte greco-albanese.I greci passano decisamente al contrattacco, e a farne le spese è soprattutto la divisione alpina Julia, sorpresa presso il passo di Metsovo. Sette divisioni greche la aggrediscono di fianco e a tergo puntando sulla conca di Corcia (Korcè), dove le divisioni Parma e Piemonte, e poi Venezia e Arezzo fatte accorrere dal confine iugoslavo, sono travolte. I greci minacciano di aggirare tutto lo schieramento italiano raggiungendo la strada Corcia-Perati.
5 novembre
Un secondo tentativo dell’aviazione inglese di raggiungere e bombardare Napoli viene frustrato dalla contraerea italiana.

La corazzata tascabile tedesca Scheer attacca un convoglio inglese nell’Atlantico.
6 novembre
Con una maggioranza di oltre 4,5 milioni di voti sull’avversario, il repubblicano Wendell Willkie, il democratico Franklin Delano Roosevelt è eletto per la terza volta alla presidenza degli USA.
7 novembre
Aerei della RAF bombardano le fabbriche di munizioni Krupp a Essen.
8 novembre
Fronte greco-albanese.Di fronte alla situazione, il comando italiano dà l’ordine di ritirata. Per difficoltà di comunicazioni, questo non giunge a tutti i reparti. La divisione Julia, o quanto ne resta, riesce a stento a ripassare il ponte di Perati, e ciò non in base a istruzioni del comando italiano, ma per decisione del comandante presa in seguito alle notizie captate da Radio Londra, la quale annuncia che “la divisione alpina sarà schiacciata da tre divisioni”.
9 novembre
Fronte greco-albanese.Il gen. Ubaldo Soddu assume il comando del Gruppo di armate di Albania, che raggruppa le divisioni operanti sul fronte greco. Visconti Prasca è in pratica esonerato dal comando.
10 novembre
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11 novembre
Ore 22,40: i siluri di 12 aerei inglesi del tipo Swordfish, decollati dalla portaerei inglese Jllustrious, che naviga a 170 miglia allargo delle coste italiane, nello Ionio, colpiscono nel porto di Taranto le corazzate Cavour e Littorio (quest’ultima, con la gemella Vittorio Veneto, è la più recente della classe e stazza ben 35.000 t). Ore 23,30: una seconda ondata di 9 Swordfish provenienti come i primi dalla lllustrious sventrano la corazzata Duilio. È un colpo molto duro per la flotta italiana che perde la metà delle sue corazzate.

Nella notte gli incrociatori inglesi Orion, Sydney e Ajax, e i cacciatorpediniere Nubian e Mohawk affondano nel Canale d’Otranto 4 mercantili italiani.
12 novembre
Fronte greco-albanese.Contenuta la spinta italiana e avendo a disposizione oltre 100 battaglioni contro una cinquantina del nemico, Papagos si prepara a un grande contrattacco su tutta la linea del fronte, che va dal Lago di Prespa, attraverso il monte Morova e il massiccio del Grammos, allo Ionio lungo la valle del fiume Kalamas.

Incursione aerea inglese su Brindisi, Taranto e Bari.

Il generale Alfred Jodl, capo dell’ufficio operativo del Comando Supremo della Wehrmacht, il più ascoltato dei consiglieri militari di Hitler, consegna al Fuhrer un rapporto in cui si sostiene l’impossibilità (almeno per il momento) di uno sbarco tedesco in Inghilterra.
13 novembre
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14 novembre
Nella notte, 449 aerei tedeschi bombardano a tappeto Coventry, capitale dell’industria inglese dell’automobile. Gli antichi edifici del bellissimo centro storico della città, e con essi la magnifica cattedrale del Trecento, vengono letteralmente polverizzati: le vittime sono 550, non si contano i feriti, le fabbriche distrutte 21.Non è però compromessa la capacità produttiva della città. D’ora in avanti il verbo coventrizzare significherà "annientare,radere al suolo”.

Sul fronte greco-albanese, i greci passano all’offensiva.

Nel Canale di Sicilia il sommergibile italiano Capponi colpisce una delle unità di scorta della portaerei Illustrious.
15 novembre
Fronte greco-albanese.Il III corpo d’armata greco apre una breccia nella zona del monte Morova, nel settore di fronte tenuto dalla 9à armata italiana.

Incursioni aeree inglesi su Sidi-elBarrani, Sollurn e Bardia (Cirenaica).
16 novembre
Il comando aereo britannico istituisce particolari unità di Spitfire, non armati, dotati di speciali strumentazioni fotografiche per poter riprendere, nei giorni sereni,ad uso e consumo dei bombardieri, le zone sulle quali è previsto un attacco: e ciò per ridurre al minimo gli errori ed evitare gli sprechi di materiale.
17 novembre
Si segnalano incursioni di aerei britannici su Bengasi.
18 novembre
Ricevendo a Berchtesgaden il ministro degli Esteri italiano Ciano, Hitler non nasconde la sua amarezza per l’insuccesso dell’impresa di Grecia e la sua preoccupazione per gli evidenti dissidi in seno al Comando Supremo italiano. Egli sostiene, e lo ribadisce in una lettera a Mussolini che affida al conte Ciano, che l’acquisizione di basi aeree in Grecia (a Atene, Salonicco, Larissa e Arta) consente agli inglesi di bombardare i pozzi petroliferi romeni di Ploesti. Perciò giudica necessario un intervento tedesco, che tuttavia non potrà realizzarsi prima del 15 marzo dell’anno seguente. Secondo lui, il Duce deve cambiare radicalmente politica nei confronti della Iugoslavia, che occorre attrarre nell’orbita dell’Asse, eventualmente promettendole il porto di Salonicco quando la Grecia sarà stata battuta. Mussolini non deve poi dimenticare che le basi aeree inglesi in Grecia costituiscono una minaccia per l’Albania e per tutta l’Italia meridionale. Secondo Hitler, infine, occorre sbarrare il Mediterraneo, cercare un’intesa con la Turchia, convincere la Romania ad accettare un più forte presidio tedesco e l’Ungheria a consentire il passaggio della Wehrmacht, sconfiggere gli inglesi in Africa settentrionale, indurre la Spagna a entrare nel conflitto attaccando Gibilterra. È una vera lezione politico-strategica, una tirata d’orecchi, addolcita da una premessa verbale, espressa a Ciano, circa la calda e immutata amicizia che lo lega al dittatore italiano.
19 novembre
Il ministro degli Esteri spagnolo Serrano Suner, su precise istruzioni di Franco e del Comando Supremo spagn olo, ribadisce a Hitler e a Ribbentrop che la Spagna necessita di 400.000 t di cereali e di due mesi di preavviso per poter attaccare Gibilterra, anche se Hitler ha promesso l’aiuto di unità tedesche (operazione “Felix”). In realtà, Franco ha saggiamente deciso di tenere il suo paese fuori dal conflitto.
20 novembre
L’Ungheria aderisce al Patto Tripartito.
21 novembre
Fronte greco-albanese.Il III corpo d’armata greco occupa Corcia (alb. Korce) in territorio albanese, a sud del Lago di Ocrida, catturando 2000 uomini, 135 pezzi di artiglieria e 600 mitragliatrici.
Il lI corpo d’armata greco avanza nei settore del massiccio del Grammos conquistando Ersekè, Leskoviku e Perati.

In Africa settentrionale, continuano le incursioni aeree britanniche su Sollum, Bardia, Tobruk, Bengasi.
22 novembre
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23 novembre
Incursione notturna di aerei inglesi su Torino e sulla Liguria.

Anche la Romania aderisce al Patto Tripartito.
24 novembre
Incursioni aeree italiane sulla base navale di Alessandria d’Egitto e sulla regione a sud di Marsa Matruh, nell’estrema punta orientale della Marmarica.

La Slovacchia di monsignor Josef Tiso sottoscrive il Patto Tripartito.
25-30 novembre
Fronte greco-albanese.Le truppe italiane sono severamente impegnate dal nemico.

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