TERZO DI AQUILEIA

Le origini

Come dice il nome stesso (Terzo d'Aquileia, infatti è la traduzione del latino "Tertium milium ab Aquileia"), Terzo sorse, probabilmente poco dopo la fondazione di Aquileia, a tre miglia da questa lungo la via Julia Augusta che collegava quello che era uno dei più grandi empori dell'impero con il Norico.

Secondo alcuni studiosi, da Terzo partiva l'acquedotto che permetteva di rifornire d'acqua quella che era la seconda città, per numero di abitanti, del nord Italia. San Martino, invece nacque intorno ad un antichissimo Monastero che sorgeva poco discosto dalla via Annia, importante strada romana che metteva in comunicazione Aquileia con Altino. Fino al XI secolo, il piccolo villaggio era sotto la giuridizione del Monastero di San Michele Arcangelo di Cervignano ma poi passò a quella delle Benedettine di Aquileia.

Il primo documento ufficiale in cui si parla dei due centri è del 1041 ed è un atto del Patriarca Popone che dispone la donazione di Terzo e del suo circondario al Monastero benedettino di S.Maria di Aquileia.

In epoca medioevale, Terzo fu uno dei primi comuni rurali del Friuli. Dal 1523 al 1918, se si esclude la breve parentesi napoleonica, fece parte dell'impero Austroungarico.

 

mappa terzo '600

mappa di fine '600, Archivio Frangipane Joannis

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Terzo di Aquileia oggi

 

Terzo di Aquileia, oggi, è un centro che, grazie alla buona qualità della vita, ha visto aumentare negli ultimi anni i propri abitanti fino a superare quota 2600.

Il suo territorio è quello tipico della bassa pianura friulana; evidenti sono i segni dell'opera di bonifica che ha via via permesso di conquistare terreni preziosi all'agricoltura (ancora adesso uno dei settori trainanti della nostra economia) e soprattutto di rendere più che salubre l'intera zona.

Il paesaggio è caratterizzato dai filari di vigna (per la produzione di pregiati vini Doc Aquileia), dai corsi d'acqua (come i fiumi Terzo e Aussa e il canale Anfora, realizzato dai romani probabilmente già nel I secolo A.C.), dalla laguna di Grado e Marano e dal bosco Boscat.

Anche se lo sviluppo urbanistico di questi ultimi anni ha portato alla realizzazione di nuove zone residenziali, Terzo e San Martino hanno mantenuto quasi intatti i loro rispettivi centri storici. Non mancano, così, tesori artistici da ammirare come come la bellisima chiesetta di San Martino (al cui interno si trova una suggestiva serie di affreschi i più antichi dei quali risalgono all'XI secolo), la interessante chiesa di San Biagio (la cui abside è stata affrescata nell'800 da Sebastiano Santi) e l'imponente ed elegante Palazzo Vianelli (risalente al XVIII secolo e recentemente restaurato per ospitare la Sede Municipale).

Il rapporto con la scuola

1971/2001 30 anni di scuola dell'autonomia